05.06.2013 Views

L'OSSERVATORE ROMANO

L'OSSERVATORE ROMANO

L'OSSERVATORE ROMANO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DAL MONDO<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

PAGINA<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

Fax 06.698.83675<br />

Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

Tel. 06.698.84797 - Fax 06.698.84998<br />

E-mail: photo@ossrom.va<br />

.<br />

2 .<br />

PUBBLICITÀ:<br />

PUBBLIETICA s.r.l.<br />

in primo piano<br />

20121 Milano - Piazza Cavour, 3<br />

Tel. 02.62.61.91 - Fax 02.29.00.89.24<br />

00193 Roma - Via G. G. Belli, 122<br />

Tel. 06.32.81.32.00 - Fax 06.32.81.32.01<br />

pubblietica@gruppore.it<br />

NECROLOGIE:<br />

Redazione<br />

de «<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />

Tel. 06.698.83461 - Fax 06.698.83675<br />

AZIENDE PROMOTRICI DELLA DIFFUSIONE DE <strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong><br />

ALITALIA – INTESABci – VOBIS – ADVENIA<br />

Pubblietica sta lavorando ad un progetto teso all'incremento della diffusione de<br />

L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />

Lo sforzo del quotidiano della Santa Sede per diffondere la parola del Papa, soprattutto in<br />

questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />

condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />

Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />

per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />

sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />

mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Lunedì-Martedì 17-18 Dicembre 2001<br />

AFGHANISTAN Missione a Roma del Premier designato<br />

afghano, Hamid Karzai, per consultarsi con<br />

l'ex Re Zahir Shah, che vive in esilio nella capitale<br />

italiana. Il Segretario alla difesa Usa Donald Rumsfeld,<br />

in visita nella regione, ritiene che la forza<br />

multinazionale da inviare in Afghanistan conterà al<br />

massimo 5.000 effettivi.<br />

TORA BORA La battaglia di Tora Bora non si è<br />

ancora definitivamente conclusa e l'aviazione Usa<br />

prosegue i raid sulla zona. Obiettivo primario la cattura<br />

di Osama bin Laden, che potrebbe trovarsi tra i<br />

circa duemila Teleban e miliziani di «Al Qaeda» in<br />

fuga verso la frontiera con il Pakistan.<br />

INDIA Cresce la tensione tra India e Pakistan dopo<br />

il sanguinoso attacco della settimana scorsa contro<br />

la sede del Parlamento a Nuova Delhi. La polizia<br />

indiana chiama infatti in causa i servizi segreti di<br />

AFGHANISTAN Secondo Rumsfeld la Forza multinazionale di pace conterà da 3.000 a 5.000 uomini<br />

Missione a Roma di Hamid Karzai<br />

per colloqui con l'ex Re Zahir Shah<br />

Verso la fine<br />

della battaglia<br />

sulle montagne<br />

di Tora Bora<br />

WASHINGTON, 17.<br />

Gli Stati Uniti continuano la<br />

caccia al capo terrorista Osama<br />

bin Laden e la battaglia di Tora<br />

Bora «non è finita». Sui Monti<br />

Bianchi dell’Afghanistan orientale,<br />

i raid aerei sono proseguiti nella<br />

notte e questa mattina, mentre il<br />

Segretario alla difesa americano,<br />

Donald Rumsfeld, che ha compiuto<br />

una visita lampo e imprevista a<br />

Kabul, ha detto quando è giunto<br />

a Tbilisi in Georgia, che ci sono in<br />

fuga 2.000 terroristi di «Al Qaeda»<br />

e miliziani dei Taleban. Uno di essi<br />

potrebbe essere bin Laden.<br />

Le dichiarazioni di un comandante<br />

anti Taleban, Haji Zaman,<br />

che «questo è l’ultimo giorno di<br />

“Al Qaeda“ in Afghanistan» e che<br />

bin Laden ha lasciato la regione<br />

di Tora Bora destano, a Washington,<br />

echi caute e misurate. La<br />

battaglia avrebbe fatto — dice ancora<br />

Rumsfeld — 200 vittime nelle<br />

file terroriste, appena una decina<br />

di prigionieri: troppa gente<br />

manca all’appello, è in fuga.<br />

«I guerriglieri afghani e i commando<br />

delle Forze speciali li stanno<br />

inseguendo», assicura Rumsfeld.<br />

Gli attacchi aerei, anche sei<br />

in mezz’ora, sono «più vicini di ieri<br />

alla frontiera con il Pakistan»,<br />

riferiscono gli inviati delle televisioni<br />

sul posto, come se l’aviazione<br />

stesse cercando d’intercettare i<br />

terroristi in fuga che cercano di<br />

raggiungere il confine afghano.<br />

C’è la convinzione che la battaglia<br />

di Tora Bora non sia finita. Il<br />

comandante della campagna «Enduring<br />

Freedom» (Libertà duratura),<br />

il generale Tommy Franks, ha<br />

affermato che «ci vorrà ancora un<br />

po' di tempo», perché l’area di<br />

Tora Bora sia sotto controllo delle<br />

forze anti Taleban. Analoga l’opinione<br />

del Segretario di Stato americano,<br />

Colin Powell: «Il regime<br />

dei Taleban è andato, “Al Qaeda“<br />

sta andando. Ma il nostro lavoro<br />

non è finito: dovessimo impiegarci<br />

un giorno, un mese, un anno,<br />

prenderemo bin Laden».<br />

Parole quasi identiche usa Condoleezza<br />

Rice, Consigliere per la<br />

Sicurezza Nazionale. La sorte del<br />

capo terrorista, reo confesso delle<br />

stragi dell’11 settembre che hanno<br />

fatto oltre 3.000 vittime tra New<br />

York e Washington, resta l’incognita<br />

principale. Gli Stati Uniti<br />

non sanno dove sia e pensano che<br />

sia tuttora vivo. «Non abbiamo<br />

motivo di pensare che sia stato<br />

ucciso o catturato. E non sappiamo<br />

dove sia», assicura Powell.<br />

Infine, mentre in un pomeriggio<br />

freddo e piovigginoso, alla<br />

presenza del diplomatico Usa, James<br />

Dobbins, incaricato di avviare<br />

la riapertura della rappresentanza<br />

diplomatica, la bandiera<br />

americana è stata issata sulla ex<br />

Ambasciata statunitense a Kabul,<br />

per la prima volta dal 30 gennaio<br />

del 1989, vicino a Kandahar, soldati<br />

statunitensi hanno scoperto<br />

un centro chimico e biologico dei<br />

terroristi di «Al Qaeda».<br />

KABUL, 17.<br />

Il Premier designato<br />

afghano, Hamid Karzai,<br />

è partito oggi da Kabul<br />

alla volta di Roma, dove<br />

incontrerà l’ex Re dell’Afghanistan<br />

Zahir<br />

Shah, ha detto oggi un<br />

portavoce ufficiale.<br />

«Karzai è partito per<br />

Roma verso la mezzanotte<br />

(locale). Arriverà<br />

oggi, lunedì. È partito<br />

per incontrare l’ex Re»,<br />

ha detto il portavoce del<br />

Governo provvisorio afghano,<br />

Shaida Mohammad.<br />

Karzai deve essere<br />

di ritorno a Kabul prima<br />

di venerdì 21 dicembre,<br />

ha aggiunto la fonte.<br />

Ieri, Karzai aveva in-<br />

contrato il Segretario al-<br />

la difesa americano, Donald Rumsfeld,<br />

che ha effettuato una visita all’aeroporto<br />

di Bagram, 50 a Nord di Kabul. In base<br />

a quanto deciso alla conferenza interafghana<br />

di Bonn, Karzai guiderà un Governo<br />

provvisorio in Afghanistan, che si<br />

insedierà il 22 dicembre e che durerà<br />

per sei mesi. In seguito, una assemblea<br />

tradizionale dei dignitari tribali — una<br />

Loya Jirga — nominerà un Governo incaricato<br />

di condurre, in due anni, il Paese<br />

verso le elezioni.<br />

Il Segretario della difesa americano,<br />

Donald Rumsfeld, ha detto ieri che a<br />

Terrorismo: operazioni<br />

nei Balcani<br />

contro organizzazioni<br />

legate ad «Al Qaeda»<br />

TIRANA, 17.<br />

Nei Balcani, diverse operazioni di polizia<br />

sono state portate a termine nelle<br />

ultime ore contro l'organizzazione terroristica<br />

«Al Qaeda» guidata da Osama bib<br />

Laden. Reparti speciali del Ministero<br />

dell’interno albanese, insieme ad agenti<br />

dei servizi segreti, hanno arrestato nella<br />

tarda serata di sabato a Tirana tre cittadini<br />

iracheni che aderivano alla fondazione<br />

islamica «Global Relief Foundation»,<br />

una struttura con sede centrale<br />

negli Usa, per precisione nell’Illinois, e<br />

con ramificazioni in altri 17 paesi, indicata<br />

dalle autorità statunitensi come una<br />

delle «cassaforti» utilizzate da «Al Qaeda»<br />

per riciclare denaro destinato all'attività<br />

terroristica.<br />

Un’operazione analoga a quella di Tirana<br />

era stata condotta venerdì sera dalla<br />

Kfor, la forza multinazionale sotto comando<br />

Nato dispiegata in Kosovo per<br />

mandato dell'Onu : nella sede a Gjakova<br />

della stessa fondazione islamica, i militari<br />

hanno arrestato tre persone, due iracheni<br />

e un terzo probabilmente pakistano.<br />

Altre perquisizioni sono state condotte<br />

sabato in Bosnia ed Erzegovina, in<br />

sedi di altre due fondazioni islamiche.<br />

Sette persone sono state trattenute per<br />

alcune ore, ma successivamente sono<br />

state rilasciate.<br />

Fonti investigative albanesi citate dall'agenzia<br />

di stampa italiana «Ansa» hanno<br />

detto che quella in corso nei Balcani<br />

è una vasta inchiesta coordinata dalla<br />

Cia, il servizio segreto statunitense, che<br />

starebbe lavorando sui documenti appena<br />

scoperti nelle basi di «Al Qaeda» in<br />

Afghanistan.<br />

Ragazze all'orfanotrofio di Kabul alle celebrazioni per la fine del Ramadan<br />

suo parere la Forza multinazionale per<br />

l’Afghanistan conterà da 3.000 a 5.000<br />

uomini. Rumsfeld ha affermato che alla<br />

Forza di pace, che opererà sotto l’egida<br />

dell’Onu, parteciperanno quattro o cinque<br />

Paesi e che gli Stati Uniti non saranno<br />

coinvolti direttamente. «Sarà un<br />

contingente relativamente piccolo di 4 o<br />

al massimo 5.000 uomini», ha affermato<br />

il Segretario alla difesa alla base di Bagram,<br />

a Nord di Kabul. Rumsfeld è il<br />

primo esponente dell’amministrazione<br />

Bush a mettere piede in Afghanistan<br />

dalla caduta del regime dei Taleban.<br />

Usa: l'abbandono<br />

del Trattato «Abm»<br />

non rilancia la corsa<br />

agli armamenti<br />

WASHINGTON, 17.<br />

L’abbandono del Trattato «Abm» da<br />

parte degli Stati Uniti, annunciato giovedì<br />

dal Presidente americano, George W.<br />

Bush, non rilancia la corsa agli armamenti<br />

e non danneggerà le relazioni tra<br />

gli Stati Uniti e la Russia e la Cina. Lo<br />

hanno detto ieri, in due separate interviste<br />

televisive, il Segretario di Stato americano,<br />

Colin Powell, e il Consigliere per<br />

la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti,<br />

Condoleezza Rice. Il Trattato Abm, del<br />

1972, impedisce la sperimentazione e<br />

l’attuazione di una difesa anti missile,<br />

che invece, secondo l’Amministrazione<br />

Bush, è uno strumento necessario contro<br />

le asserite potenziali minacce missilistiche<br />

dei cosiddetti «Stati canaglia», come<br />

la Corea del Nord e l’Iraq. «Noi e i<br />

russi abbiamo interessi comuni che continueranno<br />

a farci lavorare insieme ...<br />

Non c’è corsa agli armamenti e non c’è<br />

rottura nel rapporto con la Russia», ha<br />

detto Powell, intervistato dalla «Fox».<br />

Quanto alla Cina, «non credo che vedremo<br />

una crisi nelle relazioni con Pechino».<br />

La Rice, intervistata dalla «Cnn»,<br />

ha dal canto suo sottolineato l’importanza<br />

dell’accordo che Usa e Russia hanno<br />

già tratteggiato in linea di massima per<br />

la riduzione di due terzi degli armamenti<br />

nucleari offensivi esistenti, cioè, in<br />

particolare, delle ogive atomiche. Dopo<br />

l’annuncio di Bush, le reazioni da Mosca<br />

e da Pechino sono state critiche, ma<br />

non aspre. Anche il Segretario alla difesa,<br />

Donald Rumsfeld, sostiene che la decisione<br />

di ritirarsi dal Trattato «Abm»<br />

non rilancia la corsa agli armamenti.<br />

Cuba: importazioni<br />

di generi alimentari<br />

dagli Stati Uniti<br />

L'AVANA, 17.<br />

Dopo 40 anni di embargo economicocommerciale<br />

totale, sono approdate sabato<br />

all’Avana due navi con carichi di<br />

prodotti di origine statunitense, una<br />

contenente 24 tonnellate di mais e l'altra<br />

500 tonnellate di polli congelati e di<br />

soia. Questi primi invii di generi alimentari,<br />

a cui faranno seguito altri, sono<br />

stati autorizzati dalla Casa Bianca in via<br />

del tutto eccezionale in seguito agli<br />

enormi danni — i più gravi dell'ultimo<br />

mezzo secolo — provocati nell’isola il<br />

mese scorso dall’uragano «Michelle».<br />

I prodotti sono stati pagati in contanti,<br />

come previsto da accordi tra imprese<br />

dei due Paesi, per un valore di 20 milioni<br />

di dollari. Altre aziende Usa hanno<br />

firmato contratti per fornire a Cuba medicinali<br />

per 10 milioni di dollari.<br />

Washington aveva offerto di inviare<br />

nell’isola degli specialisti per una valutazione<br />

dei danni provocati dall'uragano.<br />

L’Avana aveva respinto l’offerta, ma<br />

aveva proposto di acquistare merci americane<br />

che sarebbero state pagate in dollari<br />

e trasportate da navi cubane. Le autorità<br />

americane non hanno accettato la<br />

clausola riguardante il trasporto. Così, le<br />

navi approdate sabato all'Avana non<br />

battevano bandiera cubana.<br />

In precedenza, Rumsfeld<br />

si era incontrato<br />

con Karzai affermando<br />

che gli Stati Uniti non<br />

mirano a nessun territorio<br />

in Afghanistan. «Fin<br />

dall'inizio — ha sottolineato<br />

Rumsfeld —, abbiamo<br />

cercato di chiarire<br />

che la nostra operazione<br />

non era contro<br />

l'Afghanistan, contro il<br />

popolo, contro una religione.<br />

Era contro il terrorismo.<br />

Karzai ha da<br />

parte sua ringraziato l'America<br />

per il suo impegno<br />

nella lotta al terrorismo<br />

internazionale.<br />

Anche il generale britannico,<br />

John McColl, è<br />

giunto sabato a Kabul<br />

alla guida di una delega-<br />

zione militare con lo scopo di preparare<br />

il dispiegamento di una Forza multinazionale<br />

da inviare in Afghanistan e superare<br />

gli ultimi ostacoli che alla realizzazione<br />

del progetto frappongono alcuni<br />

capi tribali afghani.<br />

Infine, il Ministro delle finanze del<br />

nuovo Governo provvisorio afghano,<br />

Hedayat Amin-Arsala, ha compiuto una<br />

visita alla Banca Mondiale per discutere<br />

con il Presidente dell’Istituzione finanziaria<br />

internazionale, James Wolfensohn,<br />

la ricostruzione del Paese, dopo la<br />

disfatta del regime dei Taleban a seguito<br />

della campagna contro il terrorismo.<br />

UE Ma con la Convenzione si avvia un nuovo metodo<br />

Il vertice a Laeken<br />

lascia nodi irrisolti<br />

BRUXELLES, 17.<br />

Il vertice dei Capi di Stato e di Governo<br />

dell'Unione Europea, tenuto nel fine<br />

settimana a Laeken, alla periferia di<br />

Bruxelles, a conclusione del semestre di<br />

presidenza di turno belga, non ha scelto<br />

le sedi delle authority e delle agenzie<br />

dell'Ue, per i veti posti da Italia e Francia,<br />

e non ha sciolto alcuni nodi in materia<br />

di politica estera e di difesa comune.<br />

Tuttavia, a giudizio dei protagonisti,<br />

ha comunque fatto avanzare il cammino<br />

dell'integrazione europea.<br />

In particolare, viene attribuita da tutti<br />

Portogallo: dimissioni<br />

del Premier sconfitto<br />

nelle amministrative<br />

LISBONA, 17.<br />

Il Primo Ministro portoghese, il<br />

socialista Antonio Guterres, ha annunciato<br />

in nottata che presenterà<br />

le dimissioni al Presidente Jorge<br />

Sampaio dopo la sconfitta del suo<br />

partito alle elezioni amministrative<br />

tenute ieri in 308 città, comprese<br />

tutte le principali. Sebbene<br />

non siano ancora stati ufficializzati<br />

i risultati, già ieri sera il responsabile<br />

della campagna elettorale<br />

dei socialisti, Alvaro Vara, ha detto<br />

che il suo partito ha perso molti<br />

sindaci, pur restando la forza<br />

politica più votata.<br />

Cile: avanzano<br />

nelle legislative<br />

i partiti di destra<br />

SANTIAGO, 17.<br />

Si è votato ieri in Cile per il rinnovo<br />

totale della Camera dei deputati (120<br />

membri) e per il rinnovo parziale (18<br />

seggi su 38) del Senato.<br />

Secondo proiezioni elaborate sul 10<br />

per cento dei voti scrutinati, la coalizione<br />

governativa di centro-sinistra — formata<br />

da socialisti, democratici-cristiani e<br />

socialdemocratici — ha ottenuto il 48,11<br />

per cento dei suffragi contro il 45,16<br />

guadagnato da «alleanza per il Cile», che<br />

raggruppa i partiti di destra. Nella nuova<br />

Camera il Governo del Presidente socialista<br />

Ricardo Lagos dispone pertanto<br />

di una maggioranza di voti estremamente<br />

ridotta rispetto alla confortevole situazione<br />

di cui godeva nell'Assemblea<br />

uscente. Per quanto riguarda i 18 seggi<br />

senatoriali in palio, essi sono stati divisi<br />

in parti uguali tra le due coalizioni.<br />

Da rilevare, inoltre, che l'«unione democratica<br />

indipendente» (Udi), uno dei<br />

partiti del raggruppamento di destra, è<br />

divenuta con il 28,50 per cento dei voti<br />

la prima forza politica del Paese a spese<br />

della Democrazia Cristiana, passata al<br />

secondo posto con il 19,32 per cento<br />

delle preferenze.<br />

Islamabad e rivela che gli attentatori morti nell'azione<br />

erano tutti di nazionalità pakistana.<br />

USA Gli esponenti dell'Amministrazione Bush assicurano<br />

che la realizzazione dello scudo spaziale<br />

non pregiudicherà i rapporti con Russia e Cina.<br />

UE Il vertice dei Paesi dell'Unione Europea a<br />

Laeken ha lasciato molti nodi irrisolti, ma ha fatto<br />

avanzare il cammino dell'integrazione europea.<br />

INDIA Dopo l'arresto di 4 presunti complici dei terroristi<br />

Per l'attacco al Parlamento<br />

la polizia di Nuova Delhi accusa<br />

i servizi segreti del Pakistan<br />

NUOVA DELHI, 17.<br />

La polizia indiana ha affermato ieri<br />

che il principale dei servizi segreti pakistani,<br />

l'«Inter Services Intelligence» (Isi),<br />

è collegato all’attacco contro il Parlamento<br />

indiano di quattro giorni fa, nel<br />

quale sono morte, oltre ai cinque attentatori,<br />

altre sette persone, sei guardie e<br />

un giardiniere. Il commissario della polizia<br />

di Nuova Delhi Ajai Raj Sharma, che<br />

sta dirigendo l’inchiesta sull’attentato,<br />

ha detto ai giornalisti che i cinque terroristi<br />

morti nell’azione erano tutti pakistani<br />

e che la polizia ha arrestato quattro<br />

persone e interrogato numerose altre<br />

sull’attacco. «Tutti queste persone non<br />

hanno affermato che il Pakistan ne fosse<br />

a conoscenza, o che esso fosse direttamente<br />

coinvolto», ha detto il commissario,<br />

precisando che gli esiti delle indagini<br />

«mostrano chiaramente che l’Isi era<br />

collegato con ciò e se l’Isi era collegato<br />

il Pakistan doveva saperlo». Il commissario<br />

Sharma ha aggiunto che l'Isi<br />

avrebbe addestrato le quattro persone<br />

arrestate e che il piano per attaccare il<br />

Parlamento era stato messo a punto da<br />

tre o quattro mesi.<br />

Dopo l’attentato, il Governo indiano<br />

ha sostenuto di avere le prove della responsabilità<br />

del gruppo Lashkar-i-Taiba,<br />

un'organizzazione separatista islamica<br />

del Kashmir, che ha base in Pakistan. Il<br />

Governo di Nuova Delhi ha chiesto a<br />

quello di Islamabad di vietare le attività<br />

di Lashkar-i-Taiba e di Jaish-i-Mohammad,<br />

un'altra formazione separatista<br />

importanza al varo della Convenzione,<br />

l'organismo incaricato di studiare le riforme<br />

istituzionali che saranno poi sottoposte<br />

alle decisioni della conferenza<br />

intergovernativa fissata per la primavera<br />

del 2003. Il varo della Convenzione costituisce<br />

una svolta, anche se le sue<br />

«raccomandazioni» della Convenzione<br />

non saranno vincolanti per i Governi.<br />

Con la Convenzione viene infatti sancito,<br />

come ha notato il presidente della<br />

Commissione esecutiva, l'italiano Romano<br />

Prodi, un nuovo metodo «aperto» di<br />

dibattito sulle riforme delle istituzioni.<br />

La Convenzione sarà guidato dall'ex<br />

Presidente francese Valery Giscard d’Estaing,<br />

affiancato dagli ex Primi Ministri<br />

di Belgio e Italia, Jean-Luc Dehaene e<br />

Giuliano Amato, e raccoglierà rappresentanti<br />

dei Parlamenti nazionali, del<br />

Parlamento europeo di Strasburgo, della<br />

Commissione esecutiva dell'Ue, dei Governi<br />

dei 17 Stati e di quelli e dei Paesi<br />

candidati ad entrare nell'Ue.<br />

A Laeken è stata poi dichiarata «operativa»<br />

la politica di difesa dell’Ue,<br />

aprendo così la strada sin dal 2002 a<br />

missioni di carattere umanitario e di gestione<br />

delle crisi a guida europea. Tuttavia,<br />

a giudizio della gran parte dei commentatori,<br />

tale annuncio sarebbe stato<br />

ben più significativo se l'Ue avesse sciolto<br />

il nodo, che si trascina ormai da un<br />

anno, dell’accordo per l’accesso automatico<br />

alle risorse di pianificazione della<br />

Nato. Dopo aver faticosamente raggiunto<br />

un’intesa con la Turchia (che in qualità<br />

di Paese Nato esige garanzie di consultazione<br />

prima di dar via libera al patto),<br />

l’Ue non è riuscita a superare le riserve<br />

della Grecia.<br />

Rivolta carceraria<br />

in Paraguay:<br />

ventitré morti<br />

ASUNCIÓN, 17.<br />

Ventitré reclusi sono morti e altri 250<br />

hanno riportato gravi ustioni sabato in<br />

una rivolta nel carcere Alto Paraná di<br />

Ciudad del Este, in Paraguay. Secondo<br />

le prime ricostruzioni, per protestare<br />

contro una presunta reazione violenta<br />

del capo delle guardie ai danni di un loro<br />

compagno, alle 6 del mattino i detenuti<br />

hanno appiccato il fuoco ad alcuni<br />

materassi, non riuscendo poi a domare<br />

le fiamme che si sono propagate.<br />

Secondo la versione delle autorità penitenziarie,<br />

durante una perquisizione<br />

delle celle un recluso ha minacciato con<br />

un coltello il capo delle guardie, Juan<br />

Carlos Ojeda, che ha sparato in aria a<br />

scopo intimidatorio.<br />

«Ojeda ha ucciso il nostro compagno<br />

con un colpo d’arma da fuoco sparato a<br />

freddo», ha dichiarato invece un recluso<br />

sopravvissuto mentre veniva portato via<br />

dalle guardie. L’incendio, hanno raccontato<br />

i detenuti, è stato appiccato in un<br />

settore del penitenziario che ospita oltre<br />

530 reclusi invece dei 300 previsti.<br />

Le fiamme sono state domate solo<br />

verso mezzogiorno e la tragedia è avvenuta<br />

alla presenza di molti familiari delle<br />

vittime, accorsi quando le radio hanno<br />

dato la notizia dell’incendio.<br />

islamica ritenuta responsabile dell'attentato,<br />

ancora più cruento, sferrato all'inizio<br />

di ottobre contro il Parlamento statale<br />

dello Jammu e Kashmir, a Srinagar.<br />

In quella occasione, morirono trentotto<br />

persone, compresi i quattro terroristi<br />

che avevano sferrato l'assalto.<br />

Come noto, l’India accusa da tempo il<br />

Pakistan di sostenere i separatisti islamici<br />

che combattono contro la sovranità<br />

indiana sullo Jammu e Kashmir, l'unico<br />

Stato indiano di popolazione in maggioranza<br />

musulmana. Il Governo del Pakistan<br />

respinge tali accuse.<br />

.<br />

Angola: 40 morti<br />

in una sciagura aerea<br />

LUANDA — Quaranta persone sono<br />

morte sabato in Angola quando<br />

l'elicottero sul quale viaggiavano<br />

si è schiantato a terra a circa 60<br />

chilometri da Luanda. Lo hanno riferito<br />

lunedì fonti ufficiali riprese<br />

dall'agenzia di stampa «Afp».<br />

Francia:hotelinfiamme<br />

nel centro di Parigi<br />

PARIGI — Due studentesse italiane<br />

e altre due persone sono morte<br />

nella notte fra domenica e lunedì a<br />

Parigi quando un albergo, l’Hotel<br />

du Palais, è stato devastato da un<br />

incendio probabilmente d’origine<br />

dolosa. Altre 17 persone sono rimaste<br />

ferite. Un uomo di 36 anni,<br />

con precedenti penali, è stato fermato<br />

dalla polizia.<br />

Cina: esplosione<br />

in un McDonald's<br />

PECHINO — Sono due i morti a<br />

causa dell'esplosione avvenuta sabato<br />

sera in un McDonald's a Xian,<br />

nel Nord della Cina. Lo hanno<br />

scritto lunedì i giornali cinesi. È in<br />

corso un'inchiesta da parte delle<br />

autorità per chiarire le cause del<br />

sinistro verificatosi dopo una serie<br />

di esplosioni avvenute venerdì a<br />

Zhanjiang e a Jangmen, nella provincia<br />

meridionale di Canton, che<br />

hanno causato cinque morti e sette<br />

feriti. Il McDonald's dove è avvenuta<br />

l'esplosione si trova a 200<br />

metri dalla moschea della città.<br />

Coree: esperti del Nord<br />

in visita a Seoul<br />

SEOUL — Specialisti nordcoreani<br />

in campo nucleare hanno cominciato<br />

una visita senza precedenti<br />

nella Corea del Sud nell'ambito di<br />

un accordo internazionale che prevede<br />

la costruzione di nuovi impianti<br />

per il regime comunista. La<br />

squadra di esperti, circa venti persone,<br />

è arrivata domenica nella<br />

Corea del Sud, dove è previsto<br />

che si fermi per due settimane.<br />

Isole Salomone: nuovo<br />

Primo Ministro<br />

SYDNEY — Il nuovo Premier delle<br />

isole Salomone, dopo le elezioni<br />

generali del 5 dicembre, è Allan<br />

Kemakeza, il discusso ex vice Premier<br />

nel Governo uscente, da cui<br />

era stato rimosso 4 mesi fa dopo<br />

accuse di malversazione. In un voto<br />

segreto i 50 parlamentari appena<br />

eletti hanno dato — come riferisce<br />

l'agenzia «Ansa» — 29 voti a<br />

Kemakeza del Partito Alleanza Popolare<br />

e solo 13 all’ex Ministro degli<br />

esteri, Patteson Oti.<br />

W<br />

Il Cardinale PRESIDENTE, l'Arcivescovo<br />

SEGRETARIO e i COLLABORA-<br />

TORI tutti della SEZIONE STRAORDI-<br />

NARIA dell'APSA partecipano sentitamente<br />

al dolore del Dott. Pierre Blanchard<br />

per la repentina scomparsa del<br />

fratello<br />

RAYMOND<br />

e si uniscono ai familiari nella cristiana<br />

preghiera di suffragio affidando alla<br />

bontà misericordiosa di Dio l'anima benedetta<br />

del compianto Estinto.<br />

.<br />

W<br />

I CONFRATELLI della CASA GENE-<br />

RALIZIA con il RETTOR MAGGIORE<br />

ed i CONSIGLIERI GENERALI, uniti alla<br />

sorella TERESA ed ai PARENTI, comunicano<br />

la morte del<br />

Signor IGINO REZZARO<br />

di anni 80<br />

Salesiano coadiutore<br />

Affidandolo alla bontà del Signore Risorto,<br />

chiedono la comunione fraterna<br />

della preghiera.<br />

I funerali si svolgeranno ad Alessandria<br />

nella Parrocchia Salesiana martedì<br />

18 dicembre.<br />

Roma, 17 dicembre 2001<br />

.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!