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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
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«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
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questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
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per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
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<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Lunedì-Martedì 17-18 Dicembre 2001<br />
AFGHANISTAN Missione a Roma del Premier designato<br />
afghano, Hamid Karzai, per consultarsi con<br />
l'ex Re Zahir Shah, che vive in esilio nella capitale<br />
italiana. Il Segretario alla difesa Usa Donald Rumsfeld,<br />
in visita nella regione, ritiene che la forza<br />
multinazionale da inviare in Afghanistan conterà al<br />
massimo 5.000 effettivi.<br />
TORA BORA La battaglia di Tora Bora non si è<br />
ancora definitivamente conclusa e l'aviazione Usa<br />
prosegue i raid sulla zona. Obiettivo primario la cattura<br />
di Osama bin Laden, che potrebbe trovarsi tra i<br />
circa duemila Teleban e miliziani di «Al Qaeda» in<br />
fuga verso la frontiera con il Pakistan.<br />
INDIA Cresce la tensione tra India e Pakistan dopo<br />
il sanguinoso attacco della settimana scorsa contro<br />
la sede del Parlamento a Nuova Delhi. La polizia<br />
indiana chiama infatti in causa i servizi segreti di<br />
AFGHANISTAN Secondo Rumsfeld la Forza multinazionale di pace conterà da 3.000 a 5.000 uomini<br />
Missione a Roma di Hamid Karzai<br />
per colloqui con l'ex Re Zahir Shah<br />
Verso la fine<br />
della battaglia<br />
sulle montagne<br />
di Tora Bora<br />
WASHINGTON, 17.<br />
Gli Stati Uniti continuano la<br />
caccia al capo terrorista Osama<br />
bin Laden e la battaglia di Tora<br />
Bora «non è finita». Sui Monti<br />
Bianchi dell’Afghanistan orientale,<br />
i raid aerei sono proseguiti nella<br />
notte e questa mattina, mentre il<br />
Segretario alla difesa americano,<br />
Donald Rumsfeld, che ha compiuto<br />
una visita lampo e imprevista a<br />
Kabul, ha detto quando è giunto<br />
a Tbilisi in Georgia, che ci sono in<br />
fuga 2.000 terroristi di «Al Qaeda»<br />
e miliziani dei Taleban. Uno di essi<br />
potrebbe essere bin Laden.<br />
Le dichiarazioni di un comandante<br />
anti Taleban, Haji Zaman,<br />
che «questo è l’ultimo giorno di<br />
“Al Qaeda“ in Afghanistan» e che<br />
bin Laden ha lasciato la regione<br />
di Tora Bora destano, a Washington,<br />
echi caute e misurate. La<br />
battaglia avrebbe fatto — dice ancora<br />
Rumsfeld — 200 vittime nelle<br />
file terroriste, appena una decina<br />
di prigionieri: troppa gente<br />
manca all’appello, è in fuga.<br />
«I guerriglieri afghani e i commando<br />
delle Forze speciali li stanno<br />
inseguendo», assicura Rumsfeld.<br />
Gli attacchi aerei, anche sei<br />
in mezz’ora, sono «più vicini di ieri<br />
alla frontiera con il Pakistan»,<br />
riferiscono gli inviati delle televisioni<br />
sul posto, come se l’aviazione<br />
stesse cercando d’intercettare i<br />
terroristi in fuga che cercano di<br />
raggiungere il confine afghano.<br />
C’è la convinzione che la battaglia<br />
di Tora Bora non sia finita. Il<br />
comandante della campagna «Enduring<br />
Freedom» (Libertà duratura),<br />
il generale Tommy Franks, ha<br />
affermato che «ci vorrà ancora un<br />
po' di tempo», perché l’area di<br />
Tora Bora sia sotto controllo delle<br />
forze anti Taleban. Analoga l’opinione<br />
del Segretario di Stato americano,<br />
Colin Powell: «Il regime<br />
dei Taleban è andato, “Al Qaeda“<br />
sta andando. Ma il nostro lavoro<br />
non è finito: dovessimo impiegarci<br />
un giorno, un mese, un anno,<br />
prenderemo bin Laden».<br />
Parole quasi identiche usa Condoleezza<br />
Rice, Consigliere per la<br />
Sicurezza Nazionale. La sorte del<br />
capo terrorista, reo confesso delle<br />
stragi dell’11 settembre che hanno<br />
fatto oltre 3.000 vittime tra New<br />
York e Washington, resta l’incognita<br />
principale. Gli Stati Uniti<br />
non sanno dove sia e pensano che<br />
sia tuttora vivo. «Non abbiamo<br />
motivo di pensare che sia stato<br />
ucciso o catturato. E non sappiamo<br />
dove sia», assicura Powell.<br />
Infine, mentre in un pomeriggio<br />
freddo e piovigginoso, alla<br />
presenza del diplomatico Usa, James<br />
Dobbins, incaricato di avviare<br />
la riapertura della rappresentanza<br />
diplomatica, la bandiera<br />
americana è stata issata sulla ex<br />
Ambasciata statunitense a Kabul,<br />
per la prima volta dal 30 gennaio<br />
del 1989, vicino a Kandahar, soldati<br />
statunitensi hanno scoperto<br />
un centro chimico e biologico dei<br />
terroristi di «Al Qaeda».<br />
KABUL, 17.<br />
Il Premier designato<br />
afghano, Hamid Karzai,<br />
è partito oggi da Kabul<br />
alla volta di Roma, dove<br />
incontrerà l’ex Re dell’Afghanistan<br />
Zahir<br />
Shah, ha detto oggi un<br />
portavoce ufficiale.<br />
«Karzai è partito per<br />
Roma verso la mezzanotte<br />
(locale). Arriverà<br />
oggi, lunedì. È partito<br />
per incontrare l’ex Re»,<br />
ha detto il portavoce del<br />
Governo provvisorio afghano,<br />
Shaida Mohammad.<br />
Karzai deve essere<br />
di ritorno a Kabul prima<br />
di venerdì 21 dicembre,<br />
ha aggiunto la fonte.<br />
Ieri, Karzai aveva in-<br />
contrato il Segretario al-<br />
la difesa americano, Donald Rumsfeld,<br />
che ha effettuato una visita all’aeroporto<br />
di Bagram, 50 a Nord di Kabul. In base<br />
a quanto deciso alla conferenza interafghana<br />
di Bonn, Karzai guiderà un Governo<br />
provvisorio in Afghanistan, che si<br />
insedierà il 22 dicembre e che durerà<br />
per sei mesi. In seguito, una assemblea<br />
tradizionale dei dignitari tribali — una<br />
Loya Jirga — nominerà un Governo incaricato<br />
di condurre, in due anni, il Paese<br />
verso le elezioni.<br />
Il Segretario della difesa americano,<br />
Donald Rumsfeld, ha detto ieri che a<br />
Terrorismo: operazioni<br />
nei Balcani<br />
contro organizzazioni<br />
legate ad «Al Qaeda»<br />
TIRANA, 17.<br />
Nei Balcani, diverse operazioni di polizia<br />
sono state portate a termine nelle<br />
ultime ore contro l'organizzazione terroristica<br />
«Al Qaeda» guidata da Osama bib<br />
Laden. Reparti speciali del Ministero<br />
dell’interno albanese, insieme ad agenti<br />
dei servizi segreti, hanno arrestato nella<br />
tarda serata di sabato a Tirana tre cittadini<br />
iracheni che aderivano alla fondazione<br />
islamica «Global Relief Foundation»,<br />
una struttura con sede centrale<br />
negli Usa, per precisione nell’Illinois, e<br />
con ramificazioni in altri 17 paesi, indicata<br />
dalle autorità statunitensi come una<br />
delle «cassaforti» utilizzate da «Al Qaeda»<br />
per riciclare denaro destinato all'attività<br />
terroristica.<br />
Un’operazione analoga a quella di Tirana<br />
era stata condotta venerdì sera dalla<br />
Kfor, la forza multinazionale sotto comando<br />
Nato dispiegata in Kosovo per<br />
mandato dell'Onu : nella sede a Gjakova<br />
della stessa fondazione islamica, i militari<br />
hanno arrestato tre persone, due iracheni<br />
e un terzo probabilmente pakistano.<br />
Altre perquisizioni sono state condotte<br />
sabato in Bosnia ed Erzegovina, in<br />
sedi di altre due fondazioni islamiche.<br />
Sette persone sono state trattenute per<br />
alcune ore, ma successivamente sono<br />
state rilasciate.<br />
Fonti investigative albanesi citate dall'agenzia<br />
di stampa italiana «Ansa» hanno<br />
detto che quella in corso nei Balcani<br />
è una vasta inchiesta coordinata dalla<br />
Cia, il servizio segreto statunitense, che<br />
starebbe lavorando sui documenti appena<br />
scoperti nelle basi di «Al Qaeda» in<br />
Afghanistan.<br />
Ragazze all'orfanotrofio di Kabul alle celebrazioni per la fine del Ramadan<br />
suo parere la Forza multinazionale per<br />
l’Afghanistan conterà da 3.000 a 5.000<br />
uomini. Rumsfeld ha affermato che alla<br />
Forza di pace, che opererà sotto l’egida<br />
dell’Onu, parteciperanno quattro o cinque<br />
Paesi e che gli Stati Uniti non saranno<br />
coinvolti direttamente. «Sarà un<br />
contingente relativamente piccolo di 4 o<br />
al massimo 5.000 uomini», ha affermato<br />
il Segretario alla difesa alla base di Bagram,<br />
a Nord di Kabul. Rumsfeld è il<br />
primo esponente dell’amministrazione<br />
Bush a mettere piede in Afghanistan<br />
dalla caduta del regime dei Taleban.<br />
Usa: l'abbandono<br />
del Trattato «Abm»<br />
non rilancia la corsa<br />
agli armamenti<br />
WASHINGTON, 17.<br />
L’abbandono del Trattato «Abm» da<br />
parte degli Stati Uniti, annunciato giovedì<br />
dal Presidente americano, George W.<br />
Bush, non rilancia la corsa agli armamenti<br />
e non danneggerà le relazioni tra<br />
gli Stati Uniti e la Russia e la Cina. Lo<br />
hanno detto ieri, in due separate interviste<br />
televisive, il Segretario di Stato americano,<br />
Colin Powell, e il Consigliere per<br />
la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti,<br />
Condoleezza Rice. Il Trattato Abm, del<br />
1972, impedisce la sperimentazione e<br />
l’attuazione di una difesa anti missile,<br />
che invece, secondo l’Amministrazione<br />
Bush, è uno strumento necessario contro<br />
le asserite potenziali minacce missilistiche<br />
dei cosiddetti «Stati canaglia», come<br />
la Corea del Nord e l’Iraq. «Noi e i<br />
russi abbiamo interessi comuni che continueranno<br />
a farci lavorare insieme ...<br />
Non c’è corsa agli armamenti e non c’è<br />
rottura nel rapporto con la Russia», ha<br />
detto Powell, intervistato dalla «Fox».<br />
Quanto alla Cina, «non credo che vedremo<br />
una crisi nelle relazioni con Pechino».<br />
La Rice, intervistata dalla «Cnn»,<br />
ha dal canto suo sottolineato l’importanza<br />
dell’accordo che Usa e Russia hanno<br />
già tratteggiato in linea di massima per<br />
la riduzione di due terzi degli armamenti<br />
nucleari offensivi esistenti, cioè, in<br />
particolare, delle ogive atomiche. Dopo<br />
l’annuncio di Bush, le reazioni da Mosca<br />
e da Pechino sono state critiche, ma<br />
non aspre. Anche il Segretario alla difesa,<br />
Donald Rumsfeld, sostiene che la decisione<br />
di ritirarsi dal Trattato «Abm»<br />
non rilancia la corsa agli armamenti.<br />
Cuba: importazioni<br />
di generi alimentari<br />
dagli Stati Uniti<br />
L'AVANA, 17.<br />
Dopo 40 anni di embargo economicocommerciale<br />
totale, sono approdate sabato<br />
all’Avana due navi con carichi di<br />
prodotti di origine statunitense, una<br />
contenente 24 tonnellate di mais e l'altra<br />
500 tonnellate di polli congelati e di<br />
soia. Questi primi invii di generi alimentari,<br />
a cui faranno seguito altri, sono<br />
stati autorizzati dalla Casa Bianca in via<br />
del tutto eccezionale in seguito agli<br />
enormi danni — i più gravi dell'ultimo<br />
mezzo secolo — provocati nell’isola il<br />
mese scorso dall’uragano «Michelle».<br />
I prodotti sono stati pagati in contanti,<br />
come previsto da accordi tra imprese<br />
dei due Paesi, per un valore di 20 milioni<br />
di dollari. Altre aziende Usa hanno<br />
firmato contratti per fornire a Cuba medicinali<br />
per 10 milioni di dollari.<br />
Washington aveva offerto di inviare<br />
nell’isola degli specialisti per una valutazione<br />
dei danni provocati dall'uragano.<br />
L’Avana aveva respinto l’offerta, ma<br />
aveva proposto di acquistare merci americane<br />
che sarebbero state pagate in dollari<br />
e trasportate da navi cubane. Le autorità<br />
americane non hanno accettato la<br />
clausola riguardante il trasporto. Così, le<br />
navi approdate sabato all'Avana non<br />
battevano bandiera cubana.<br />
In precedenza, Rumsfeld<br />
si era incontrato<br />
con Karzai affermando<br />
che gli Stati Uniti non<br />
mirano a nessun territorio<br />
in Afghanistan. «Fin<br />
dall'inizio — ha sottolineato<br />
Rumsfeld —, abbiamo<br />
cercato di chiarire<br />
che la nostra operazione<br />
non era contro<br />
l'Afghanistan, contro il<br />
popolo, contro una religione.<br />
Era contro il terrorismo.<br />
Karzai ha da<br />
parte sua ringraziato l'America<br />
per il suo impegno<br />
nella lotta al terrorismo<br />
internazionale.<br />
Anche il generale britannico,<br />
John McColl, è<br />
giunto sabato a Kabul<br />
alla guida di una delega-<br />
zione militare con lo scopo di preparare<br />
il dispiegamento di una Forza multinazionale<br />
da inviare in Afghanistan e superare<br />
gli ultimi ostacoli che alla realizzazione<br />
del progetto frappongono alcuni<br />
capi tribali afghani.<br />
Infine, il Ministro delle finanze del<br />
nuovo Governo provvisorio afghano,<br />
Hedayat Amin-Arsala, ha compiuto una<br />
visita alla Banca Mondiale per discutere<br />
con il Presidente dell’Istituzione finanziaria<br />
internazionale, James Wolfensohn,<br />
la ricostruzione del Paese, dopo la<br />
disfatta del regime dei Taleban a seguito<br />
della campagna contro il terrorismo.<br />
UE Ma con la Convenzione si avvia un nuovo metodo<br />
Il vertice a Laeken<br />
lascia nodi irrisolti<br />
BRUXELLES, 17.<br />
Il vertice dei Capi di Stato e di Governo<br />
dell'Unione Europea, tenuto nel fine<br />
settimana a Laeken, alla periferia di<br />
Bruxelles, a conclusione del semestre di<br />
presidenza di turno belga, non ha scelto<br />
le sedi delle authority e delle agenzie<br />
dell'Ue, per i veti posti da Italia e Francia,<br />
e non ha sciolto alcuni nodi in materia<br />
di politica estera e di difesa comune.<br />
Tuttavia, a giudizio dei protagonisti,<br />
ha comunque fatto avanzare il cammino<br />
dell'integrazione europea.<br />
In particolare, viene attribuita da tutti<br />
Portogallo: dimissioni<br />
del Premier sconfitto<br />
nelle amministrative<br />
LISBONA, 17.<br />
Il Primo Ministro portoghese, il<br />
socialista Antonio Guterres, ha annunciato<br />
in nottata che presenterà<br />
le dimissioni al Presidente Jorge<br />
Sampaio dopo la sconfitta del suo<br />
partito alle elezioni amministrative<br />
tenute ieri in 308 città, comprese<br />
tutte le principali. Sebbene<br />
non siano ancora stati ufficializzati<br />
i risultati, già ieri sera il responsabile<br />
della campagna elettorale<br />
dei socialisti, Alvaro Vara, ha detto<br />
che il suo partito ha perso molti<br />
sindaci, pur restando la forza<br />
politica più votata.<br />
Cile: avanzano<br />
nelle legislative<br />
i partiti di destra<br />
SANTIAGO, 17.<br />
Si è votato ieri in Cile per il rinnovo<br />
totale della Camera dei deputati (120<br />
membri) e per il rinnovo parziale (18<br />
seggi su 38) del Senato.<br />
Secondo proiezioni elaborate sul 10<br />
per cento dei voti scrutinati, la coalizione<br />
governativa di centro-sinistra — formata<br />
da socialisti, democratici-cristiani e<br />
socialdemocratici — ha ottenuto il 48,11<br />
per cento dei suffragi contro il 45,16<br />
guadagnato da «alleanza per il Cile», che<br />
raggruppa i partiti di destra. Nella nuova<br />
Camera il Governo del Presidente socialista<br />
Ricardo Lagos dispone pertanto<br />
di una maggioranza di voti estremamente<br />
ridotta rispetto alla confortevole situazione<br />
di cui godeva nell'Assemblea<br />
uscente. Per quanto riguarda i 18 seggi<br />
senatoriali in palio, essi sono stati divisi<br />
in parti uguali tra le due coalizioni.<br />
Da rilevare, inoltre, che l'«unione democratica<br />
indipendente» (Udi), uno dei<br />
partiti del raggruppamento di destra, è<br />
divenuta con il 28,50 per cento dei voti<br />
la prima forza politica del Paese a spese<br />
della Democrazia Cristiana, passata al<br />
secondo posto con il 19,32 per cento<br />
delle preferenze.<br />
Islamabad e rivela che gli attentatori morti nell'azione<br />
erano tutti di nazionalità pakistana.<br />
USA Gli esponenti dell'Amministrazione Bush assicurano<br />
che la realizzazione dello scudo spaziale<br />
non pregiudicherà i rapporti con Russia e Cina.<br />
UE Il vertice dei Paesi dell'Unione Europea a<br />
Laeken ha lasciato molti nodi irrisolti, ma ha fatto<br />
avanzare il cammino dell'integrazione europea.<br />
INDIA Dopo l'arresto di 4 presunti complici dei terroristi<br />
Per l'attacco al Parlamento<br />
la polizia di Nuova Delhi accusa<br />
i servizi segreti del Pakistan<br />
NUOVA DELHI, 17.<br />
La polizia indiana ha affermato ieri<br />
che il principale dei servizi segreti pakistani,<br />
l'«Inter Services Intelligence» (Isi),<br />
è collegato all’attacco contro il Parlamento<br />
indiano di quattro giorni fa, nel<br />
quale sono morte, oltre ai cinque attentatori,<br />
altre sette persone, sei guardie e<br />
un giardiniere. Il commissario della polizia<br />
di Nuova Delhi Ajai Raj Sharma, che<br />
sta dirigendo l’inchiesta sull’attentato,<br />
ha detto ai giornalisti che i cinque terroristi<br />
morti nell’azione erano tutti pakistani<br />
e che la polizia ha arrestato quattro<br />
persone e interrogato numerose altre<br />
sull’attacco. «Tutti queste persone non<br />
hanno affermato che il Pakistan ne fosse<br />
a conoscenza, o che esso fosse direttamente<br />
coinvolto», ha detto il commissario,<br />
precisando che gli esiti delle indagini<br />
«mostrano chiaramente che l’Isi era<br />
collegato con ciò e se l’Isi era collegato<br />
il Pakistan doveva saperlo». Il commissario<br />
Sharma ha aggiunto che l'Isi<br />
avrebbe addestrato le quattro persone<br />
arrestate e che il piano per attaccare il<br />
Parlamento era stato messo a punto da<br />
tre o quattro mesi.<br />
Dopo l’attentato, il Governo indiano<br />
ha sostenuto di avere le prove della responsabilità<br />
del gruppo Lashkar-i-Taiba,<br />
un'organizzazione separatista islamica<br />
del Kashmir, che ha base in Pakistan. Il<br />
Governo di Nuova Delhi ha chiesto a<br />
quello di Islamabad di vietare le attività<br />
di Lashkar-i-Taiba e di Jaish-i-Mohammad,<br />
un'altra formazione separatista<br />
importanza al varo della Convenzione,<br />
l'organismo incaricato di studiare le riforme<br />
istituzionali che saranno poi sottoposte<br />
alle decisioni della conferenza<br />
intergovernativa fissata per la primavera<br />
del 2003. Il varo della Convenzione costituisce<br />
una svolta, anche se le sue<br />
«raccomandazioni» della Convenzione<br />
non saranno vincolanti per i Governi.<br />
Con la Convenzione viene infatti sancito,<br />
come ha notato il presidente della<br />
Commissione esecutiva, l'italiano Romano<br />
Prodi, un nuovo metodo «aperto» di<br />
dibattito sulle riforme delle istituzioni.<br />
La Convenzione sarà guidato dall'ex<br />
Presidente francese Valery Giscard d’Estaing,<br />
affiancato dagli ex Primi Ministri<br />
di Belgio e Italia, Jean-Luc Dehaene e<br />
Giuliano Amato, e raccoglierà rappresentanti<br />
dei Parlamenti nazionali, del<br />
Parlamento europeo di Strasburgo, della<br />
Commissione esecutiva dell'Ue, dei Governi<br />
dei 17 Stati e di quelli e dei Paesi<br />
candidati ad entrare nell'Ue.<br />
A Laeken è stata poi dichiarata «operativa»<br />
la politica di difesa dell’Ue,<br />
aprendo così la strada sin dal 2002 a<br />
missioni di carattere umanitario e di gestione<br />
delle crisi a guida europea. Tuttavia,<br />
a giudizio della gran parte dei commentatori,<br />
tale annuncio sarebbe stato<br />
ben più significativo se l'Ue avesse sciolto<br />
il nodo, che si trascina ormai da un<br />
anno, dell’accordo per l’accesso automatico<br />
alle risorse di pianificazione della<br />
Nato. Dopo aver faticosamente raggiunto<br />
un’intesa con la Turchia (che in qualità<br />
di Paese Nato esige garanzie di consultazione<br />
prima di dar via libera al patto),<br />
l’Ue non è riuscita a superare le riserve<br />
della Grecia.<br />
Rivolta carceraria<br />
in Paraguay:<br />
ventitré morti<br />
ASUNCIÓN, 17.<br />
Ventitré reclusi sono morti e altri 250<br />
hanno riportato gravi ustioni sabato in<br />
una rivolta nel carcere Alto Paraná di<br />
Ciudad del Este, in Paraguay. Secondo<br />
le prime ricostruzioni, per protestare<br />
contro una presunta reazione violenta<br />
del capo delle guardie ai danni di un loro<br />
compagno, alle 6 del mattino i detenuti<br />
hanno appiccato il fuoco ad alcuni<br />
materassi, non riuscendo poi a domare<br />
le fiamme che si sono propagate.<br />
Secondo la versione delle autorità penitenziarie,<br />
durante una perquisizione<br />
delle celle un recluso ha minacciato con<br />
un coltello il capo delle guardie, Juan<br />
Carlos Ojeda, che ha sparato in aria a<br />
scopo intimidatorio.<br />
«Ojeda ha ucciso il nostro compagno<br />
con un colpo d’arma da fuoco sparato a<br />
freddo», ha dichiarato invece un recluso<br />
sopravvissuto mentre veniva portato via<br />
dalle guardie. L’incendio, hanno raccontato<br />
i detenuti, è stato appiccato in un<br />
settore del penitenziario che ospita oltre<br />
530 reclusi invece dei 300 previsti.<br />
Le fiamme sono state domate solo<br />
verso mezzogiorno e la tragedia è avvenuta<br />
alla presenza di molti familiari delle<br />
vittime, accorsi quando le radio hanno<br />
dato la notizia dell’incendio.<br />
islamica ritenuta responsabile dell'attentato,<br />
ancora più cruento, sferrato all'inizio<br />
di ottobre contro il Parlamento statale<br />
dello Jammu e Kashmir, a Srinagar.<br />
In quella occasione, morirono trentotto<br />
persone, compresi i quattro terroristi<br />
che avevano sferrato l'assalto.<br />
Come noto, l’India accusa da tempo il<br />
Pakistan di sostenere i separatisti islamici<br />
che combattono contro la sovranità<br />
indiana sullo Jammu e Kashmir, l'unico<br />
Stato indiano di popolazione in maggioranza<br />
musulmana. Il Governo del Pakistan<br />
respinge tali accuse.<br />
.<br />
Angola: 40 morti<br />
in una sciagura aerea<br />
LUANDA — Quaranta persone sono<br />
morte sabato in Angola quando<br />
l'elicottero sul quale viaggiavano<br />
si è schiantato a terra a circa 60<br />
chilometri da Luanda. Lo hanno riferito<br />
lunedì fonti ufficiali riprese<br />
dall'agenzia di stampa «Afp».<br />
Francia:hotelinfiamme<br />
nel centro di Parigi<br />
PARIGI — Due studentesse italiane<br />
e altre due persone sono morte<br />
nella notte fra domenica e lunedì a<br />
Parigi quando un albergo, l’Hotel<br />
du Palais, è stato devastato da un<br />
incendio probabilmente d’origine<br />
dolosa. Altre 17 persone sono rimaste<br />
ferite. Un uomo di 36 anni,<br />
con precedenti penali, è stato fermato<br />
dalla polizia.<br />
Cina: esplosione<br />
in un McDonald's<br />
PECHINO — Sono due i morti a<br />
causa dell'esplosione avvenuta sabato<br />
sera in un McDonald's a Xian,<br />
nel Nord della Cina. Lo hanno<br />
scritto lunedì i giornali cinesi. È in<br />
corso un'inchiesta da parte delle<br />
autorità per chiarire le cause del<br />
sinistro verificatosi dopo una serie<br />
di esplosioni avvenute venerdì a<br />
Zhanjiang e a Jangmen, nella provincia<br />
meridionale di Canton, che<br />
hanno causato cinque morti e sette<br />
feriti. Il McDonald's dove è avvenuta<br />
l'esplosione si trova a 200<br />
metri dalla moschea della città.<br />
Coree: esperti del Nord<br />
in visita a Seoul<br />
SEOUL — Specialisti nordcoreani<br />
in campo nucleare hanno cominciato<br />
una visita senza precedenti<br />
nella Corea del Sud nell'ambito di<br />
un accordo internazionale che prevede<br />
la costruzione di nuovi impianti<br />
per il regime comunista. La<br />
squadra di esperti, circa venti persone,<br />
è arrivata domenica nella<br />
Corea del Sud, dove è previsto<br />
che si fermi per due settimane.<br />
Isole Salomone: nuovo<br />
Primo Ministro<br />
SYDNEY — Il nuovo Premier delle<br />
isole Salomone, dopo le elezioni<br />
generali del 5 dicembre, è Allan<br />
Kemakeza, il discusso ex vice Premier<br />
nel Governo uscente, da cui<br />
era stato rimosso 4 mesi fa dopo<br />
accuse di malversazione. In un voto<br />
segreto i 50 parlamentari appena<br />
eletti hanno dato — come riferisce<br />
l'agenzia «Ansa» — 29 voti a<br />
Kemakeza del Partito Alleanza Popolare<br />
e solo 13 all’ex Ministro degli<br />
esteri, Patteson Oti.<br />
W<br />
Il Cardinale PRESIDENTE, l'Arcivescovo<br />
SEGRETARIO e i COLLABORA-<br />
TORI tutti della SEZIONE STRAORDI-<br />
NARIA dell'APSA partecipano sentitamente<br />
al dolore del Dott. Pierre Blanchard<br />
per la repentina scomparsa del<br />
fratello<br />
RAYMOND<br />
e si uniscono ai familiari nella cristiana<br />
preghiera di suffragio affidando alla<br />
bontà misericordiosa di Dio l'anima benedetta<br />
del compianto Estinto.<br />
.<br />
W<br />
I CONFRATELLI della CASA GENE-<br />
RALIZIA con il RETTOR MAGGIORE<br />
ed i CONSIGLIERI GENERALI, uniti alla<br />
sorella TERESA ed ai PARENTI, comunicano<br />
la morte del<br />
Signor IGINO REZZARO<br />
di anni 80<br />
Salesiano coadiutore<br />
Affidandolo alla bontà del Signore Risorto,<br />
chiedono la comunione fraterna<br />
della preghiera.<br />
I funerali si svolgeranno ad Alessandria<br />
nella Parrocchia Salesiana martedì<br />
18 dicembre.<br />
Roma, 17 dicembre 2001<br />
.