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PAGINA<br />
8 .<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 1 Dicembre 2001<br />
Messaggio del Santo Padre<br />
a Sua Santità Bartholomaios I, Patriarca Ecumenico<br />
A Sa Sainteté Bartholomaios Ier Archevêque de Constantinople<br />
Patriarche œcuménique<br />
«Avec nous seront grâce, miséricorde<br />
et paix, de la part de Dieu le<br />
Père et de la part de Jésus Christ, le<br />
Fils du Père, en vérité et amour» (2<br />
Jn 1, 3).<br />
Par cette bénédiction de l’Apôtre<br />
Jean, je vous salue, Sainteté, ainsi<br />
que tous les membres du Saint Synode<br />
et tous les fidèles du Patriarcat<br />
œcuménique en cette joyeuse<br />
circonstance de la fête de saint André,<br />
apôtre et frère de Pierre. La<br />
délégation conduite en mon nom<br />
par notre frère le Cardinal Walter<br />
Kasper, Président du Conseil pontifical<br />
pour la promotion de l’unité<br />
des chrétiens, assurera la participation<br />
fraternelle de l’Eglise de Rome.<br />
Elle s’unira à vous pour implorer<br />
du Seigneur «la stabilité des saintes<br />
Eglises de Dieu et l’union entre<br />
tous» (Liturgie de saint Jean Chrysostome).<br />
La fête de saint André, le premier<br />
des Apôtres à avoir été appelé par<br />
Jésus, nous rappelle constamment<br />
le mystère de la vocation chrétienne<br />
et le devoir d’annoncer la<br />
Bonne Nouvelle: «André, le frère de<br />
Simon-Pierre, était l’un des deux<br />
qui avaient entendu les paroles de<br />
Jean et suivi Jésus» (Jn 1, 40). La<br />
vocation chrétienne est intrinsèquement<br />
liée à la reconnaissance du<br />
Messie, désigné par le Baptiste:<br />
«Voici l’agneau de Dieu» (Jn 1, 36)<br />
que les Apôtres ne cesseront de proclamer<br />
en paroles et par leurs actions,<br />
par leur vie et jusqu’au martyre<br />
comme Pierre et André.<br />
De nos jours, les disciples du<br />
Christ sont appelés à proclamer<br />
d’une même voix l’annonce du salut.<br />
En célébrant conjointement André<br />
et Pierre, nous manifestons notre<br />
commune volonté de transmettre<br />
ensemble la foi apostolique aux<br />
hommes de notre temps, qui se laissent<br />
trop souvent prendre par une<br />
indifférence religieuse qui conduit à<br />
La terza delle video-conferenze promosse dalla Congregazione per il Clero<br />
L'Escatologia dal Concilio ad oggi<br />
Si è svolto venerdì 29 novembre il<br />
terzo degli incontri in video-conferenza<br />
per la formazione permanente<br />
dei presbiteri, promossi dalla Congregazione<br />
per il Clero. Dai cinque<br />
continenti hanno partecipato undici<br />
teologi collegati in tempo reale con<br />
l'Aula di video-conferenze della Congregazione,<br />
approfondendo il tema:<br />
«L'escatologia dal Concilio Vaticano<br />
II ai nostri giorni».<br />
Introducendo l'incontro, il Cardinale<br />
Darío Castrillón Hoyos, Prefetto<br />
della Congregazione per il<br />
Clero, ha pronunciato le seguenti<br />
parole:<br />
«L'Escatologia dal Concilio Vaticano<br />
II ai nostri giorni»: è il tema che<br />
affronteremo in questa terza videoconferenza,<br />
nell'ambito della formazione<br />
permanente dei sacerdoti. Parlare<br />
di escatologia è parlare della vita<br />
senza fine.<br />
«Nessuna parola come il termine<br />
vita riesce in ogni lingua a riassumere<br />
in maniera pregnante ciò a cui<br />
l'essere umano massimamente aspira.<br />
Vita indica la somma dei beni desiderati<br />
ed al tempo stesso ciò che li<br />
rende possibili, acquisibili, duraturi.<br />
La storia dell'uomo non è forse segnata<br />
dalla spasmodica e drammatica<br />
ricerca di qualcosa o di qualcuno<br />
che sia in grado di liberarlo dalla<br />
morte e assicurargli la vita? Al culmine<br />
della Rivelazione il Verbo incarnato<br />
ha proclamato: “Io sono la vita”<br />
(Gv 14, 6) ed ancora “Io sono venuto<br />
perché abbiano la vita” (Gv 10, 10).<br />
Quale vita? L'intenzione di Gesù è<br />
chiara: la vita stessa di Dio che sorpassa<br />
tutte le aspirazioni che possono<br />
nascere nel cuore umano (Cfr 1 Cor<br />
2, 9)» (Giovanni Paolo II, Messaggio<br />
per la VIII Giornata Mondiale della<br />
Gioventù a Denver, 1993, n. 2).<br />
Ho voluto ricordare queste parole<br />
del Santo Padre, quale introduzione<br />
all'argomento di oggi, perché esse indicano<br />
la direzione verso cui la Chiesa<br />
s'incammina nel riflettere sull'escatologia,<br />
ed illuminano il punto di<br />
partenza ed il traguardo della sua riflessione<br />
teologica: è Gesù Cristo<br />
stesso l'escaton, la realtà ultima e definitiva.<br />
È Lui il traguardo dell'uomo,<br />
l'unico Salvatore dell'umanità, il centro<br />
del cosmo e della storia.<br />
«Dio è il novissimo della creatura<br />
— leggiamo nel documento della<br />
Commissione Teologica Internazionale,<br />
del marzo del 1992, dedicato ai<br />
Problemi attuali di escatologia —.<br />
In quanto raggiunto è Cielo; in quan-<br />
to perso, inferno; in quanto discerne,<br />
giudizio; in quanto purifica, purgatorio.<br />
Egli è Colui nel quale il finito<br />
muore, e per il quale a Lui e in Lui<br />
risuscita. Egli è così come si volge al<br />
mondo, cioè nel suo Figlio Gesù Cristo,<br />
che è la manifestazione di Dio e<br />
anche la somma dei novissimi»<br />
(C.T.I., Problemi attuali di escatologia,<br />
marzo 1992, 1.2.3).<br />
Tutto viene, dunque, ricondotto a<br />
Cristo, fondamento della nostra speranza,<br />
paradigma e causa della nostra<br />
resurrezione, e dunque anche<br />
luogo e spazio della nostra eterna felicità<br />
(Cfr Concilio Vaticano II, Cost.<br />
past. Gaudium et spes, n. 18). Con<br />
sant'Agostino, possiamo dire che chi<br />
è interpellato dalla Parola del Dio vivente,<br />
inserito nel dialogo con Lui,<br />
non muore (Cfr Solil, 2, 19: PL 32,<br />
901).<br />
La letteratura del secolo XX, fedele<br />
testimone del suo tempo, è impregnata<br />
da una paura ricorrente: il<br />
vuoto esistenziale, l'insensatezza della<br />
vita. Eliot, James Joyce, Ezra<br />
Pound, Yeats, Kafka, Musil, Ionesco,<br />
Beckett, sono voci di un coro umano<br />
alla ricerca di Dio, testimonianza di<br />
un anelito alla trascendenza: senza di<br />
essa, la morte diviene un capitolo del<br />
dramma della vita, un capitolo che<br />
non deve leggere chi vuole permanere<br />
in un mondo di uomini nati morti,<br />
senza eternità.<br />
Il discorso teologico sull'Escatologia<br />
verrà affrontato in tre parti, ciascuna<br />
di venti minuti: la prima parte,<br />
da Roma, vedrà l'esposizione del<br />
Professore Jean Galot, S.I., alla quale<br />
seguirà un intervento del prof. Bruno<br />
Forte, sempre da Roma; la seconda<br />
parte ci giungerà da New York, dal<br />
prof. Michael Hull, la terza invece<br />
sarà curata da Sydney dal prof. Julian<br />
Porteous.<br />
Seguiranno i brevi interventi di tre<br />
minuti: da Johannesburg del prof.<br />
Stuart Bate, da Manila del prof.<br />
Danny Huang, da Taipei del prof.<br />
Aloysius Chang S.I., da Madrid del<br />
prof. Alfonso Carrasco Rouco, da Bogotá<br />
del prof, Silvio Cajiao S.I.<br />
Il ciclo si concluderà con gli ultimi<br />
interventi di nuovo da Roma del<br />
prof. S.E. Mons. Rino Fisichella e del<br />
Reverendissimo prof. Padre Georges<br />
Cottier, Teologo della Casa Pontificia.<br />
A conclusione dell'incontro il<br />
Card. Castrillón Hoyos è di nuovo<br />
intervenuto con queste parole:<br />
Al termine di questa terza video-<br />
«Francia, testimone di speranza per il nuovo millennio»: convegno al «Regina Apostolorum»<br />
«Francia: testimone di speranza per il<br />
nuovo millennio. Prospettive e sfide»: è<br />
questo il tema del convegno che si tiene<br />
nel pomeriggio di sabato 1° dicembre<br />
presso la nuova sede del Pontificio Ateneo<br />
Regina Apostolorum.<br />
L'incontro di studio è presieduto dal<br />
Cardinale Paul Poupard, Presidente del<br />
Pontificio Consiglio per la Cultura, che<br />
svolge una relazione su «la memoria e<br />
Come ogni anno, venerdì 30 novembre una Delegazione inviata dal<br />
Santo Padre si è recata al Fanar per unirsi alla celebrazione della Festa<br />
di sant’Andrea, Patrono del Patriarcato ecumenico.<br />
La visita si inserisce nel quadro dello scambio di Delegazioni per le<br />
Feste patronali della Chiesa di Roma, il 29 giugno (Festa dei Santi Pietro<br />
e Paolo) e del Patriarcato Ecumenico, il 30 novembre (Festa di sant’Andrea).<br />
La Delegazione della Santa Sede è guidata dal Cardinale Walter Kasper,<br />
Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità<br />
dei Cristiani, ed è composta dal Vescovo Segretario, Mons. Marc Ouellet,<br />
e dal Rev.do Don Johan Bonny, Officiale della Sezione Orientale<br />
del Dicastero.<br />
conferenza teologica di ambito internazionale,<br />
che ha dato l'opportunità<br />
a Teologi dei cinque Continenti di<br />
presentare con rinnovata chiarezza e<br />
notevole profondità le verità ultime<br />
della esistenza umana, mi si permetta<br />
di citare quell'osservazione dell'Aquinate<br />
che così bene sintetizza<br />
quanto abbiamo oggi udito: «Chi è<br />
entrato in dialogo con la Verità, partecipa<br />
della sua indistruttibilità» (cfr<br />
S. Th. I, q 61, a2, ad3). È davvero<br />
l'amore di Dio a conferire l'eternità!<br />
Un ringraziamento molto speciale<br />
rivolgo ai teologi e professori, che<br />
con grande senso di comunione ecclesiale,<br />
hanno presentato un ricco<br />
contenuto dottrinale sul tema della<br />
escatologia.<br />
Si sosteneva da parte di alcuni, nel<br />
recente dibattito post-conciliare sui<br />
novissimi, che la dottrina escatologica<br />
si trovava in uno stato «temporalesco»,<br />
come assai agitato, foriero di<br />
tensioni. Abbiamo udito, oggi, che la<br />
autorivelazione di Dio e la ragione<br />
umana sono ancora, e lo saranno<br />
sempre, il fondamento della nostra<br />
fede che non viene mai meno: la Risurrezione<br />
di Cristo è primizia e,<br />
dunque, caparra della nostra futura<br />
risurrezione; è la possibilità di compimento<br />
e di realizzazione integrale<br />
della nostra esistenza umana.<br />
Un compimento ed una realizzazione<br />
che ci sono già donati da Dio<br />
nella nostra vita terrena: mediante la<br />
via sacramentale, specialmente col<br />
Battesimo, con la Penitenza e con<br />
l'Eucaristia. Ciò avviene nel luogo vivo<br />
e vivificante che è la Chiesa, generata<br />
dai sacramenti e dall'ascolto di<br />
Cristo, comunità animata dallo Spirito<br />
Santo, dove già sin d'ora ci è dato<br />
di sperimentare, in germe, questa<br />
pienezza di vita nuova.<br />
Ecco perché, dopo la considerazione<br />
dei novissimi, il prossimo mese,<br />
sabato 15 dicembre, avremo modo di<br />
affrontare la trattazione della «Teologia<br />
sacramentaria dal Concilio Vaticano<br />
II ai nostri giorni».<br />
Possiamo così concludere, ricordando<br />
le parole del Salmo 15: «Per<br />
questo gioisce il mio cuore, esulta la<br />
mia anima; anche il mio corpo riposa<br />
al sicuro, perché non abbandonerai<br />
la mia vita nel sepolcro, né lascerai<br />
che il suo santo veda la corruzione<br />
— il santo di Dio è Cristo, e unito<br />
a Lui anche ogni cristiano viene<br />
chiamato santo —. Mi indicherai il<br />
sentiero della vita, gioia piena alla<br />
tua presenza, dolcezza senza fine alla<br />
tua destra».<br />
la speranza: la cultura francese nel seno<br />
della Chiesa». Al termine il Porporato<br />
presiede la Concelebrazione Eucaristica.<br />
Il convegno vuole mettere in luce i segni<br />
di speranza della Francia per la Chiesa<br />
cattolica del nuovo millennio nei suoi<br />
differenti ambiti: cultura, spiritualità, vocazioni,<br />
famiglia e mondo professionale.<br />
Apre i lavori, moderati da Thierry Bouet,<br />
editorialista di «Famille Chrétienne»,<br />
la perte du sens de l’existence.<br />
Dans un souci missionnaire, il nous<br />
est donc demandé un témoignage<br />
chrétien commun et fidèle «dans la<br />
vérité et dans l’amour». Les divisions<br />
qui persistent encore et l’acrimonie<br />
qui parfois se manifeste entre<br />
chrétiens affaiblissent la force de<br />
la prédication chrétienne, qui proclame<br />
l’amour de Dieu et du prochain.<br />
Mais j’ai confiance, car «le<br />
Seigneur a permis aux chrétiens de<br />
notre temps de pouvoir réduire le<br />
contentieux traditionnel» (Encyclique<br />
Ut unum sint, n. 49).<br />
Je désire vous exprimer, Sainteté,<br />
toute ma gratitude pour la disponibilité<br />
que vous avez manifestée avec<br />
constance en répondant favorablement<br />
aux demandes de collaboration<br />
qui proviennent de l’Eglise catholique<br />
et en encourageant les initiatives<br />
des Eglises orthodoxes qui<br />
prévoient la participation de l’Eglise<br />
de Rome. J’ai en particulier apprécié<br />
la nomination d’un Délégué fraternel<br />
du Patriarcat œcuménique à<br />
Al termine della Solenne Liturgia nella chiesa cattedrale di san Giorgio<br />
al Fanar, presieduta da S.S. Bartholomaios I, ha avuto luogo lo<br />
scambio di discorsi tra il Patriarca e il Presidente del Pontificio Consiglio<br />
per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.<br />
Quest’ultimo ha poi consegnato al Patriarca il Messaggio che Sua<br />
Santità Giovanni Paolo II gli ha indirizzato per la circostanza.<br />
La visita della Delegazione della Santa Sede ad Istanbul prevede anche<br />
conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni<br />
con la Chiesa cattolica e vari contatti con la Gerarchia cattolica<br />
locale e con i Rappresentanti delle altre Chiese presenti ad Istanbul.<br />
Pubblichiamo qui di seguito il testo del Messaggio del Santo Padre<br />
al Patriarca Ecumenico.<br />
la récente Assemblée générale ordinaire<br />
du Synode des Evêques de<br />
l’Eglise catholique. Ce fut une nouvelle<br />
occasion de dialogue, d’échange<br />
fraternel et de connaissance réciproque.<br />
L’Eglise catholique est prête à<br />
faire tout ce qui est en son pouvoir<br />
pour promouvoir le développement<br />
des relations avec les Eglises orthodoxes.<br />
Les difficultés rencontrées<br />
ces dernières années par la Commission<br />
mixte internationale de dialogue<br />
théologique doivent être analysées<br />
et surmontées. Le dialogue<br />
doit retrouver son esprit positif initial<br />
et être animé par la volonté de<br />
résoudre les véritables problèmes. Il<br />
doit aussi faire preuve d’un certain<br />
enthousiasme que seules la foi et<br />
l’espérance théologales peuvent<br />
nourrir.<br />
Selon l’invitation du deuxième<br />
Concile du Vatican (cf. Unitatis<br />
redintegratio, n. 24), mettons notre<br />
espoir en Dieu pour que nous avancions<br />
dans la voie de l’unité et que<br />
le monde connaisse un avenir meilleur!<br />
Ces derniers temps, le terrorisme<br />
et les guerres, avec tout le poids<br />
de mort et de désastre qu’ils portent<br />
en eux, ont engendré une<br />
anxiété qui paralyse les populations<br />
et bouleverse le cours normal de la<br />
vie civile. Pour implorer de Dieu sa<br />
protection sur tous les peuples et<br />
pour raviver la conscience des hommes,<br />
j’ai jugé opportun de convoquer<br />
tous les croyants à une journée<br />
de jeûne et de prière pour la<br />
paix, le 24 janvier prochain. Le Seigneur<br />
entendra l’invocation que,<br />
d’un seul cœur, nous élèverons<br />
pour le salut de l’humanité tout entière.<br />
Dans l’imminence de la fête de<br />
l’Apôtre saint André, avant ce prochain<br />
rassemblement, élevons<br />
ensemble notre prière au Seigneur<br />
et faisons nôtre l’invitation que<br />
Jean, dans sa seconde Epître, adresse<br />
aux chrétiens d’Asie Mineure:<br />
«Aimons-nous les uns les autres» (2<br />
Jn 1, 5). Nous marcherons ainsi<br />
dans l’amour et dans la vérité. Et la<br />
paix sera en nous tous.<br />
Dans cette espérance, priant pour<br />
tous les membres de son Patriarcat,<br />
j’échange avec Votre Sainteté le<br />
baiser de paix, et je L’assure de<br />
mon affection fraternelle.<br />
Du Vatican, le 22 novembre<br />
2001.<br />
A 21 anni dalla morte di Zaccaria Negroni, grande figura di laico cristiano<br />
Un contemplativo nell'azione<br />
Nella «Novo Millennio ineunte» Giovanni<br />
Paolo II ha indicato nella santità la vocazione<br />
per ogni battezzato: essere santi e santificare.<br />
Un fermento di santità, nell'ultimo<br />
scorcio di fine millennio, è stato Zaccaria<br />
Negroni — ingegnere, parlamentare italiano,<br />
primo Delegato centrale degli aspiranti<br />
di Azione Cattolica; fondatore, insieme ad<br />
altri, de «Il Vittorioso», noto giornalino per<br />
ragazzi; confondatore, con il Vescovo Guglielmo<br />
Grassi, dell'Istituto secolare dei Discepoli<br />
di Gesù — di cui ricorre il ventunesimo<br />
l'anniversario della morte, avvenuta il<br />
1° dicembre 1980.<br />
Zaccaria Negroni, giovane studente di ingegneria<br />
a Torino, lavorò per la Chiesa con<br />
il beato Pier Giorgio Frassati, suo coetaneo<br />
e collega del Politecnico.<br />
Già alle soglie della giovinezza, tendeva<br />
all'unione con Dio, perché credeva che l'essere<br />
perfetti, è il riconoscere in noi la bellezza<br />
del Padre, che non è opera facoltativa,<br />
ma obbligo, perché è «l'unum necessarium»<br />
per fare qualcosa di bello e di grande<br />
su questa terra.<br />
Questo suo vigore spirituale fu caratterizzato<br />
dalla semplicità, dal silenzio, dalla<br />
gioia intima e pura, dal suo cuore unificato<br />
in Dio.<br />
Da san Francesco apprese che la scuola<br />
di perfezione è scuola di santità, perché<br />
santi non si nasce, lo si diventa. Credeva<br />
nell'amore soprannaturale dello Spirito<br />
Santo in noi, ecco perché le più belle iniziative<br />
apostoliche che egli promosse per i<br />
giovani, i ragazzi dell'Azione cattolica, e<br />
per i membri del suo Istituto secolare, non<br />
il saluto del Rettore dell'Ateneo, P. Paolo<br />
Scarafoni, Legionari di Cristo. Sono in<br />
agenda interventi del Presidente della<br />
Commissione Episcopale della Famiglia<br />
per la Conferenza dei Vescovi di Francia,<br />
l'Arcivescovo di Tours, Mons. André<br />
Vingt-Trois (Famiglia, un'idea di futuro);<br />
del responsabile della sezione giovani<br />
del Pontificio Consiglio per i Laici, P.<br />
Francis Khon (I giovani di Francia e le<br />
erano altro che un abbassamento delle attività<br />
umane per interiorizzarsi alla luce Trinitaria.<br />
Zaccaria viveva ciò attraverso una preghiera<br />
contemplativa sentita e vissuta, che<br />
poi sfociava nelle attività più varie, tanto<br />
che fu considerato un contemplativo nell'azione,<br />
perché fece della santità, l'ideale della<br />
sua vita spirituale, culturale e sociale.<br />
Tuttavia egli diceva «che solo Gesù, attrae<br />
le anime e le conduce sulla strada della<br />
verità e della santità, basata sull'interiorità<br />
intima, che si rispecchia nelle virtù interiori<br />
di Cristo».<br />
Dal 3 al 7 dicembre la Sessione<br />
plenaria annuale<br />
della Commissione Teologica Internazionale<br />
La Commissione Teologica Internazionale terrà la sua Sessione plenaria annuale<br />
dal 3 al 7 dicembre presso la «Domus Sanctae Marthae» in Vaticano, sotto la presidenza<br />
del Cardinale Joseph Ratzinger. Il Padre Georges Cottier O.P., Segretario<br />
Generale, dirigerà i lavori dell’assemblea.<br />
Il primo tema allo studio sarà quello del diaconato, a suo tempo richiesto dalla<br />
Congregazione per la Dottrina della Fede, alla quale saranno poi trasmessi i risultati<br />
dei lavori della Commissione stessa. Al riguardo una sottocommissione, presieduta<br />
dal Prof. H. Noronha Galvâo, ha predisposto un nuovo «Instrumentum laboris» di<br />
78 pagine, dal titolo «Quaestiones de Diaconatu», in cui si è tenuto conto delle osservazioni<br />
avanzate nell’ultima Sessione Plenaria.<br />
Successivamente si tratterà del tema «Rivelazione e inculturazione», per il quale<br />
una sottocommissione, presieduta dal Padre M. de França Miranda S.J., ha preparato<br />
un «Instrumentum laboris» di 61 pagine, dal titolo «Accepting God’s self-gift.<br />
Revelation and inculturation», che verrà esaminato e discusso.<br />
Infine si dedicherà spazio alla presentazione delle relazioni preparatorie redatte<br />
dai membri della sottocommissione presieduta dal Padre A. Di Noia O.P., che si occupa<br />
del tema «de hominis creatione».<br />
Giornate Mondiali della Gioventù: le ragioni<br />
di un successo); del fondatore di<br />
Réseau Entreprendre, André Mulliez<br />
(Cristiani nell'imprenditoria? Un francese<br />
rende testimonianza); di Marie Nicole<br />
Boiteau, insegnante del Centro di formazione<br />
dell'arcidiocesi di Parigi e<br />
membro della Comunità dell'Emmanuel<br />
(La spiritualità in Francia nel<br />
2000).<br />
I cristiani, dunque, sono chiamati alla<br />
santità, perché la meta più ambita è il Cielo,<br />
dove i santi godono la contemplazione<br />
del Dio-Amore.<br />
Come Gesù, Zaccaria amava la Madonna<br />
e le chiedeva la grazia di poter servire Cristo<br />
nel prossimo.<br />
Tre le sue mete spirituali: Betlem, il Cenacolo<br />
e il Calvario, alla luce della Risurrezione.<br />
Betlem nello spirito della povertà,<br />
che egli viveva sino in fondo e che possedeva<br />
nell'intimo, nonostante provenisse da<br />
una agiata e ricca famiglia; il Cenacolo fulcro<br />
della sua vita eucaristicamente vissuta;<br />
ed il Calvario che alla luce della Risurrezione<br />
egli visse con dignità e senza mai lamentarsi,<br />
specie negli ultimi anni della sua vita,<br />
tanto che anche in ospedale dove fu ricoverato,<br />
non volle mai una stanza riservata,<br />
ma volle vivere con gli altri ammalati, nelle<br />
affollate camerate, per essere esempio vivo,<br />
e per offrire a Dio, come incenso puro, le<br />
sofferenze sue e dei fratelli.<br />
L'umiltà, l'obbedienza, la castità, la povertà,<br />
l'amore indiscusso per la Chiesa e<br />
per il Papa, e soprattutto la preghiera continua<br />
anche di notte, furono le doti della<br />
sua scuola alla santità. Eppure fu quasi<br />
sempre presente alle sedute parlamentari,<br />
ed era spesso in giro per l'Italia e per l'estero,<br />
per conferenze ed incontri di studio.<br />
Servo di Dio, servo degli ultimi, quelli<br />
che non contano, quelli che vengono disprezzati,<br />
quelli che amano e non sono riamati.<br />
È questa la regola d'oro della sua vita,<br />
che insieme alla regola dell'aspirante<br />
dell'Azione cattolica, da lui scritta, formano<br />
la catena che lo ha stretto a Cristo, suo immenso<br />
ed unico ideale. Forse per questo un<br />
Vescovo, disse un giorno: «Zaccaria Negroni,<br />
fu autentico servo di Dio».<br />
L'autenticità che viene attraverso la Parola<br />
che salva, fu da lui studiata, amata,<br />
vissuta, contemplata e la irradiò anche a<br />
coloro che avvicinava. A coloro che erano<br />
nel dolore e nel buio della notte, egli, uomo<br />
di Dio, faceva riscoprire un'altra dimensione,<br />
quella che ci offre il Risorto.<br />
In tal modo coloro che lo avvicinavano,<br />
avevano la forza per andare avanti e per<br />
emularlo nel servizio alla Chiesa.<br />
Rimangono la sua generosità, la sua formazione<br />
religiosa, il suo altruismo. Uno degli<br />
ultimi suoi pensieri fu: «il mio letto è la<br />
seggiovia per il Paradiso».<br />
Viveva per gli altri, nascosto in un mistero<br />
d'amore, come valido esempio per tutti i<br />
Parlamentari del mondo. Come La Pira, come<br />
Lazzati, nel Parlamento italiano, sono<br />
passati dei «santi».<br />
Per questo nell'anniversario della morte,<br />
Zaccaria Negroni è da ricordare come uomo<br />
che «comunicò il Vangelo in un mondo<br />
che cambia» e lo fece con intelligenza,<br />
umiltà e passione.<br />
WALTER MARIA TRIGNANI