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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
La<br />
situazione<br />
politica<br />
Neppure il clima festivo attenua le polemiche<br />
politiche. Stavolta a tenere banco<br />
sono i problemi legati alla Rai e alla<br />
lotta alla tossicodipendenza. Riguardo al<br />
primo punto, c'è da segnalare la dichiarazione<br />
del ministro delle Comunicazioni,<br />
Gasparri, secondo il quale il rinnovo<br />
del Cda della Rai si deve fare a febbraio,<br />
senza dilatare i tempi in attesa della soluzione<br />
del conflitto di interessi, come<br />
invece annunciato la settimana scorsa<br />
da Casini e Pera. «Non voglio immaginare<br />
— ha precisato Gasparri — che i presidenti<br />
di Camera e Senato, i quali hanno<br />
comunque una piena autonomia davanti<br />
alla quale mi inchino, possano ritenere<br />
che il termine di scadenza, a febbraio,<br />
possa essere superato».<br />
L'Ulivo ha commentato duramente,<br />
facendo notare che la posizione assunta<br />
da Pera e Casini è apprezzabile per il richiamo<br />
evidente alla necessità che, finché<br />
si è in presenza del problema del<br />
conflitto di interessi, è importante assicurare<br />
alla Rai vertici imparziali. «Come<br />
può un ministro permettersi — ha chiesto<br />
il responsabile informazione dei Ds,<br />
Fabrizio Morri — di smentire l’orientamento<br />
manifestato dal Presidente del<br />
Consiglio e dai Presidenti di Camera e<br />
Senato, solo di recente, orientamento<br />
che va esattamente nella direzione opposta<br />
di quella da lui auspicata?».<br />
Come detto, l'altro argomento al centro<br />
dell'attenzione è quello relativo alla<br />
lotta alla droga. E mentre è pronta a<br />
partire la prima «comunità di Stato» per<br />
il recupero dei tossicodipendenti, gestita<br />
dalla Comunità di San Patrignano, nella<br />
maggioranza scoppiano le polemiche<br />
sulle pene alternative. Il ministro per i<br />
Rapporti con il Parlamento, Giovanardi,<br />
intervenendo con Gasparri alla festa della<br />
Comunità «Incontro» ad Amelia, ha<br />
detto che «è assurdo che debba scontare<br />
la pena chi ha accettato il percorso di<br />
recupero dopo aver commesso reati perché<br />
schiavo della logica della tossicodipendenza».<br />
In sostanza, un sì alle pene<br />
alternative al carcere per chi vuole guarire.<br />
A tal fine, il Governo punta a sostenere<br />
tutte quelle strutture pubbliche e<br />
private, laiche e cattoliche, che riescono<br />
a dare una risposta efficace al «problema<br />
multiforme» della tossicodipendenza.<br />
Ma questa posizione sulle pene alternative<br />
— apprezzata anche da alcuni<br />
esponenti dell'opposizione — non piace<br />
assolutamente ad Alleanza Nazionale.<br />
Poco dopo, infatti, è lo stesso Gasparri a<br />
prendere le distanze dal collega di Governo,<br />
affermando che modificare di<br />
180 gradi le politiche sulla tossicodipendenza<br />
è il traguardo che si pone l'Esecutivo.<br />
«Il nostro obiettivo — ha spiegato<br />
— è di abbandonare la cultura di riduzione<br />
del danno, che di fatto ha determinato<br />
l'indebolimento dell’azione di<br />
contrasto alla droga e il mancato sostegno<br />
alle strutture di recupero».<br />
Dal centro sinistra si è subito levata la<br />
protesta. Per la diessina Livia Turco «è<br />
assolutamente incredibile e inaccettabile<br />
che il Governo parli due lingue così diverse<br />
sul problema della droga, un tema<br />
tanto delicato e rilevante che riguarda la<br />
vita di tante persone e i valori di fondo<br />
della nostra società».<br />
Dal canto suo, don Pierino Gelmini,<br />
fondatore della Comunità «Incontro», ha<br />
sottolineato che il cambio di Governo<br />
non ha finora prodotto novità nelle politiche<br />
riguardanti il mondo della tossicodipendenza,<br />
anche se «c'è l’intenzione di<br />
fare qualcosa di diverso». «Sarebbe stato<br />
comunque assurdo — ha detto don Pierino<br />
— che nei primi 150 giorni di vita<br />
del nuovo Esecutivo si potessero vedere<br />
cambiamenti in un settore che richiede<br />
molta attenzione e tanto equilibrio». Dal<br />
Governo ha comunque detto di attendersi<br />
che affronti la questione droga<br />
«con una visione a lungo raggio».<br />
Dati Istat:<br />
430.000 occupati in più<br />
rispetto al 2000 ROMA, 27.<br />
Nel 2001 gli occupati sono aumentati<br />
in Italia di 430.000 unità (+2,1%) rispetto<br />
al 2000. Il tasso di disoccupazione è<br />
sceso dal 10% dell’ottobre 2000 al 9,3%<br />
registrato nell’ottobre 2001. Il numero<br />
dei disoccupati scende così al livello del<br />
1993. Lo rileva l’Istat, secondo cui nella<br />
seconda parte dell’anno la crescita occupazionale<br />
ha subito un rallentamento<br />
dovuto alla crisi economica.<br />
Nel corso dell’anno — spiega l’Istat<br />
— il ritmo di crescita tendenziale dell’occupazione<br />
si è infatti progressivamente<br />
ridotto, portandosi in ottobre all’1,2<br />
per cento (+248.000 occupati), in<br />
decelerazione rispetto alrecentepassato.<br />
Complessivamente, comunque, l’anno<br />
che si sta chiudendo viene definito dal<br />
punto di vista dell’occupazione «brillante»<br />
con 430.000 occupati in più rispetto<br />
al 2000, due terzi dei quali donne.<br />
Inoltre — rileva l’Istat — il numero<br />
dei disoccupati è tornato a livello del<br />
1993, con un tasso di disoccupazione<br />
che ad ottobre si attesta sul 9,3 per cento<br />
(19% al Sud) e con una flessione delle<br />
persone in cerca di lavoro del 6,6 per<br />
cento (-158.000 unità) rispetto al 2000.<br />
12 .<br />
in primo piano<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì-Venerdì 27-28 Dicembre 2001<br />
LA SITUAZIONE POLITICA Neppure il clima festivo<br />
attenua le polemiche. Stavolta a tenere banco sono<br />
i problemi legati alla data di rinnovo dei vertici<br />
della Rai e alla lotta alla tossicodipendenza, con le<br />
pene alternative al carcere.<br />
BIMBO DI 6 ANNI VITTIMA DEI BOTTI L'incivile<br />
usanza dei botti di fine anno ha già causato una vittima:<br />
un bambino di 6 anni rimasto ucciso a Catanzaro<br />
dallo scoppio di un petardo che aveva raccolto<br />
no, avrebbe tentato di accendere il petardo<br />
che però è esploso. Lo scoppio è<br />
stato violentissimo e il piccolo Stefano è<br />
rimasto ucciso sul colpo. Un altro dei<br />
quattro bambini, Danilo Sinopoli, anch'egli<br />
di 6 anni, è rimasto gravemente<br />
ferito al viso e ha subito l'amputazione<br />
parziale della mano sinistra. Suo fratello<br />
Luigi di 11 anni è stato ricoverato con<br />
una prognosi di 10 giorni.<br />
Sul tragico episodio ha avviato un'inchiesta<br />
la Procura di Catanzaro. È stato<br />
accertato che l'abitazione in cui è avvenuto<br />
lo scoppio è quella dei fratelli Sinopoli<br />
e i militari dell'Arma hanno già<br />
ascoltato i loro familiari. A Catanzaro,<br />
convocato dal prefetto Corrado Catenacci,<br />
si è riunito ieri il Comitato provinciale<br />
per l'ordine e la sicurezza pubblica.<br />
Nel corso della riunione — informa<br />
l'Ansa — è stata decisa l'adozione di misure<br />
finalizzate ad intensificare ulteriormente<br />
l'attività di contrasto della produzione,<br />
del commercio e della vendita di<br />
prodotti pirotecnici non conformi alla<br />
legge.<br />
Un altro bambino, di 9 anni, è rimasto<br />
ferito, provvidenzialmente in modo<br />
non grave, a Casalfiumanese nei pressi<br />
di Imola (Bologna). Aveva raccolto un<br />
petardo da terra insieme a un piccolo<br />
amico ma l'ordigno è esploso procurandogli<br />
ferite guaribili in 9 giorni; illeso<br />
l'altro bambino.<br />
A Cesena invece un petardo è esploso<br />
tra le mani di un giovane di 28 anni, al<br />
quale è stato necessario amputare un dito<br />
della mano destra. Il giovane è ricoverato<br />
con la prognosi di un mese.<br />
in strada insieme a piccoli amici, due quali sono rimasti<br />
feriti.<br />
QUATTRO MORTI PER IL MONOSSIDO Quattro<br />
persone sono decedute in due distinte tragedie avvenute<br />
in Liguria ed in Abruzzo. In entrambi i casi<br />
sono state le esalazioni sprigionate da caldaie a gas<br />
probabilmente difettose a provocarne la morte.<br />
ANCORA MALTEMPO AL CENTRO-SUD Dopo due<br />
BOTTI Altri 2 piccoli feriti nello scoppio – Incidenti in varie città per l'incivile usanza<br />
Bimbo di 6 anni<br />
ucciso a Catanzaro<br />
CATANZARO, 27.<br />
Ancora una volta, nonostante i reiterati<br />
appelli a farla finita con l'incivile e<br />
pericolosa usanza dei «botti», le festività<br />
natalizie sono state funestate da una tragedia,<br />
la morte di un bambino di 6 anni,<br />
ucciso il giorno di Natale a Catanzaro<br />
dallo scoppio di un petardo che aveva<br />
raccolto in strada. Ma la tragedia avrebbe<br />
potuto essere ancora più terribile: altri<br />
due bambini sono rimasti feriti nello<br />
scoppio (uno in modo grave). E altre ne<br />
sarebbero potute accadere: un altro<br />
bambino è rimasto ferito in circostanze<br />
analoghe nel Bolognese, ad un giovane<br />
è stato amputato il dito di una mano a<br />
Cesena. Negli ultimi 10 anni i botti di fine<br />
anno hanno causato 25 morti, 7 dei<br />
quali bambini.<br />
Ieri sera, a Catanzaro, è stata intensa<br />
la commozione tra i partecipanti alle<br />
esequie della piccola vittima, Stefano<br />
Cappellano, nella chiesa di Santa Maria<br />
di Zarapoti. «Siamo qui oggi — ha detto<br />
all'omelia il parroco, don Sandro Mauro<br />
— per accompagnare alla casa di Dio<br />
questo angelo e chiedere al Padre del<br />
Cielo di darci la sua consolazione. Davanti<br />
a una tragedia di questa portata<br />
non ci sono parole. L'unico rifugio è la<br />
preghiera».<br />
La tragica morte di Stefano è stata<br />
così ricostruita dai Carabinieri. Il bambino,<br />
insieme a tre piccoli amici, aveva<br />
raccolto in strada un grosso petardo inesploso<br />
e tutti insieme avevano portato<br />
l'ordigno a casa di due dei quattro. Qui<br />
uno dei piccoli, presumibilmente Stefa-<br />
AUTO Ma i vecchi motori potranno ancora andare<br />
Dal 1º gennaio 2002<br />
niente più benzina super<br />
ROMA, 27.<br />
Giorni contati per la benzina super<br />
che da martedì prossimo, primo gennaio,<br />
non si troverà più nei distributori<br />
italiani. Neanche nella sua ultima versione,<br />
quella del “benzinone” (con un contenuto<br />
di piombo inferiore a quella tradizionale)<br />
commercializzato negli ultimi<br />
tre mesi. Gli esperti rassicurano che nessuna<br />
auto si fermerà e che tutte potranno<br />
continuare a circolare, non senza accorgimenti.<br />
I proprietari dei circa 4 milioni di auto<br />
che ancora vanno a “rossa” (su un<br />
parco complessivo di vetture a benzina<br />
intorno ai 27 milioni) e gli amanti delle<br />
auto storiche, dovranno consultare il<br />
proprio meccanico, le tabelle del ministero<br />
dei Trasporti e prepararsi, in alcuni<br />
casi, ad una vera e propria seccatura:<br />
l’aggiunta cioè ad ogni rifornimento di<br />
un additivo al potassio.<br />
Oltre l’80% delle auto non catalizzate<br />
può — secondo gli ultimi dati disponibili<br />
del ministero dei Trasporti — continuare<br />
a circolare senza nessun intervento,<br />
utilizzando cioè senza problemi la benzina<br />
senza piombo al posto della rossa: si<br />
tratta di quella categoria di auto definita<br />
nella classe “A” delle tabelle del ministero.<br />
Per circa 3 milioni di auto — quelle<br />
appartenenti alla categoria “B” — sarà<br />
invece necessario un intervento meccanico,<br />
una tantum: una messa a punto<br />
dell’anticipo — questa la dizione tecnica<br />
— per una spesa intorno alle 50 mila lire.<br />
È il caso della Fiat “500”, ma anche<br />
della “600”, di molti modelli vecchi.<br />
Qualche problema in più si profila invece<br />
per i proprietari di un altro milione<br />
Neonato rom<br />
muore nel rogo<br />
di una roulotte<br />
GENOVA, 27.<br />
Storie drammatiche di emarginazione,<br />
anche nella notte di Natale.<br />
Un neonato è morto nell’incendio<br />
di una roulotte in un campo<br />
nomadi a Genova. La roulotte<br />
in cui viveva la famiglia Alilovic<br />
Sena, parcheggiata nel quartiere<br />
Kennedy a Genova, è andata a<br />
fuoco, nella serata di lunedì, forse<br />
per un banale incidente domestico,<br />
ma accertamenti sono ancora<br />
in corso. Tutti i componenti della<br />
famiglia sono rimasti ustionati,<br />
uno dei quali gravemente. Ma per<br />
il più piccolo dei quattro bimbi<br />
che abitavano nel caravan, nato<br />
appena un mese fa, non c’è stato<br />
niente da fare: è morto nel suo<br />
lettino tra fiamme alte una decina<br />
di metri.<br />
Il bimbo, di due anni e mezzo,<br />
ricoverato all’ospedale pediatrico<br />
Giannina Gaslini, non sarebbe in<br />
pericolo di vita. La madre, ricoverata<br />
al centro ustioni dell’ospedale<br />
San Martino, ha riportato gravi<br />
ferite agli arti superiori. Praticamente<br />
illesi invece i suoi altri due<br />
figli, di 4 e 8 anni, e il marito.<br />
di macchine, quelle appartenenti alla categoria<br />
identificata dal ministero come<br />
“C”. Si tratta di auto antecedenti al 1984<br />
per le quali un intervento meccanico di<br />
adeguamento (per molte ci sarebbe bisogno<br />
della sostituzione della sede delle<br />
valvole) comporterebbe una spesa spesso<br />
superiore al valore dell’auto.<br />
Per continuare a utilizzare questo tipo<br />
di auto senza ricorrere ad interventi<br />
meccanici importanti e onerosi sarà infatti<br />
necessario ricorrere all’aggiunta di<br />
un additivo. Un’operazione che costerà<br />
quasi 100 lire al litro.<br />
Terzo arresto<br />
per corruzione<br />
alle «Molinette»<br />
TORINO, 27.<br />
Terzo arresto nell’ambito dell’inchiesta<br />
sulle tangenti all’ospedale<br />
Molinette di Torino. Si tratta<br />
di Aldo Rosso, capo dell’ufficio<br />
tecnico dell’ospedale, che in almeno<br />
un caso avrebbe ricevuto una<br />
bustarella destinata al direttore<br />
generale Luigi Odasso, in carcere<br />
da mercoledì 19 dicembre, insieme<br />
con un’imprenditrice di Cuneo<br />
sorpresa mentre gli versava<br />
una tangente di 15 milioni.<br />
Rosso è stato arrestato dalla<br />
Guardia di Finanza. Anche per lui<br />
l’accusa è di corruzione.<br />
G8: secondo «avviso»<br />
per funzionario<br />
della Digos genovese<br />
GENOVA, 27.<br />
Secondo avviso di garanzia per il funzionario<br />
della Digos di Genova Alessandro<br />
Perugini per un episodio avvenuto<br />
nella caserma di Bolzaneto e denunciato<br />
da un manifestante arrestato. Nei confronti<br />
di Perugini l’ipotesi di accusa sarebbe<br />
quella di abuso di autorità contro<br />
arrestati o detenuti. La sua convocazione<br />
davanti ai magistrati è prevista per i<br />
primi giorni di gennaio. Per i fatti legati<br />
al G8 il funzionario della Digos genovese<br />
era già indagato per lesioni nei confronti<br />
di un quindicenne di Ostia. Era stato infatti<br />
ripreso dalle telecamere e fotografato<br />
nel gesto di sferrare un calcio al giovane,<br />
già costretto a terra da un gruppo<br />
di agenti nei pressi della Questura. Questo<br />
secondo avviso di garanzia riguarda<br />
invece un episodio avvenuto nella caserma<br />
di Bolzaneto e lo coinvolge in quanto,<br />
nel corso delle indagini, Perugini è<br />
risultato il funzionario con il grado più<br />
alto presente nella struttura che era stata<br />
organizzata dalle forze dell’ordine come<br />
centro di detenzione temporaneo<br />
per i manifestanti arrestati. Sono numerose<br />
le denunce per presunti abusi e violenze<br />
da parte delle forze dell’ordine che<br />
sarebbero avvenuti nella caserma di Bolzaneto<br />
tra il 20 e il 22 luglio.<br />
Sequestrato<br />
materiale illegale<br />
Due arresti<br />
ROMA, 27.<br />
Ingenti quantitativi di materiale pirotecnico<br />
sono stati sequestrati in varie località<br />
dalle forze dell'ordine, che hanno<br />
anche proceduto ad alcuni arresti ed<br />
evitato probabilmente il verificarsi di altre<br />
tragedie.<br />
Una delle operazioni più significative<br />
è avvenuta la sera della vigilia di Natale<br />
a Pescara dove i Carabinieri hanno scoperto,<br />
nello scantinato di una palazzina<br />
di quattro piani, un deposito clandestino<br />
contenente ben 65 quintali di botti. In<br />
caso di esplosione accidentale avrebbe<br />
potuto crollare l'intero stabile con conseguenze<br />
facilmente immaginabili.<br />
Il magazzino clandestino era stato ricavato<br />
— riferisce l'Ansa — tramite alcuni<br />
pannelli di cartongesso che riducevano<br />
la metratura di tre garage contigui.<br />
Nel corso dell'operazione sono stati<br />
arrestati, con l'accusa di detenzione illegale<br />
di materiale esplodente e pirico, Gino<br />
Rinaldi e Luigi Marzoli, entrambi<br />
con precedenti penali. Per concorso negli<br />
stessi reati sono state denunciate a<br />
piede libero la moglie di uno degli arrestati<br />
e la titolare di un esercizio commerciale<br />
che pare servisse da copertura<br />
per la vendita del materiale pirotecnico<br />
illegale.<br />
Un'altra importante operazione è stata<br />
effettuata nell'Avellinese. Nei pressi<br />
del Comune di Baiano sono stati infatti<br />
sequestrati dalla Guardia di Finanza oltre<br />
1.300 petardi di genere proibito, scoperti<br />
dai militari in un'autovettura fermata<br />
a pochi chilometri dal paese.<br />
Sassari: danni<br />
per l'esplosione<br />
di bombe-carta<br />
giorni di pausa la neve è tornata a cadere abbondante<br />
sulle regioni centro-meridionali della Penisola.<br />
Particolarmente colpite Marche e Calabria. Gravi<br />
disagi per la circolazione stradale.<br />
ULTIMI GIORNI PER LA BENZINA «SUPER» giacché<br />
dal primo gennaio il carburante rosso sparisce<br />
dai distributori. Ciò non significa la morte dei vecchi<br />
tipi di auto che con piccole correzioni potranno continuare<br />
a circolare.<br />
MONOSSIDO DI CARBONIO Molti intossicati<br />
Quattro vittime<br />
in Liguria e in Abruzzo<br />
ROMA, 27.<br />
Il tentativo di combattere il freddo intenso<br />
si è risolto in una tragedia per<br />
quattro persone, morte in due distinti<br />
ma simili episodi, avvenuti nella notte<br />
tra il 24 e il 25 dicembre, in Abruzzo ed<br />
in Liguria. In entrambe le tragedie sono<br />
state le esalazioni sprigionate da caldaie<br />
a gas probabilmente difettose a provocarne<br />
la morte nel sonno. Nella frazione<br />
Casamaina di Lucoli (L’Aquila) sono<br />
morti due giovani fidanzati romani, in<br />
vacanza sulla neve in Abruzzo, Marco<br />
Salvatore Patricolo, di 27 anni, e Ilaria<br />
Besati, di 26. Ad ucciderli sono state le<br />
esalazioni di monossido di carbonio della<br />
caldaia a gas della casa che occupavano<br />
per le vacanze. A La Spezia, invece,<br />
sono stati due coniugi cinquantenni, Antonietta<br />
Giuliani e Salvatore Iacono, le<br />
vittime del gas. In base ai primi accertamenti<br />
non avrebbe funzionato lo scarico<br />
della caldaia della loro abitazione: le sostanze<br />
della combustione sarebbero rientrate<br />
all’interno dei locali saturando<br />
l’ambiente. A dare l’allarme sono stati<br />
alcuni parenti con i quali i due avrebbero<br />
dovuto trascorrere la vigilia di Natale.<br />
Non essendo riusciti a mettersi in<br />
contatto telefonico, alle undici di sera i<br />
parenti si sono recati presso la loro abitazione,<br />
in Via Ugo Botti. I familiari<br />
hanno suonato il campanello e, non ricevendo<br />
risposta, hanno deciso di abbattere<br />
la porta. Quando i Vigili del fuoco<br />
sono entrati nell’abitazione, la temperatura<br />
era molto alta e i vetri delle finestre<br />
erano coperti di condensa.<br />
MALTEMPO Nuova perturbazione al Centro-Sud<br />
Bufere di neve su alcune regioni:<br />
forti problemi per la viabilità<br />
ROMA, 27.<br />
Mentre il Nord continua ad essere risparmiato<br />
dal maltempo (ma non dalle<br />
temperature polari che attanagliano<br />
quasi tutte le regioni) il Centro-Sud è da<br />
oggi interessato da una nuova perturbazione.<br />
Forti nevicate si registrano dall'Emilia-Romagna<br />
alla Calabria con disagi<br />
per la circolazione stradale e sui valichi<br />
dove si transita solo con le catene.<br />
Nelle Marche situazione critica a Urbino,<br />
Cagli, passo del Furlo, Scheggia,<br />
Fabriano e Arcevia e in molte località<br />
della collina e della montagna ascolana.<br />
Alcuni tratti della statale Salaria sono<br />
percorribili solo con le catene. Nevica<br />
fitto anche in provincia di Macerata,<br />
con notevoli problemi a Serravalle di<br />
Chienti, con l’altopiano investito da una<br />
vera e propria bufera. Va meglio in Umbria<br />
anche se difficoltà vengono segnalate<br />
per il transito sui passi appenninici. I<br />
problemi maggiori sono sul valico della<br />
Contessa, nell’Eugubino, e su quello della<br />
Somma, sulla Flaminia nella zona di<br />
Spoleto. La precipitazione sta inoltre interessando<br />
il valico di Colfiorito, dove<br />
sono in azione gli spazzaneve e i mezzi<br />
spargisale, e la «E45» a Collevalenza.<br />
In Abruzzo sta nevicando intensamente<br />
sull’autostrada «A25», nel tratto tra<br />
Cocullo e Pescina. Sull’«A24» vengono<br />
segnalati nevischio tra Carsoli e Teramo<br />
e nebbia nei tratti Carsoli-Vicovaro e Assergi-Colledara.<br />
Dopo una pausa di due giorni, sta<br />
nuovamente nevicando in provincia di<br />
Cosenza. Dalle prime ore di oggi una<br />
vera e propria bufera ha colpito l’altopiano<br />
della Sila grande, in particolare la<br />
CAGLIARI, 27.<br />
Quattro potenti bombe-carta sono state<br />
fatte esplodere negli ultimi tre giorni<br />
a Sassari, turbando il clima delle festività<br />
natalizie. Secondo gli inquirenti, i<br />
raid sarebbero opera di una banda di<br />
teppisti che avrebbe agito anche la scorsa<br />
settimana, almeno in altre due occasioni.<br />
Il primo degli ultimi episodi risale<br />
alla notte del 23 dicembre. Ignoti hanno<br />
lanciato un ordigno contro un «pub» in<br />
viale Caprera, mandando in frantumi la<br />
vetrata del locale. La stessa banda sarebbe<br />
poi entrata in azione nel pomeriggio<br />
della vigilia di Natale: nel pieno centro<br />
di Sassari, in Corso Vittorio Emanuele,<br />
una potente bomba-carta è stata<br />
fatta esplodere nell’androne di un negozio<br />
gestito da cinesi. Lo scoppio ha rotto<br />
le vetrine e l’onda d’urto ha piegato<br />
tutti gli infissi.<br />
Nel giorno di Natale i teppisti si sono<br />
scatenati mettendo a segno due «colpi»<br />
a distanza di poche ore: nel tardo pomeriggio<br />
hanno distrutto, con la stessa tecnica,<br />
una cabina telefonica nel centro<br />
della città, mentre intorno alle 23 hanno<br />
scagliato un ordigno contro un’insegna<br />
di una pescheria, abbattendola.<br />
zona tra San Giovanni in Fiore e Spezzano<br />
Sila. Nevica inoltre sull’autostrada<br />
Salerno-Reggio Calabria nel tratto tra<br />
Campotenese e Morano.<br />
Stessa situazione in Basilicata dove la<br />
neve che cade su gran parte della provincia<br />
di Potenza ha provocato disagi alla<br />
circolazione automobilistica che per il<br />
momento non interessano il tratto lucano<br />
della Salerno-Reggio Calabria. Il traffico<br />
si svolge con difficoltà sulla statale<br />
407 «Basentana» e sulla Tito-Brienza ma<br />
la neve è alta anche sul raccordo Potenza-Sicignano<br />
degli Alburni.<br />
Processo Sme-Ariosto:<br />
respinte richieste<br />
di proscioglimento<br />
MILANO, 27.<br />
I giudici del Tribunale di Milano<br />
hanno respinto stamane con<br />
un'ordinanza, nel corso del processo<br />
Sme-Ariosto nel quale sono<br />
imputati tra gli altri Silvio Berlusconi<br />
e Cesare Previti, la richiesta<br />
di proscioglimento, anche per intervenuta<br />
prescrizione, avanzata<br />
dalla difesa. I giudici hanno pertanto<br />
disposto che il processo prosegua.<br />
I difensori hanno allora<br />
sollevato questione di legittimità<br />
costituzionale e i giudici sono tornati<br />
a riunirsi in camera di consiglio.<br />
Imprenditrice<br />
e i suoi ospiti<br />
rapinati in una villa<br />
VARESE, 27.<br />
Ancora una rapina in una villa isolata,<br />
un genere di crimini che quest'anno,<br />
specialmente al Nord, si sono verificati<br />
con una certa frequenza suscitando un<br />
giustificato timore anche per l'uso della<br />
violenza da parte dei malfattori.<br />
L'ultimo episodio è avvenuto nella<br />
notte di Natale a Vedano Olona, a pochi<br />
chilometri da Varese. Tre banditi col<br />
volto coperto e armati di coltelli — secondo<br />
la ricostruzione fornita dagli inquirenti<br />
— sono penetrati nella villetta<br />
di un'imprenditrice, alla periferia del<br />
paese. La donna, che era in casa con la<br />
sorella e il cognato, è stata costretta,<br />
con la minaccia delle armi, a consegnare<br />
denaro, gioielli e pellicce per un valore<br />
di un centinaio di milioni. I banditi,<br />
prima di allontanarsi, si sono impossessati<br />
anche dei cellulari e del denaro in<br />
contante che la donna e i suoi ospiti<br />
avevano indosso, quindi hanno immobilizzato<br />
tutti e tre con corde e nastro<br />
adesivo e sono fuggiti. Solo dopo circa<br />
mezzora le tre vittime dell'aggressione<br />
sono riuscite a liberarsi e a dare l'allarme.<br />
Secondo le testimonianze degli aggrediti<br />
i malviventi sarebbero stranieri.<br />
Nel Pisano, ieri, una madre ha strappato<br />
la figlia di sedici anni alla morte da<br />
monossido di carbonio, facendole la respirazione<br />
bocca a bocca e rischiando di<br />
intossicare anche se stessa. La donna è<br />
rientrata precipitosamente a casa, dove<br />
era rimasta la figlia sola, dopo varie telefonate<br />
rimaste senza risposta, ed essendo<br />
senza chiavi è entrata dopo aver<br />
preso a spallate la porta, da dietro la<br />
quale si sentiva il suono della televisione<br />
accesa. La ragazza era distesa sul letto,<br />
esanime. In attesa dei soccorsi la donna<br />
ha praticato alla figlia la respirazione<br />
bocca a bocca riuscendo a rianimarla.<br />
Quando sono arrivati i volontari della<br />
Misericordia e i Vigili del fuoco hanno<br />
portato madre e figlia all’ospedale, giudicate<br />
fuori pericolo dopo il trattamento<br />
nella camera iperbarica.<br />
Dieci persone intossicate in soli tre<br />
giorni: è il «bilancio» delle conseguenze<br />
del monossido di carbonio registrate in<br />
provincia di Lecco in occasione del ponte<br />
natalizio. Nessuno dei casi registrati<br />
dal 118 ha assunto proporzioni drammatiche.<br />
Nell’hinterland di Milano una famiglia<br />
di tre persone, tra cui un bambino di 11<br />
anni, è rimasta intossicata dalle esalazioni<br />
di monossido di carbonio causate dal<br />
cattivo funzionamento di una caldaia in<br />
una villetta di Liscate.<br />
Anche nel Ferrarese è stata sfiorata<br />
una tragedia: a rimanere intossicate sono<br />
state quattro persone: padre, madre,<br />
figlia di 21 anni ed il fidanzato di quest’ultima.<br />
Anziano<br />
travolto sulle strisce:<br />
l'automobilista fugge<br />
senza soccorrerlo<br />
MILANO, 27.<br />
Ha travolto e ucciso un anziano mentre<br />
attraversava sulle strisce pedonali,<br />
poi è fuggito senza prestare soccorso.<br />
Non ha ancora un volto (ma i Carabinieri<br />
sarebbero sulle sue tracce) l'automobilista<br />
che domenica sera nel centro<br />
di Pogliano Milanese ha investito Pierino<br />
Della Vedova, di 87 anni, deceduto ieri<br />
nell'ospedale di Rho dopo tre giorni di<br />
agonia. L'anziano, erano le 19, stava attraversando<br />
un passaggio pedonale non<br />
lontano dalla sua abitazione quando la<br />
macchina, che procedeva a forte velocità,<br />
lo ha falciato. L'uomo è stato scaraventato<br />
ad una ventina di metri di distanza<br />
e quando i soccorritori lo hanno<br />
trasportato in ospedale le sue condizioni<br />
sono apparse subito gravi.<br />
Il conducente, subito dopo, si è dato<br />
alla fuga con i fari spenti per impedire<br />
alle persone presenti di poter annotare il<br />
numero di targa. I Carabinieri stanno<br />
eseguendo controlli nelle carrozzerie<br />
della zona nel tentativo di trovare qualche<br />
auto con ammaccature che possa<br />
essere ricondotta all’incidente. La vettura<br />
sarebbe di piccola cilindrata e di colore<br />
scuro.<br />
Si è invece costituito alcune ore dopo<br />
l'incidente un ventottenne che ieri ha investito<br />
e ucciso, senza fermarsi a soccorrerlo,<br />
Raffaele Romanazzi, 55 anni,<br />
di Modugno (Bari). La sciagura è avvenuta<br />
sulla strada provinciale che collega<br />
Bitetto a Modugno, in circostanze in<br />
corso d’accertamento da parte dei Carabinieri.<br />
Il giovane, interrogato, ha detto<br />
di non aver capito più niente e di essere<br />
scappato in preda alla paura.<br />
Overdose di eroina:<br />
5 morti in tre giorni<br />
a Napoli e provincia<br />
NAPOLI, 27.<br />
Cinque morti in tre giorni (da<br />
lunedì 24 a mercoledì 26) per<br />
overdose di eroina a Napoli e in<br />
provincia. L'inconsueto numero di<br />
decessi fa ipotizzare che sia in circolazione<br />
una partita di droga tagliata<br />
con sostanze nocive. Il primo<br />
caso è stato scoperto nel<br />
quartiere periferico di Secondigliano<br />
dove è stato trovato morto<br />
un giovane di 24 anni. Un'altra<br />
persona, anche questa per overdose,<br />
è deceduta all’ospedale San<br />
Paolo. Un terzo decesso per abuso<br />
di droga è stato scoperto dalla Polizia<br />
a Torre del Greco: nella stazione<br />
della ferrovia circumvesuviana<br />
di contrada Leopardi è stato<br />
rinvenuto il corpo senza vita di un<br />
uomo di 33 anni. A Mugnano,<br />
nella sua auto, nei pressi dello<br />
svincolo dell’asse mediano, è stato<br />
trovato un trentaquattrenne di<br />
Sant’Antimo: accanto c’era la siringa<br />
usata per iniettarsi la dose<br />
mortale. Aveva invece 35 anni<br />
l'uomo privo di vita rinvenuto ieri<br />
sera nella villa comunale del rione<br />
Scampia, alla periferia di Napoli.