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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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principali componenti interessate alla sicurezza alimentare (agricoltura, associazioni di produttori e<br />

consumatori).<br />

L‟entrata in vigore dei nuovi regolamenti Comunitari, compresi nel “Pacchetto Igiene”, ha modificato il<br />

contesto operativo della SPV, introducendo un innovativo sistema di gestione del rischio in materia di<br />

sicurezza alimentare, sanità e benessere animale. Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è<br />

quello di prevenzione e Sicurezza Alimentare e <strong>Sanità</strong> Pubblica Veterinaria sostenibile che non<br />

determini impatto regolamentare eccessivo, distorsivo e diseconomico.<br />

Questo introduce nella fase di programmazione sanitaria della prevenzione i concetti di priorità, di<br />

efficacia e di efficienza produttiva ed allocativa e di proattività delle funzioni di sanità pubblica che<br />

derivano da azioni sanitarie coerenti con l‟obiettivo di tutela della salute comportando effetti positivi sul<br />

piano socioeconomico ed ambientale.<br />

Per la profilassi malattie infettive animali dovranno essere attivate azioni per il mantenimento e<br />

miglioramento dello stato sanitario degli allevamenti bovini attraverso il proseguimento del<br />

risanamento degli allevamenti. Nel corso del triennio dovrà essere integrata e coordinata l‟attuazione<br />

dei 3 principali piani di controllo annuale (residui di farmaci e contaminanti ambientali, alimentazione<br />

animale e controllo degli alimenti di origine animale) e migliorato il sistema di sorveglianza sanitaria<br />

degli allevamenti e del livello di contaminazione degli alimenti di origine animale. Si rinvia ad altri<br />

documenti tecnici la prevenzione e la gestione della possibile pandemia di influenza aviaria.<br />

Miglioramento della qualità ambientale come determinante di salute<br />

L‟inserimento in un ambiente di qualità, o comunque il miglioramento della qualità ambientale,<br />

determina una sopravvivenza maggiore ed una incidenza minore di patologie cronico-degenerative.<br />

L‟intervento nei settori dell‟aria, acqua, suolo, alimenti, rumorosità ambientale, sostanze chimiche<br />

pericolose, ambienti confinati (in particolare le abitazioni, le scuole, gli ospedali…), esposizione a<br />

campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti, in maniera integrata tra il Dipartimento di Prevenzione e<br />

le altre strutture, sanitarie e non, diviene elemento determinante per realizzare una efficace prevenzione<br />

ambientale. L‟attuale situazione di frammentazione degli interventi e l‟insufficiente coordinamento tra i<br />

singoli enti, in assenza di una valutazione complessiva del sistema “ambientale” regionale, determina<br />

interventi di scarsa efficacia in termini di prevenzione. E‟ necessario creare una base dati comune a<br />

livello regionale tra i vari enti interessati, da cui derivare accordi di programma tramite conferenze di<br />

servizio o accordi congiunti di programma. Per perseguire tali obiettivi occorre attivare in sede<br />

regionale gruppi di lavoro formalmente costituiti, orientati per funzioni e composti da rappresentanti dei<br />

Servizi del Dipartimento di Prevenzione e degli altri Enti chiamati in causa, aventi la finalità di<br />

supporto tecnico operativo alle funzioni di coordinamento, indirizzo e controllo proprie della <strong>Regione</strong>.<br />

Formazione e sviluppo del personale<br />

La ridefinizione del quadro delle funzioni e attività dei dipartimenti di Prevenzione e l‟acquisizione di<br />

nuove, o più approfondite, conoscenze e tecniche per le attività innovative (valutazione dei rischi<br />

ambientali e comportamentali; valutazione dei danni; controllo dei fattori di rischio…) comportano un<br />

riallineamento delle conoscenze e dei comportamenti degli operatori su temi sia di aggiornamento<br />

tecnico professionale che di natura metodologica e organizzativa. Nell‟arco di vigenza del PSR,<br />

verranno pertanto promosse a cura della <strong>Regione</strong> specifiche iniziative di formazione e aggiornamento<br />

per sostenere i Dipartimenti di Prevenzione nell‟opera di innovazione da sviluppare.<br />

In particolare verranno avviate iniziative di formazione aggiornamento sui seguenti temi:<br />

a) l‟osservazione epidemiologica per i Servizi di Prevenzione,<br />

b) la valutazione del rischio e le mappe previsionali dei rischi,<br />

c) progettazione operativa e valutativa,<br />

d) applicazione delle normative CEE.<br />

Il Servizio <strong>Sanità</strong> Veterinaria e Sicurezza Alimentare della <strong>Regione</strong> e l‟Agenzia Sanitaria Regionale,<br />

avvalendosi di un apposito gruppo di lavoro, individueranno gli specifici obiettivi educativi, le<br />

metodologie organizzative e il piano di valutazione delle iniziative formative da avviare. Verrà inoltre<br />

pianificata una indagine sui bisogni formativi degli operatori, per predisporre ulteriori progetti<br />

formativi. Al termine del triennio è atteso il raggiungimento di uno standard di programmazione<br />

regionale per la formazione e l'aggiornamento.<br />

SERVIZIO SANITA’ VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE REGIONALE<br />

RISORSE UMANE ASSEGNATE AL SERVIZIO:<br />

La dotazione organica del Servizio, oltre al sottoscritto Dirigente del Servizio, è costituita da:<br />

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