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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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campagna”) dove devono essere annotati tutti gli interventi effettuati (data, nome commerciale del<br />

prodotto, quantità impiegata, superficie trattata, avversità che rende necessario il trattamento,<br />

persona che effettua il trattamento, coltura trattata e fase fenologica in cui si trova). Il registro dei<br />

trattamenti deve essere compilato anche quando gli interventi fitosanitari vengono eseguiti per la<br />

difesa delle derrate alimentari immagazzinate.<br />

I pericoli biologi sono diversi in dipendenza della tipologia di prodotto.<br />

Negli ortaggi freschi tra i microrganismi patogeni sono riscontrabili: E.Coli, Salmonella, Listeria<br />

Shigella,e Vibrio cholerae.<br />

Oltre ai germi patogeni sui vegetali possono ritrovarsi microrganismi alteranti, cioè che non sono<br />

fonte di pericolo diretto per il consumatore ma che, alterando l‟alimento, possono comunque essere<br />

all‟origine di problematiche alimentari. Tra questi vi sono i batteri che causano marciumi (Erwinia<br />

e Pseudomonas) e diverse muffe (Botrytis, Bremia,Sclerotinia spp).<br />

Tra i diversi ortaggi quelli in foglia (ad es. insalate) sono più soggetti alle contaminazioni, sia<br />

perché sono più vicini al terreno, sia perché sono più delicati. Inoltre non sono acidi (al contrario, ad<br />

esempio, dei pomodori) e quindi non contrastano la moltiplicazione batterica.<br />

Tali alimenti devono essere perciò manipolati con attenzione sia in fase di raccolta che durante le<br />

operazioni di conservazione, lavorazione e confezionamento.<br />

I tuberi, come le patate, pur derivando dal terreno, difficilmente risultano contaminati perché hanno<br />

una buccia resistente, inoltre il fatto che vengano consumati cotti li rende meno pericolosi. Tuttavia<br />

se danneggiati possono essere invasi da germi e muffe alteranti (causano annerimenti,<br />

rammollimenti, putrefazioni). Un altro potenziale pericolo è rappresentato dalle oocisti del protozoo<br />

Toxoplasma gondii, che si possono riscontrare a seguito di contaminazione dei vegetali con le feci<br />

di gatti (è quindi importante impedire l‟accesso alle coltivazioni a tali animali).<br />

Per la gestione dei predetti pericoli biologici è importante l‟applicazione di corrette pratiche<br />

agronomiche, in particolare concimazioni organiche e irrigazioni, e l‟esecuzione di adeguate<br />

modalità di raccolta, mondatura, pulizia e lavaggio dei vegetali.<br />

Nella frutta fresca i pericoli biologici sono in genere limitati ai germi alteranti e in particolare alle<br />

muffe (Botrytis, Phytophthora). Tuttavia, alcune specie frutticole (fragola o altri piccoli frutti),<br />

crescendo vicine al terreno, possono venire contaminate, attraverso la terra o l„acqua, con<br />

microrganismi patogeni (E.Coli, Salmonella, Listeria ). I microrganismi presenti sulla superficie<br />

possono penetrare nel frutto attraverso eventuali lesioni della buccia e pertanto occorre evitare la<br />

raccolta di frutti danneggiati o molto maturi e porre molta cura in tutte le manipolazioni (raccolta,<br />

movimentazione, conservazione, confezionamento). Un pericolo particolare è rappresentato da<br />

muffe produttrici di micotossine (patulina, ocratossina).<br />

Nei cereali (mais, frumento, orzo) il pericolo maggiore è rappresentato dall‟eventuale presenza di<br />

micotossine, in seguito allo sviluppo di muffe tossinogene (Claviceps purpurea, Fusarium,<br />

Aspergillus, Penicillium, Stachybotrys).<br />

Esse si sviluppano in seguito a errate modalità di conservazione (umidità e temperatura).<br />

Nelle conserve vegetali il rischio microbiologico più grave è rappresentato dall‟eventuale<br />

presenza della tossina prodotta dal Clostridium botulinum. Questo batterio vive normalmente nel<br />

terreno e quindi può ritrovarsi facilmente sui vegetali, soprattutto quelli coltivati a terra. Quando si<br />

trova in condizioni sfavorevoli (per es. a contatto con l‟aria) forma una spora molto resistente.<br />

Essa può successivamente germinare se le condizioni tornano ad essere favorevoli (per esempio nel<br />

barattolo sottovuoto) producendo la tossina. Il piano di autocontrollo deve tenere in considerazione<br />

il pericolo rappresentato dall‟eventuale formazione di tossina botulinica.<br />

LINEE GUIDA PER I CONTROLLI SULLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO<br />

UMANO<br />

(D.Lgs. 31/01 modificato ed integrato con successivo D.Lgs. 27/02)<br />

- Linee guida per i controlli<br />

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