28.05.2013 Views

2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Quanto sopra presuppone che l'autocontrollo, inteso come insieme di procedure, non sia una ricetta per tutte le<br />

evenienze, ma debba derivare da un'analisi effettuata "in loco" e quindi costruito "su misura".<br />

Nella Circolare del Ministro della <strong>Sanità</strong> 7 agosto 1998, n. 11, il principio è ben definito: "A tal fine<br />

(autocontrollo) il responsabile deve individuare nella propria attività ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per<br />

la sicurezza degli alimenti operando un'attenta analisi del proprio sistema produttivo e individuando le opportune<br />

procedure di sicurezza avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei<br />

punti critici" e aggiunge "Oltre a ciò il sistema deve essere semplice, limitato all'essenziale e compatibile con le<br />

dimensioni dell'azienda".<br />

D'altro canto, con la legge 21 dicembre 1999, n. 526 (comunitaria 1999) è stato dato alle regioni il Compito di<br />

individuare le industrie alimentari nei confronti delle quali adottare misure dirette a semplificare le procedure del<br />

sistema HACCP, in relazione alla tipologia di attività, alle dimensioni e al numero degli addetti.<br />

Tale semplificazione può essere operata basandosi sulla valutazione del rischio in funzione del tipo di<br />

manipolazione che viene effettuata.<br />

A tal fine vengono identificate le seguenti tipologie:<br />

a) industrie dove non vi è alcuna manipolazione dell'alimento e l'alimento stesso non ha bisogno, ai fini della<br />

conservazione, di temperatura controllata;<br />

b) industrie dove non vi è alcuna manipolazione dell'alimento ma l'alimento stesso è deperibile e/o deve essere<br />

conservato a particolari temperature;<br />

c) industrie, esercizi pubblici, aziende agrituristiche in cui vi è una manipolazione dell'alimento per la vendita o<br />

la somministrazione al consumatore finale, esclusa la grande distribuzione e la ristorazione collettiva ove si<br />

effettui attività di preparazione.<br />

Le industrie alimentari che fanno riferimento alle tipologie sopra descritte organizzeranno il sistema di<br />

autocontrollo secondo le linee di indirizzo allegate.<br />

Linee di indirizzo per l'applicazione dell'HACCP.<br />

Criteri generali:<br />

1. L'individuazione delle fasi di attività<br />

2. La definizione per ciascuna fase delle misure di controllo applicate e gestite secondo corretta prassi igienica o<br />

buone pratiche di lavorazione (GMP)<br />

3. La definizione della natura e frequenza delle verifiche previste sull'efficacia delle misure applicate e di quelle<br />

sull'efficienza delle apparecchiature e attrezzature<br />

4 La definizione delle misure da applicare alle non conformità<br />

La documentazione che l'azienda deve tenere riguarderà:<br />

1. Il piano aziendale di autocontrollo/descrizione fasi di attività e modalità applicazione GMP<br />

2. La registrazione/documentazione delle verifiche periodiche e i relativi risultati<br />

3. La registrazione delle non conformità riscontrate e delle misure correttive poste in essere<br />

Premesso quanto sopra, nel sottolineare la necessità di tenere conto della specificità dei diversi settori alimentari<br />

nonché della singola azienda, si ritiene opportuno riportare uno schema generale che possa servire da traccia ai<br />

fini dell'applicazione del presente atto.<br />

Tipologia a) Industrie dove non vi è alcuna manipolazione dell'alimento e l'alimento stesso non ha bisogno, ai<br />

fini della conservazione, di temperatura controllata.<br />

Descrizione delle seguenti fasi di attività:<br />

1) Approvvigionamento/Fornitura<br />

a) modalità di approvvigionamento/fornitura;<br />

b) documentazione (raccolta dei documenti commerciali di scorta, fatture)<br />

c) eventuali garanzie richieste con descrizione delle modalità di verifica o di riscontro<br />

2) Accettazione delle merci<br />

a) verifica integrità confezioni<br />

b) verifica regolarità etichettatura<br />

c) verifica omogeneità lotto e corrispondenza con documento commerciale<br />

d) verifica tempo massimo di conservazione<br />

3) Gestione operativa<br />

a) verifica delle garanzie dei fornitori<br />

182

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!