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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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controllo di particolari sostanze presenti nei mangimi e raggruppate nei relativi capitoli di seguito illustrati.<br />

Un capitolo importante della programmazione dell‟attività di campionamento, è quello relativo ai<br />

controlli volti alla verifica del rispetto dei divieti d‟utilizzo delle proteine animali trasformate, come definite dal<br />

Regolamento (CE) n. 999/2001 e successive modifiche, ai fini della prevenzione della BSE, tale capitolo è curato<br />

dal CEA (IZS di Torino).<br />

Un altro caposaldo del PNAA è quello relativo alla ricerca di additivi e principi farmacologicamente attivi<br />

nei mangimi, con particolare riferimento alla ricerca di sostanze vietate, senza tuttavia trascurare la ricerca di<br />

additivi ed altre sostanze chimiche il cui impiego è consentito entro determinati limiti e per determinate specie<br />

animali. Il corrispettivo capitolo n. 2 del PNAA è stato curato dall‟I.S.S. e dal C.Re.A.A. (IZS di Torino). Il<br />

Ministero della Salute, con lettera circolare n. 614/24315/AG.80/440 del 5 aprile 2002, ha indicato un elenco di<br />

additivi revocati, che non possono essere utilizzati nell‟alimentazione animale sull‟intero territorio dell‟Unione<br />

Europea, ma possono essere utilizzati ai soli fini dell‟esportazione verso Paesi Terzi: metilclorpindolo,<br />

metilclorpindolo/metilbenzoquato, amprolium, amprolium/etopabato, dimetridazolo, nicarbazina, nifursol. Si<br />

sottolinea, inoltre, che, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1831/2003, dal 1° gennaio 2006 è fatto divieto di<br />

utilizzare come additivi per mangimi tutti gli antibiotici diversi dai coccidiostatici e dagli istomonostatici.<br />

Per quanto riguarda il settore dei mangimi medicati e/o additivati, l‟attività di campionamento presso gli<br />

impianti di produzione, che abbia come finalità la verifica della contaminazione crociata, l‟utilizzo improprio<br />

(sostanza autorizzata per una specie o categoria diversa) e la titolazione di quelle sostanze di cui una<br />

carenza/sovradosaggio può avere degli effetti avversi alla salute degli animali, dell‟uomo e dell‟ambiente, dovrà<br />

tener conto della classificazione dell‟impianto stesso in base al rischio, dei sistemi di autocontrollo attuati e degli<br />

eventuali manuali di buona prassi adottati.<br />

Nel capitolo relativo alle sostanze indesiderabili e dei contaminanti, curato dall‟I.S.S., dal C.Re.A.A., e<br />

dal Centro Nazionale per le Diossine e PCB in mangimi e alimenti (I.Z.S. di Teramo) per le parti di propria<br />

competenza, l‟attenzione è concentrata sui controlli inerenti la ricerca dei contaminanti ed altre sostanze<br />

indesiderabili negli alimenti per animali; tale determinazione scaturisce da una più attenta valutazione del<br />

problema, dall‟applicazione delle nuove disposizioni normative e dall‟acquisizione delle raccomandazioni<br />

Comunitarie orientate in tal senso. In particolare si è tenuto conto della Raccomandazione 2006/576/CE, che<br />

fornisce indicazioni in merito al controllo delle concentrazione di micotossine nei prodotti destinati<br />

all‟alimentazione degli animali ed in quest‟ambito è stato inserito il controllo delle micotossine nei mangimi per<br />

animali da compagnia.<br />

Il capitolo sul controllo della presenza di Salmonella spp. nei mangimi per animali da reddito, è curato dal<br />

Centro di referenza nazionale per le Salmonellosi (I.Z.S. delle Venezie ed è stata confermata la sezione relativa al<br />

controllo della presenza di Salmonella spp. nei mangimi per animali da compagnia.<br />

Anche per quanto riguarda il controllo degli OGM, attinente la rintracciabilità, l‟etichettatura e la<br />

sicurezza dell‟impiego negli alimenti per gli animali, è previsto nel PNAA un capitolo specifico curato dal Centro<br />

di Referenza Nazionale per gli organismi geneticamente modificati (I.Z.S. Lazio e Toscana).<br />

Per quanto attiene il controllo dei mangimi in importazione è stato predisposto uno specifico capitolo che<br />

fornisce ai PIF i criteri e le indicazioni per svolgere le attività di controllo ai sensi del presente Piano.<br />

PIANO NAZIONALE ALIMENTAZIONE ANIMALE PARTE GENERALE<br />

Finalità<br />

Nel suo complesso il PNAA è finalizzato, così come la normativa comunitaria e nazionale, alla<br />

tutela della salute pubblica, fornendo ai consumatori garanzie di salubrità, sicurezza e qualità dei prodotti di<br />

origine animale, tramite il controllo dei mangimi.<br />

Nell‟ambito di detta finalità il PNAA si propone, tra l‟altro, di:<br />

6) contribuire, attraverso la vigilanza ed il controllo sui mangimi zootecnici e per animali da compagnia, ad<br />

assicurare la tutela della salute umana, degli animali e della salubrità dell‟ambiente;<br />

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