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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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dal servizio veterinario regionale.<br />

Spetta al proprietario o al detentore degli animali garantire la massima collaborazione al personale<br />

veterinario addetto ai controlli, ed in particolare ad assicurare la perfetta contenzione degli animali che<br />

debbono essere posti nelle condizioni di non nuocere agli operatori.<br />

L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale "G. Caporale" utilizza i modelli 2/33 debitamente<br />

compilati di scorta ai campioni di sangue prelevati per l‟attuazione del piano di eradicazione della<br />

Brucellosi bovina per alimentare la banca dati relativa al piano di eradicazione per Tubercolosi bovina.<br />

Tutti i dati delle operazioni svolte devono essere inseriti nel Sistema Informativo Informatizzato della<br />

<strong>Regione</strong> che sarà utilizzato dalla <strong>Regione</strong> per l‟estrazione dei dati ufficiali necessari alla<br />

programmazione regionale nonché per l‟invio agli Enti preposti.<br />

L‟ inserimento dei dati viene effettuato dai servizi veterinari al momento del controllo in azienda<br />

attraverso le apparecchiature informatizzate e con il collegamento in rete. I dati sono completati in<br />

ufficio con l‟inserimento dei risultati analitici ed ogni altra informazione richiesta dal sistema entro i<br />

cinque giorni successivi allo svolgimento delle prove.<br />

La <strong>Regione</strong> pubblica i dati relativi alle profilassi di stato annualmente sul sito ufficiale internet.<br />

Articolo 5<br />

(Notifica)<br />

L'Azienda USL comunica ai proprietari o ai detentori degli animali gli esiti degli accertarmenti<br />

mediante invio del modello 2/33 riempito in ogni sua parte entro tre mesi.<br />

Nel caso di animali infetti, l'esito viene notificato con il modello 2/33 entro 5 giorni. Tramite<br />

raccomandata e secondo i modi di legge.<br />

Articolo 6<br />

(Capi infetti)<br />

I bovini dichiarati infetti, sono inviati alla macellazione entro il termine massimo di 30 giorni,<br />

accompagnati dal modello 2/33, sotto vincolo sanitario e previo avviso telefonico o telegrafico alla<br />

Azienda USL di destinazione. La macellazione degli animali infetti può avvenire in tutti i mattatoi<br />

pubblici e privati riconosciuti dalla <strong>Regione</strong>.<br />

La macellazione dei capi infetti deve avvenire in giornate distinte o in orari differenziati e posticipati<br />

rispetto alla normale attività.<br />

Il personale addetto alla macellazione deve usare tutte le cautele necessarie ed essere dotato dei mezzi<br />

indispensabili per la prevenzione delle malattie professionali.<br />

All'atto della macellazione i veterinari ispettori preleveranno dai capi infetti campioni biologici per le<br />

indagini di laboratorio tese all'isolamento ed alla eventuale tipizzazione dell'agente eziologico.<br />

Il macello, terminate le operazioni, dovrà essere accuratamente lavato e disinfettato.<br />

Articolo 7<br />

(Prove dubbie)<br />

Negli allevamenti nei quali sono riscontrate reazioni dubbie o positive alla prova tubercolinica, tutti gli<br />

animali saranno sottoposti ad accurata visita clinica ed ad eventuali ricerche di laboratorio. Qualora<br />

l'esito di tali accertamenti e dell'indagine anamnestica siano favorevoli i soggetti dubbi potranno essere<br />

sottoposti alla prova comparativa o alla prova del gamma interferon.<br />

Articolo 8<br />

(Allevamenti infetti)<br />

Negli allevamenti infetti da tubercolosi, così come nei casi dubbi ed in presenza di lesioni specifiche<br />

riscontrate al macello, i Servizi emettono il provvedimento di sequestro cautelativo, i controlli<br />

diagnostici sono estesi a tutti gli animali e viene avviata un'accurata indagine epidemiologica tesa ad<br />

accertare l'origine dell'infezione e la sua diffusione anche in relazione alla salute pubblica.<br />

L'indagine epidemiologica è condotta dal Servizio Veterinario dell'Azienda USL il quale può richiedere<br />

la collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico "G. Caporale".<br />

Qualora si sospetti o si accerti che l'infezione trovi origine o possa essersi diffusa in altra Azienda<br />

USL dovrà essere tempestivamente informato il Servizio Veterinario competente e l'Assessorato<br />

regionale alla <strong>Sanità</strong>.<br />

Analogo comportamento dovrà essere tenuto nel caso che le infezioni siano state evidenziate nell'uomo.<br />

In ottemperanza all'art. 5 del D.P.R. 8.2.54, n. 320, i Servizi Veterinari e di Igiene pubblica sono tenuti<br />

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