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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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diverse categorie produttive sulla base di dati acquisiti dalla Commissione attraverso l‟applicazione di studi ad<br />

hoc effettuati in tutti i Paesi Membri. Attualmente in ottemperanza al Regolamento CE 2160/2003 in Italia è in<br />

vigore il piano di controllo destinato ai riproduttori della specie Gallus gallus e nel 2008 troverà applicazione il<br />

piano di controllo destinato alle galline ovaiole; i piani di controllo destinati ad altre categorie produttive (broilers,<br />

tacchini da ingrasso e da riproduzione e suini da ingrasso e da riproduzione) verranno applicati successivamente<br />

secondo le tempistiche stabilite dalla Commissione.<br />

Per quanto riguarda i risultati dei precedenti piani di sorveglianza, in talune regioni italiane si è riscontrata<br />

una contaminazione da Salmonella spp. nei semi proteici, in particolare nei semi di soia. La contaminazione di<br />

questa materia prima viene confermata anche dalle segnalazioni ricevute dal Centro di Referenza Nazionale per le<br />

Salmonellosi che ha emesso un parere in merito.<br />

Per il successivo piano di vigilanza si terrà conto, per un‟ulteriore stratificazione dei campionamenti per<br />

<strong>Regione</strong> basata sul rischio, dei dati ottenuti durante l‟anno in corso con il programma di sorveglianza.<br />

Scelta delle materie prime per mangimi e dei mangimi composti da campionare<br />

Sulla base dei criteri di rischio precedentemente descritti vengono inclusi nello studio: i semi di soia e<br />

derivati come materia prima e per quanto riguarda i mangimi composti quelli destinati a pollame e suini, specie<br />

per le quali è prevista l‟applicazione di misure di controllo a livello di produzione primaria.<br />

Oggetto dei campionamenti<br />

Semi di soia e derivati:<br />

prelievo di campioni dai lotti presenti negli impianti di fabbricazione dei mangimi durante le operazioni di scarico<br />

o durante il periodo di stoccaggio.<br />

Mangimi composti per pollame e suini:<br />

prelievo di campioni dai lotti di prodotto finito al termine del processo di fabbricazione o durante il periodo di<br />

stoccaggio presso lo stabilimento di fabbricazione.<br />

Numero di lotti da sottoporre a campionamento (Tabella B/ programma di vigilanza)<br />

Il piano di campionamento è differenziato in base all‟oggetto del campionamento:<br />

Semi di soia e derivati:<br />

Il numero di campioni pari a 301, è distribuito tra le Regioni e le PA sulla base dell‟entità della produzione di<br />

mangimi ipotizzando che l‟entità delle materie prime utilizzate sia direttamente proporzionale all‟entità della<br />

produzione (dati produttivi ISTAT 2005).<br />

Mangimi composti per pollame e suini:<br />

Il numero di campioni, per ciascuna delle categorie di mangimi composti (per pollame e per suini), stabilito pari a<br />

108, è distribuito tra le Regioni e le PA sulla base dell‟entità della produzione di mangimi composti destinati a<br />

queste specie (dati produttivi ISTAT 2005).<br />

Per la <strong>Regione</strong> <strong>Abruzzo</strong> sono programmati 11 campionamenti annuali. La ripartizione per ASL viene<br />

comunicata annualmente dalla <strong>Regione</strong> alle ASL.<br />

Le Regioni e le Province autonome, nel rispetto del numero minimo previsto, adattano il piano di<br />

campionamento alla propria situazione territoriale (impianti di fabbricazione, entità degli allevamenti avicoli e di<br />

suini).<br />

Composizione del campione<br />

Il campione è ufficiale e deve essere composto da 4 aliquote di circa 500 grammi.<br />

Provvedimenti da adottare in caso di positività<br />

Positività riscontrata in mangimi composti per pollame e suini<br />

Se un campione risulta positivo per quanto concerne Salmonella spp., il lotto di mangime dovrà essere<br />

distrutto o sottoposto ad adeguato trattamento termico (almeno 71°C per almeno 30‟‟). Il Servizio Veterinario<br />

competente procederà inoltre ad una indagine epidemiologica al fine di identificare ed eliminare l‟eventuale fonte<br />

di contaminazione.<br />

A tale scopo vengono prescritte le seguenti misure:<br />

verifica del piano di autocontrollo aziendale, quando previsto, o delle GMP (buone pratiche di<br />

fabbricazione), con eventuale adozione di azioni correttive volte a risanare l‟impianto di lavorazione e ad<br />

evitare contaminazioni della filiera. In particolare verificare se sono assicurati i requisiti minimi di igiene<br />

affinché:<br />

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