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2° edizione - Portale Sanità Abruzzo - Regione Abruzzo

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del Regolamento (CE) 882/2004 per l‟organizzazione dei controlli ufficiali;<br />

dei risultati dell‟attività di controllo svolta in Italia negli anni precedenti;<br />

delle raccomandazioni contenute nei rapporti redatti dagli ispettori del Food Veterinary Office a seguito<br />

delle più recenti ispezioni comunitarie relative alla BSE.<br />

delle raccomandazioni contenute nei rapporti redatti dagli ispettori del Food Veterinary Office a seguito<br />

delle più recenti ispezioni comunitarie relative alla BSE.<br />

Strumenti<br />

Gli strumenti previsti per l'applicazione del piano di attività di controllo sono i seguenti:<br />

programma di campionamento statisticamente rappresentativo relativo a prelievi in aziende bovine da latte o<br />

linea vacca-vitello ai fini della sorveglianza epidemiologica;<br />

programma di vigilanza da applicarsi lungo tutta la filiera;<br />

Sistema Informativo (SI) per il quale sono specificati: obiettivi; soggetti coinvolti; modulistica, scadenze,<br />

flusso dei dati (diagramma) e ricadute informative. In particolare il SI prevede l‟utilizzo di un verbale di<br />

prelevamento standardizzato a livello nazionale (Allegato 1 e 1a) da utilizzare in fase di prelievo per la<br />

raccolta di una serie minima di informazioni di rilevanza epidemiologica e di un tracciato record unico<br />

per l'invio dei dati da parte degli II.ZZ.SS. al CEA;<br />

1. Programma di sorveglianza epidemiologica<br />

Il programma di sorveglianza epidemiologica ha essenzialmente una funzione informativa, è parte<br />

integrante del processo di valutazione del rischio e consente l'identificazione di fattori di rischio o di situazioni di<br />

allarme su cui basare la programmazione degli interventi.<br />

Per garantire la sua funzione informativa il programma di sorveglianza è basato necessariamente su criteri<br />

formali di campionamento statistico. Data la situazione favorevole descritta nell‟introduzione a questo capitolo,<br />

diventerebbe molto gravoso stabilire numerosità campionarie in grado di veicolare informazioni utili di<br />

sorveglianza epidemiologica per ciascuna <strong>Regione</strong>. Quindi per gli anni 2009-2011 la sorveglianza epidemiologica<br />

si baserà su un campionamento casuale stratificato su base regionale in modo da garantire una rappresentatività<br />

statistica nazionale e non più regionale. La numerosità campionaria stabilita in ambito nazionale consentirà di<br />

ottenere un‟informazione preziosa per il Paese nel suo insieme con il vantaggio di mettere a disposizione una<br />

maggior quantità di campioni per le attività di vigilanza svolte a livello regionale.<br />

Il programma di sorveglianza, come negli anni precedenti, sarà ristretto alle aziende zootecniche da latte<br />

o della linea vacca vitello poiché esse rappresentano il segmento della filiera in cui si concentra il rischio<br />

maggiore per la diffusione della malattia.<br />

I risultati della sorveglianza su queste strutture, a valle della filiera, potranno servire per l‟identificazione<br />

tempestiva di situazioni di allarme sanitario e per ottenere stime di rischio valide in ambito nazionale.<br />

Il programma di sorveglianza prevede il prelievo di 1000 campioni a livello nazionale (tabella 1).<br />

Tale numerosità campionaria consente di definire con elevata precisione il livello medio nazionale<br />

di contaminazione dei mangimi con farine animali oppure la prevalenza massima se tutte le unità<br />

campionarie esaminate risultassero conformi. Ad esempio nel caso del riscontro di una prevalenza pari allo<br />

0,4% (4 campioni sui 1000 esaminati), l’intervallo di confidenza al 95% (binomiale esatto) sarebbe compreso tra<br />

0.1% e 1%. Nel caso invece in cui nessuno dei 1000 campioni prelevati risultasse positivo, il limite superiore<br />

dell’intervallo di confidenza della prevalenza sarebbe pari a 0,37%.<br />

Il numero di campioni per <strong>Regione</strong> è stato diversificato in modo che il campione complessivo sia<br />

rappresentativo della distribuzione nazionale degli allevamenti bovini da latte o della linea vacca-vitello<br />

(campionamento stratificato: la ripartizione degli allevamenti si basa sui dati ufficiali relativi agli allevamenti in<br />

possesso del Ministero della Salute e riferiti all‟anno 2006).<br />

Criteri di ripartizione dei campioni in ambito Regionale<br />

Per la <strong>Regione</strong> <strong>Abruzzo</strong> sono programmati 32 campionamenti annuali. La ripartizione per ASL viene<br />

comunicata annualmente dalla <strong>Regione</strong> alle ASL.<br />

Per garantire il conseguimento degli obiettivi della sorveglianza epidemiologica è essenziale che in<br />

ciascuna <strong>Regione</strong> o Provincia Autonoma siano rispettati i seguenti criteri:<br />

scelta casuale delle aziende da campionare (preferibilmente sulla base di un‟estrazione formalmente<br />

casuale operata sui sistemi informativi regionali);<br />

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