(66) R. FANTAPPIÈ, Le Carte del monastero di S. Salvatore a Vaiano 1119-1260, Prato 1984, pp. 66-67. (67) ASPT, Diplomatico, Badia di Forcoli, 1199 maggio 15, ove si menziona un bosco Lanbardorum tra Limentra e Logomano; per i “lambardi” di Cod<strong>il</strong>upo cfr. Liber Censuum Comunis Pistorii, a pp. 221 e 225; Liber finium districtus Pistorii (a. 1255), cur. Q. SANTOLI, Roma 1956, pp. 307,308 nn. 31 e 32 (lambardi de Cast<strong>il</strong>lione); R. FANTAPPIÈ, Le carte del monastero di S. Salvatore di Vaiano, p. 93 doc. n. 29 (Lambardi di Cod<strong>il</strong>upo, 1227 ottobre 18); Cfr. anche R. FANTAPPIÈ, Nasc<strong>it</strong>a d’una terra di nome Prato, c<strong>it</strong>., p. 112. (68) Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., docc. in data 1109 marzo 24, 1111 ottobre 22, 1121 apr<strong>il</strong>e, 1125 giugno 21. (69) Ibidem, doc. n. 40 (1125 giugno 21, Montecuccoli), p. 79; cfr. anche doc. n. 37 (1121 apr<strong>il</strong>e, Montecuccoli), p. 74, ove si tratta di terre tenute da «Tederico et Bonizo et Alberto et f<strong>il</strong>ii Uberti qui vocantur Scariacii». (70) Cfr. anche P. FOSCHI, I signori della montagna nel Medioevo: i nob<strong>il</strong>i di Moscacchia, in Torri e <strong>il</strong> comprensorio delle Limentre nella Storia, Ed<strong>it</strong>oriale Nuèter (Porretta Terme) - Società pistoiese di storia patria 1995, p. 25; N. RAUTY, Possedimenti fondiari del vescovo di Pistoia in terr<strong>it</strong>orio bolognese, c<strong>it</strong>., pp. 9-30. (71) O. CAPITANI, Storia dell’Italia medievale, c<strong>it</strong>., p. 100. (72) G. TABACCO, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo <strong>it</strong>aliano, c<strong>it</strong>., pp.. 115-125. Cfr. IDEM, I liberi del re nell’Italia carolingia e postcarolingia, Spoleto 1966, pp.. 113-138, 204-5; IDEM, Dai possessori dell’età carolingia agli eserc<strong>it</strong>ali dell’età longobarda, in «Studi medievali» III, X/1 (1969). (73) O. CAPITANI, Storia dell’Italia medievale, c<strong>it</strong>., p. 102. (74) R. FANTAPPIÈ, Le Carte del monastero di S. Salvatore a Vaiano, c<strong>it</strong>., pp. 184-185. (75) Le carte della canonica di Firenze, c<strong>it</strong>., doc. n. 167 (1122 ottobre 24, Vegna) p. 404. (76) L’ab<strong>it</strong>ato di Torri si trova nella valle del Limentra orientale. N. RAUTY, Il castello di Torri dalle origini all’età comunale, in Torri e <strong>il</strong> comprensorio delle Limentre nella storia (Storia e ricerca sul campo fra Em<strong>il</strong>ia e Toscana n. 3, Ed<strong>it</strong>oriale Nuèter-Società pistoiese di storia patria 1995, p. 7. (77) IDEM, Storia di Pistoia, I, c<strong>it</strong>., p. 77. (78) G.P. BOGNETTI, Arimannie e guarianghe, in IDEM, L’età longobarda, I, M<strong>il</strong>ano 1966 pp. 77-79. (79) G. VOLPE, Lambardi e romani, in «Studi Storici», 13, p. 248 e ss. (80) A. BENATI, I Longobardi nell’alto Appennino bolognese sud-occidentale, c<strong>it</strong>., p. 18 (81) TIRABOSCHI, Storia dell’augusta badia di Nonantola, II, Modena 1784-1785, p. 53. (82) A. BENATI, I Longobardi nell’alto Appennino bolognese sud-occidentale, c<strong>it</strong>., p. 24. (83) Ibidem pp. 24-25. (84) A. BENATI, I Longobardi nell’alto Appennino bolognese sud-occidentale, c<strong>it</strong>., p. 25-26 (85) Cfr. G. SANTINI, I comuni di valle nel Medioevo. La cost<strong>it</strong>uzione federale del Frignano, M<strong>il</strong>ano 1960, p. 24. A. BENATI, I Longobardi nell’alto Appennino bolognese sud-occidentale, c<strong>it</strong>., p. 29. (86) La lettera è pubblicata in A. GAUDENZI, Lo Studio di Bologna nei primi due secoli della sua esistenza, in «Annuario della Regia Univers<strong>it</strong>à di Bologna», 1900-1901, p. 114, n. 2. Cfr. A. BENATI, La zona montana tra Reno e Setta nell’alto medioevo, c<strong>it</strong>., p. 53 (87) R. PIATTOLI, Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., docc. nn. 51, 91, 105, 137, 152, 153, 158. (88) Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., doc. n. 102, (1149 febbraio 13, Montepiano), pp. 200-202. (89) A. BENATI, La storia antica di Granaglione, in Il mondo di Granaglione, Bologna 1977, p. 18; Libro Croce, a cura di Q. SANTOLI, c<strong>it</strong>., pp.. 163-165. (90) L. MURATORI, Antiqu<strong>it</strong>ates Italicae Medii Aevi, III, diss. XXXVII, col. 579. (91) Ibidem, col. 581 (92) THEINER, Codex Diplomaticus Dominii Temporalis Sanctae Sedis, t. I (756-1334), Roma 1861, p. 61, docc. n. XCIV. Non si trovano invece menzionate nel diploma imperiale del Barbarossa del 1164. (93) N. RAUTY, Il castello di Torri dalle origini all’età comunale, c<strong>it</strong>., pp. 7-8. L’esistenza di numerosi toponimi riconducib<strong>il</strong>i alla presenza di una torre, o sim<strong>il</strong>e opera difensiva, gettano dubbi sul fatto che <strong>il</strong> «loco Turri» del documento indichi <strong>il</strong> centro ab<strong>it</strong>ato nella valle della Limentra orientale, ma l’autore lo r<strong>it</strong>iene assai probab<strong>il</strong>e. RCP, Alto Medioevo, doc. n. 98 (982 agosto, Pistoia), p. 81. (94) Ibidem, p. 9. (95) Q. SANTOLI, Liber Censuum, c<strong>it</strong>., doc. n. 144 (1221 dicembre 22) pp. 129-130. (96) N. RAUTY, Il castello di Torri dalle origini all’età comunale, c<strong>it</strong>., p. 14; Liber Censuum, c<strong>it</strong>., doc. n. 661 (1294 maggio 28) pp. 378-380. (97 Liber Censuum, doc. n. 748 (1319 settembre 22) pp.. 418-419. (98) ASB, Comune, «Registro Grosso», carta 44r. (99) ASB, Comune, «Registro Grosso», cc. 28v e 29r per Badolo e Battidizzo; c. 30r per Oliveto. (100) ASB, Comune, Estimi del contado, s. III/12, Creda, 1245. In questa documentazione non compaiono le 103
dichiarazioni dei nob<strong>il</strong>i delle comun<strong>it</strong>à, che venivano raccolte in appos<strong>it</strong>i registri, ma si ha notizia di loro proprietà nelle determinazioni confinarie. (101) P. GUIDOTTI, Bruscoli, Gruppo Sportivo Culturale Ricreativo di Bruscoli 1989, pp. 25-27. (102) G. CHITTOLINI, Organizzazione terr<strong>it</strong>oriale e distretti urbani nell’Italia del tardo medioevo, in L’organizzazione del terr<strong>it</strong>orio in Italia e Germania: secoli XIII-XIV, Bologna 1994, pp.. 7-26. IDEM, La formazione dello stato regionale e le ist<strong>it</strong>uzioni del contado: secc. XIV-XV, Torino 1979. (103) Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., doc. n. 51 (1134 marzo 27, Bibiano), p. 101 (104) Federico è presente in qual<strong>it</strong>à di testimone anche nel 1168 a Mercatale di Mangona: «Federichus f<strong>il</strong>ius Nord<strong>il</strong>ioli»; doc. n. 193 (1168 settembre 8, Mercatale di Mangona), p. 367. (105) Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>, doc. n. 102, (1149 febbraio 13, Montepiano), pp.. 200-202. Si tratta di Creda, frazione del comune di Castiglione dei Pepoli (BO). (106) Ibidem, doc. n. 105 (1149 agosto 3, Creda), pp.. 205-207. Un certo Agnello, che <strong>il</strong> Piattoli r<strong>it</strong>iene essere <strong>il</strong> figlio di Nord<strong>il</strong>io è presente fra i testimoni in una carta del 1159 redatta a Guzzano (doc. n. 125, 1159 febbraio 5, Guzzano, p. 247. (107) Ibidem, doc. n. 152 (1170 ottobre, Creda), pp. 293-295. (108) Ibidem. doc. n. 224 (1194 novembre 20, Mangona), p. 415. (109) ASB, Comune, estimi del contado, s. III/12, Creda, 1245, extimatio di «Zanolinus consul de Creda», di «Ubertellus Albertini de Creda» e di «Benacoltus Plaxeze». (110) Ibidem, extimatio di «Nadalinus f<strong>il</strong>ius Bruschi». (111) Ibidem, doc. n. 90 (1147 apr<strong>il</strong>e, Casio), p. 173. (112) Ibidem, doc. n. 119 (1155 apr<strong>il</strong>e, Casio), p. 235. (113) Ibidem, doc. n. 91 (1147 maggio 1, Ginzone), p. 173. (114) Ibidem, doc. n. 98 (1148 marzo 25-31, Casio), pp. 187-189. Sempre come testimone lo troviamo in un documento redattoa Guzzano nel 1167: «Uguizone olim f<strong>il</strong>ius Rodulfi», doc. n. 147 (1167 giugno, Guzzano), p. 286. (115) Ibidem, doc. n. 131 (1161 maggio 22, Tascionchio), p. 257. (116) Ibidem, doc. n. 137 (1163 gennaio, Verzuno), pp. 267-268. (117) Ibidem, doc. n. 158 (1172 febbraio, Castiglione), pp. 306-307. (118) Cfr. sulla famiglia: R. ZAGNONI, Signori e chiese nella montagna fra Bologna e Pistoia (secoli XI-XII), in Signori feudali e comun<strong>it</strong>à appenniniche..., c<strong>it</strong>. p. 67. (119) Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., Introduzione, XII. (120) Ibidem, c<strong>it</strong>., doc. n. 9 (1084 giugno 10, Forcole) pp. 20-22. (121) Ibidem, doc. n. 12 (1085 maggio 5, Brigola), pp. 26-28. (122) Ibidem, c<strong>it</strong>., doc. n. 25 (prima del 1109), p. 50. Si tratta di un regesto redatto nel monastero di Montepiano nel XIII secolo, all’atto della comp<strong>il</strong>azione di un inventario delle pergamene possedute dall’ente, ordinato geograficamente, che ci è tuttavia giunto in stato frammentario. Cfr. Introduzione, pp. XI-XV. (123) Ibidem, doc. n. 26 (1109 giugno, Montepiano), pp. 51-53. (124) Ibidem, doc. n. 12, c<strong>it</strong>. (125) Le carte del monastero di Santa Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., doc. n. 6 (1071 giugno), p. 14. (126) Ibidem, doc. n. 23 (1108 agosto, Trafiume), p. 46. (127) Ibidem, doc. n. 33 (1118 luglio 23, valle delle Mogne), p. 66. (128) Ibidem, doc. n. 56 (1135 dicembre 29, Guzzano), p. 108. (129) Ibidem, doc. n. 113 (1154 maggio 18, Casio), p. 222. I medesimi personaggi si trovano come testimoni nella carta ed<strong>it</strong>a al n. 108. Il Piattoli la r<strong>it</strong>iene falsa, evidenziando tra l’altro forti dipendenze per quanto riguarda <strong>il</strong> protocollo e l’escatocollo dalla carta ed<strong>it</strong>a sotto <strong>il</strong> n. 113. (130) Ibidem, doc. n. 138 (1163 apr<strong>il</strong>e, Camugnano), p. 268. (131) Ibidem, (ante 1165 febbraio 15), p. 444; si tratta di un regesto proveniente dallo «Stratto d’alquante chartte e di terreni ch’à la badia in Bolongniese», comp<strong>il</strong>ato nel 1469 dal monaco Zanobi. (132) Ibidem, doc. n. 151 (1170 marzo 1-2, rio Alpesella), p. 291. (133) Ibidem, doc. n. 143 (1165 febbraio 15, Montepiano), p. 278. (134) F. UGHELLI, Albero et Istoria della famiglia de’ Conti di Marsciano; Roma 1667; p. 107. Il documento si trovava all’epoca della ricerca dell’Ughelli nell’archivio della badia di San Salvatore di Settimo, secondo quanto scrive l’autore e oggi in ASF, Diplomatico, Normali, (1104 gennaio 3, Monte Carelli), cestello. (135) Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano, c<strong>it</strong>., doc. n. 23. (136) Ibidem, docc. n. 57, 58, 59. (137) Ibidem, doc. n. 70. 104
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Castello di Mogone: il Poggio Caste
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Castello di Mogone: ruderi di una p
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Struttura geologica: Carta geol. fo
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tina) era al centro di un important
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Castello di Montauto: mura del Torr
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Moscarolo: ruderi delle mura del fo
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Moscarolo: alcuni ruderi Moscarolo:
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Barriere naturali: da tutti i lati
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Rocca di Vernio: particolare dei re
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tea, fu dal Comune di Firenze messo
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to, Alessandro e Guglielmo, fecero
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Rocca di Vernio: particolare della
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quadro più completo sul modo di vi
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376 Le ferite provocate da vari tip
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Bibliografia Armi e armature, Istit
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La lapide degli Alberti nella Pieve
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La parte sommitale della facciata d