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(chiamato anche localmente “<strong>il</strong> roccaccino”), la rocca di Bruscoli, praticamente<br />

inaccessib<strong>il</strong>i per <strong>il</strong> loro intero perimetro a 360 gradi, posizionate su strutture morfologiche<br />

tronco coniche.<br />

Diverso è <strong>il</strong> caso delle “torri” che, oltre che essere giunte fino a noi con la stessa<br />

terminologia (es. Torre di Cavarzano, Torre di Luciana), hanno una chiara<br />

dimensione strutturale ridotta che rivela la loro semplice funzione di “vedette” o<br />

presidio di insediamenti più importanti come valichi o altri castelli.<br />

Note<br />

(1) CHERUBINI G. Lo Statuto della Sambuca Pistoiese, un comune dell'Appennino nel XIII secolo in La Sambuca<br />

Pistoiese - Atti del Convegno del 24-25 agosto 1991, Ed<strong>it</strong>. Nuetèr (1992).<br />

(2) ANDREOLLI B., MONTANARI M., Il bosco nel Medioevo, CLUEB, Bologna (1988).<br />

(3) Vedi nota 1.<br />

(4) GUIDOTTI P., Bruscoli... , p. 99, vedi bibliografia.<br />

(5) RIGHETTI L., Antiche fornaci tra <strong>il</strong> Monte Gatta e <strong>il</strong> Monte Casciaio in “Savena, Setta, Sambro” n° 15, del<br />

1998. Uno strumento usato fin dall'antich<strong>it</strong>à per la preparazione della malta è la marra, una specie di zappa con un<br />

lungo manico, che veniva ut<strong>il</strong>izzata generalmente per rimescolare l'impasto di inerti e calce cui poco alla volta si<br />

aggiungeva acqua. La descrizione della fondazione del Castello di Monte Castiglioni, che riportiamo più avanti nel<br />

testo, attribuisce alla marra anche un uso finalizzato “a scavare <strong>il</strong> terreno”, la qual cosa sembra abbastanza improbab<strong>il</strong>e<br />

data la lunghezza del manico di questo strumento, non sicuramente adatto “a zappare”. È altresì da<br />

evidenziare che proprio nelle mura di quest'ultimo fort<strong>il</strong>izio, a differenza di altri manufatti di epoca albertesca, si<br />

trova un tipo di legante cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da malta di calce con inerti cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da frammenti di calce e frammenti di mattoni<br />

cotti. Poiché l'uso di mattoni implica la presenza di fornaci per la cottura dell'arg<strong>il</strong>la, si può intuire come questa<br />

zona dell'Appennino fosse già ampiamente in grado di soddisfare, con maestranze e tecniche artigianali, alla produzione<br />

di materiali da costruzione direttamente in loco.<br />

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