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d’oro 7.000 e Firenze ne offerse 6.000 (VILLANI MATTEO, Cronache, Libro X). I Fiorentini decisero allora di fare loro quel castello immantinente, lo cinsero d’assedio, anche sperando che tale minaccia potesse condurre a più trattabili condizioni il Conte; ed infatti così accadde, ed il castello assediato, fu venduto alla Repubblica fiorentina, nello stesso anno 1361 per il prezzo convenuto di cinquemila novecento fiorini d’oro (Archivio di Stato fior., Dei Cap.), rilevantissima somma per quei tempi. Così ebbe Firenze quella forte rocca, a tener con essa guardati i suoi confini da quella parte. Nel medesimo anno, ricevé in raccomandato il Conte Pazzino degli Alberti fratello di Nicolao, Signore di Monteaguto, il quale di sua volontà si diede a Firenze (AMMIRATO S. Stor. fior., Libro II), a condizione di ritenere vita natural durante la Signoria ed il dominio del suo castello, il quale alla sua morte doveva passare a Firenze, previo lo sborso di questa agli eredi e successori di Pazzino di una somma determinata. Avvenuta la morte di Pazzino nel 1382 immediatamente la Repubblica fiorentina riunì al suo contado il castello di Monteaguto, a norma del concordato fatto nel 1361. Così cessò ogni dominazione della famiglia Alberti su Vernio e sui rimanenti castelli della Valle del Bisenzio, essendo passata in parte nei Bardi, in parte nella Repubblica di Firenze; negli Appennini ho già detto come gli avessero surrogati i Pepoli a Bologna”. (Da: EDLMANN P., Signoria dei Conti Alberti su Vernio e l'Appennino). 357
Castello di Montauto: mura del Torrione Castello di Montauto: interno della cisterna 358
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Michelangelo Abatantuono Luciano Ri
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Sommario Storria e Memoria di Ezio
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La rocca di Cerbaia Il castello di
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infernali di Caina i due Alberti, N
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Gli Alberti e Prato Le origini L’
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Genealogia dei conti Alberti to cit
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Rimane il dubbio che queste locuzio
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Altre attestazioni principiano circ
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Le pertinenze dei conti Alberti nel
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Panorama di Prato in un’immagine
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Prato, il Palazzo dell’Imperatore
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partire dalla metà del XIII secolo
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del Corpus membranorum italicorum,
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La presenza albertesca in Emilia La
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Il complesso dell’Ospitale di San
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di portare le armi, nella più schi
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La progenie Stagnese 73
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I Gisolfi delle Mogne 79
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Pertinenze della consorteria dei Gi
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tra la morte dell’ultimo cadoling
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L’abitato di Monte, sorto ai pied
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(4) A. BENATI, I Longobardi nell’
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(66) R. FANTAPPIÈ, Le Carte del mo
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(138) Regesta Chartarum Italiae, Re
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Il portale della chiesa della badia
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tra le quali Pupigliano e Sassibott
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(1) O. CAPITANI, Città e comuni, i
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vano di queste terre. La concession
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poche perplessità, ma pare suffrag
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Analisi critica della bibliografia
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di “memorie di Prato raccolte dal
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(42) Studi Storici - Signoria dei c
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pertinenze della iudicaria Pistorie
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1220, insieme al privilegio, emesso
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L’abside della pieve romanica di
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metà di una pezza di terra e vigna
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Non pare plausibile neppure che il
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Sant’Ippolito e Cassiano, «terri
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(3) Cfr. sull’argomento M. ABATAN
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società comunale italiana, a cura
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(81) P. FOSCHI, Il castello di Bren
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I, Studi e ricerche XII). S.A. BARB
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P. GOLINELLI, Matilde e i Canossa n
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LXXXV (1983), p. 14 e segg. . ID.,
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Premessa Queste pagine vogliono ess
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Introduzione La presente trattazion
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Ricostruzione schematica della real
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La costruzione del castrum veniva c
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Cronologia del castello di Baragazz
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