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Il castello di Castiglione (Il Castellaccio) Il Monte Gatta col Poggio del Castellaccio e, sulla sua sinistra, il poggio con l’insediamento delle cinque capanne Morfologia del sito Il castello è situato sulla sommità del Poggio, tra il fosso della Canaluccia e il fosso della Chiesa Vecchia sovrastante la vecchia cava del Massé; è dominante sulla vallata del torrente Brasimone. Quota: 730 metri s.l.m. Da esso sono visibili: fortilizio di Moscarolo Accesso da: Sud-Ovest, probabilmente con viabilità verso il castello di Baragazza attraverso le Crocicchie Barriere naturali: dirupo a Nord-Ovest e i due fossi della Canaluccia e della 281
Chiesa Vecchia Barriere artificiali: vallo artificiale realizzato a difesa dell’unico lato accessibile situato a Sud-Ovest Struttura geologica: Carta geol. foglio 98 di Vergato, mc3. Serie Toscana. Flysh marnoso arenaceo: arenarie turbiditiche quarzoso feldspatiche, micacee e calcaree, alternate a prevalenti marne siltose grigie e siltiti (mc3) talora con lenti di selce grigio-bruna (mc4), stratif. sottile. Macigno “b” o del Mugello. Materiale litoide impiegato: arenaria locale con cemento di malta Tipo di malta: malta di calce con brecce di calcari cotti Tipologia del manufatto: Castello (con tre case all’interno) e cisterna, ora interrata. Varie: Il nome locale della località su cui sorgeva il castello è detta “Citerna”, probabilmente derivato da cisterna, di cui il castello era dotato. È presente, lungo il fosso della Canaluccia, una fonte ora intercettata dall’acquedotto comunale. La località è attualmente ricoperta da un bosco ceduo di castagni. Bibliografia: BETTINI Francesco, Guida di Castiglione dei Pepoli, Vestri (1904); GUIDOTTI Paolo, Il Castiglionese dei Pepoli - Analisi di un territorio, Bologna CLUEB (1982); GUIDOTTI Paolo, Il Castiglionese dei Pepoli - Analisi di un territorio, Dossier 3 CLUEB (1980); FIGNAGNANI Giuseppe, Cenni storici di Castiglione dei Pepoli, Ranieri Guasti (1870); PALMIERI Arturo, La montagna bolognese del Medio Evo, parte prima - Feudalismo; (1929, Zanichelli Editore); RIGHETTI Luciano, Il Castellaccio di Castiglione, in “Savena, Setta, Sambro” n°12 (1997); RIGHETTI Luciano, Tracce nel castiglionese di un villaggio di paglia, in “Savena, Setta, Sambro” n°13 (1997); RIGHETTI Luciano, Antiche fornaci tra il Monte Gatta e il Monte Casciaio, in “Savena, Setta, Sambro” n°15 (1998); Carta Geologica d’Italia, foglio 98 (Vergato), scala 1:25.000, (Istituto Geografico Militare - 1967); Brevi note di cronologia del castiglionese albertesco 1340 Rogito con il quale i Pepoli comprano dagli Alberti il luogo che poi Carlo IV Imperatore diede loro in feudo (...in castro, terre et iurisdictione dicti Castri Castilionis de Gattis cum tribus domibus casamento territoriis et fortilitiis et cum quinque capannis de paleis super podio dicti Castri, extra dictum Castrum...) (1): un borghetto fortificato, murato, con entro una torre e tre case in muratura e difeso, nelle immediate vicinanze, da alcune torri di avvistamento; sempre attorno ad esso, più o meno vicine alle mura, alcune case di paglia o capanne, abitazione 282
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Michelangelo Abatantuono Luciano Ri
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Sommario Storria e Memoria di Ezio
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La rocca di Cerbaia Il castello di
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infernali di Caina i due Alberti, N
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ficato rispetto all’area circosta
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che fino ad allora si era mantenuto
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Gli Alberti e Prato Le origini L’
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tutte queste postazioni difensive,
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intendono (43), a possessi di natur
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Genealogia dei conti Alberti to cit
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trovava riscontri in consuetudini g
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Rimane il dubbio che queste locuzio
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conte Alberto (I), insieme ai figli
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e un diacono, intervengono, si dire
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Altre attestazioni principiano circ
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Le pertinenze dei conti Alberti nel
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che, al di là di queste carte priv
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Panorama di Prato in un’immagine
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Prato, il Palazzo dell’Imperatore
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tem ad Sanctum Iustum cum omnibus p
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partire dalla metà del XIII secolo
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non si fosse attenuto agli accordi,
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proprio nella grafia di Cornio che
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(86) Ibidem, doc. n. 207 (1176 nove
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del Corpus membranorum italicorum,
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La presenza albertesca in Emilia La
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siastici, pertinenze diocesane, com
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Capugnano, del torrente Silla, dell
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particolare alla pieve di San Gavin
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facio, situati tra Setta e Santerno
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Il complesso dell’Ospitale di San
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di portare le armi, nella più schi
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La progenie Stagnese 73
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I Gisolfi delle Mogne 79
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Pertinenze della consorteria dei Gi
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Fornire più chiari connotati a que
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Sasseta, nell’alta valle del Bise
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tra la morte dell’ultimo cadoling
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L’abitato di Monte, sorto ai pied
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(4) A. BENATI, I Longobardi nell’
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(66) R. FANTAPPIÈ, Le Carte del mo
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(138) Regesta Chartarum Italiae, Re
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Il portale della chiesa della badia
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tra le quali Pupigliano e Sassibott
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La cartina mostra la localizzazione
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molteplici sono gli elementi che si
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La Chiesa Vecchia di Castiglione de
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Le cronache bolognesi “scoprono
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La stirpe fu duramente colpita dall
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La badia di San Pietro di Moscheta;
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(10) Matthaei de Griffonibus Memori
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una città fortificata, Semifonte,
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L’oratorio di Santa Caterina d’
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(1) O. CAPITANI, Città e comuni, i
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Strategie possibili con le massime
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che col tempo era venuto ad indicar
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località oggi nel bolognese, sulle
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La media valle del Reno, ove numero
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vano di queste terre. La concession
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poche perplessità, ma pare suffrag
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Analisi critica della bibliografia
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di “memorie di Prato raccolte dal
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interessi culturali. L’ultimo fat
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prova», oppure: «in tempo molto a
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nell’area pratese, ma furono di n
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(42) Studi Storici - Signoria dei c
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pertinenze della iudicaria Pistorie
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1220, insieme al privilegio, emesso
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L’abside della pieve romanica di
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metà di una pezza di terra e vigna
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Non pare plausibile neppure che il
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Sant’Ippolito e Cassiano, «terri
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(3) Cfr. sull’argomento M. ABATAN
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(81) P. FOSCHI, Il castello di Bren
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cinamento al partito imperiale. All
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Castello di Civitella: particolare
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Castello di Civitella: il Torrione
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La vallata del Bisenzio vista dal P
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Moscarolo: alcuni ruderi Moscarolo:
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376 Le ferite provocate da vari tip
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Bibliografia Armi e armature, Istit
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La lapide degli Alberti nella Pieve
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La parte sommitale della facciata d
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