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plebem Sancti Gavini, terr<strong>it</strong>orio Florentino» (161). Qui addir<strong>it</strong>tura si ricorda un precedente<br />

concessionario del fondo, segnale di una precisa attenzione a tale tipo di<br />

rapporto. Le carte di Montepiano, come vedremo, sono ricche di queste menzioni<br />

nei confronti di aff<strong>it</strong>tuari o livellari dei conti.<br />

Credo, quindi, che le terre e i beni che sono sotto <strong>il</strong> consensus et largietas dei<br />

conti non entrino direttamente nell’amb<strong>it</strong>o delle loro pertinenze. Penserei perciò a<br />

subordinazione di tipo signor<strong>il</strong>e che legava la nostra famiglia ai proprietari di quei<br />

beni.<br />

Il tramonto dell’egemonia albertesca su Prato<br />

Nell’ottobre 1142 Gerardino e Gr<strong>il</strong>lo refutano alla canonica di Santo Stefano<br />

alcune sorti, ricevendone in cambio 14 soldi di denari lucchesi «presentibus Prati<br />

consulibus et hanc defin<strong>it</strong>ionem et refutationem conlaudantibus» (162). È questa la<br />

prima attestazione di consoli a Prato (163). Non si tratta semplicemente di una presenza<br />

(«presentibus»), ma essi interferiscono nella transazione («conlaudantibus»).<br />

Verosim<strong>il</strong>mente essi espressero un parere vincolante sulla controversia sorta tra la<br />

pieve di Santo Stefano e tali Gerardino e Gr<strong>il</strong>lo in mer<strong>it</strong>o a certe sorti poste, tra<br />

l’altro, a Grignano.<br />

Non intendiamo inserirci nell’annoso e intricato dibatt<strong>it</strong>o inerente la nasc<strong>it</strong>a<br />

delle ist<strong>it</strong>uzioni comunali in Italia (164), ma fatto è che, anche qui a Prato, si ha sentore<br />

dell’evento a cose fatte. I consoli compaiono per la prima volta in questo<br />

documento, ma sembrano detenere già una loro sfera d’azione, in questo caso l’amministrazione<br />

della bassa giustizia, erosa a qualche precedente autor<strong>it</strong>à, non<br />

inverosim<strong>il</strong>mente gli Alberti. Il prestigio dei conti in Prato sembra in calare dai primi<br />

decenni del XII secolo. Vuoi per scelte personali, vuoi per cause oggettive, si inf<strong>it</strong>tiscono<br />

le loro donazioni, in primo luogo alla pieve.<br />

Un’altra considerazione ci induce a sospettare che i conti perdessero via via<br />

importanza nel borgo; nel fondo della prepos<strong>it</strong>ura di Santo Stefano, le attestazioni<br />

della presenza dei conti sono 20 nell’XI secolo e solo 9 nel XII. Potrebbe trattarsi di<br />

un fatto contingente, è vero, ma lo scarto potrebbe essere indizio di una forza che<br />

andava scemando. Dal 1120 si registrano solamente concessioni e non si hanno più<br />

avvisaglie di possedimenti dei conti, relativamente frequenti nel secolo precedente,<br />

se si eccettua un atto del 1146 in cui <strong>il</strong> conte Alberto (IV) conferma la concessione<br />

di un terreno posto alla piazza di Prato effettuata da Panfoglia del fu Panfoglia e<br />

dalla di lui moglie.<br />

Contradd<strong>it</strong>torio è <strong>il</strong> quadro tracciato dal Fantappiè: «È evidente che i conti mal<br />

sopportarono la crescente autor<strong>it</strong>à del comune, che stava esautorando sempre più la<br />

loro posizione in Prato; e appunto per non favorirne ulteriormente l’ascesa, piuttosto<br />

che al comune, alla propos<strong>it</strong>ura e ai privati cedettero alcuni r<strong>il</strong>evanti priv<strong>il</strong>egi» (165).<br />

E poco prima: «La mancanza di centri di resistenza e di forze cosiddette feudali, che<br />

non esistettero in Prato e nel suo terr<strong>it</strong>orio, e soprattutto la prolungata decadenza<br />

dell’autor<strong>it</strong>à imperiale prepararono e accelerarono le forme organizzative di quello<br />

che sarebbe divenuto <strong>il</strong> comune. La classe intraprendente di artigiani, mercanti,<br />

proprietari fondiari ...» (166). Che dir<strong>it</strong>ti dunque avrebbero detenuto gli Alberti? E in<br />

virtù di quali possessi? Ancora, <strong>il</strong> ceto mercant<strong>il</strong>e da dove spunterebbe? Ci teniamo<br />

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