01.06.2013 Views

Scarica il libro completo - abatantuono.it

Scarica il libro completo - abatantuono.it

Scarica il libro completo - abatantuono.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’avvenimento è inquadrato nei termini del contrasto tra guelfi e ghibellini. Il conte<br />

Napoleone avrebbe m<strong>il</strong><strong>it</strong>ato nella parte ghibellina, per cui non parve vero al comune<br />

di Firenze di poter intervenire in difesa di Alessandro «piccolo garzone» che veniva<br />

angariato dal suo «consorto». Le ragioni del dissidio erano in realtà legate a dissapori<br />

sorti in mer<strong>it</strong>o alle divisioni patrimoniali a cui più volte abbiamo accennato.<br />

Non è tuttavia da escludesi che l’esasperazione degli animi esacerbati dalle continue<br />

l<strong>it</strong>i abbia portato queste anche su toni pol<strong>it</strong>ici.<br />

Unica erede leg<strong>it</strong>tima dei due fratelli fu Margher<strong>it</strong>a, figlia di Nerone, alla quale<br />

<strong>il</strong> padre aveva donato nel 1311 <strong>il</strong> castello di Vernio (34). La donna sposò <strong>il</strong> nob<strong>il</strong>e<br />

senese Benuccio Salimbeni, <strong>il</strong> quale nel 1325 (r<strong>it</strong>orniamo ai fatti narrati dal V<strong>il</strong>lani)<br />

si accordò con Spinello Spinelli, figlio bastardo del conte Nerone e fece uccidere<br />

Alberto, fratello di Nerone, sperando in tal modo di impossessarsi dell’ered<strong>it</strong>à della<br />

moglie. Lo Spinelli nel frattempo si era rinserrato nella rocca di Mangona, dalla<br />

quale uscì dopo aver ricevuto 1750 fiorini dalla Repubblica fiorentina (35). Vistosi<br />

gabbato, <strong>il</strong> Salimbeni paventò l’intervento diretto di Siena e con l’interessamento<br />

del duca di Calabria Carlo d’Angiò, riuscì a venire in possesso dei fort<strong>il</strong>izi. La trattazione<br />

del V<strong>il</strong>lani mette in evidenza che la resa avvenne contro la «buona voglia»<br />

dei Fiorentini. Essi si trovarono quasi costretti ad agire in tal modo, onde non susc<strong>it</strong>are<br />

le rimostranze di Siena, ad un attacco della quale forse in quel momento si<br />

sarebbero trovati impreparati: «I Fiorentini... contro loro buona voglia renderono <strong>il</strong><br />

castello di Mangone a messer Benuccio de’ Salimbeni di Siena, che vi cusava ragione<br />

per la moglie, la quale fu figliola del conte Alberto da Mangona; ma per certe<br />

ragioni e testamenti fatti con patti infra i conti da Mangone, chi di loro rimanesse<br />

senza reda maschio leg<strong>it</strong>timo, rimanesse e Vernia e Mangone al Comune di Firenze,<br />

e morto Alberto nullo ve ne rimanea, e <strong>il</strong> Comune di Firenze n’avea ragione, e n’era<br />

in possessione. Per la qual cosa <strong>il</strong> popolo di Firenze molto si turbò di renderlo; ma<br />

per lo male stato del nostro Comune, e per non recarne i Senesi a nimici... si rendé<br />

per lo meno reo, con patti che messer Benuccio ne dovesse con C fanti fare oste e<br />

cavalcate col Comune di Firenze, e mandare un palio di drappo d’oro per la festa<br />

del beato Giovanni» (36).<br />

Il marasma tuttavia non ebbe fine e la giostra di vend<strong>it</strong>e ed acquisizioni continuò.<br />

Nel 1332 Margher<strong>it</strong>a, era morto nel frattempo <strong>il</strong> Salimbeni, vendette Vernio a<br />

Palla Strozzi e Chiavello Machiavelli (che lo acquistarono in nome di Piero Bardi)<br />

e Mangona a Bindo dei Bardi (che agiva per conto del padre Andrea, degli zii Gherardo<br />

e Angelo e del cugino Francesco). Si consumò in tal modo l’ep<strong>il</strong>ogo della<br />

giurisdizione albertesca nell’alta valle del Bisenzio.<br />

Gli antenati di questi personaggi erano riusc<strong>it</strong>i a mantenere nelle proprie mani,<br />

un<strong>it</strong>o, un coacervo di beni e dir<strong>it</strong>ti spazianti in un’area assai vasta ed ampiamente<br />

sv<strong>il</strong>uppata in senso long<strong>it</strong>udinale. Nel primo quarto del XIV secolo due generazioni,<br />

tra fratelli e nipoti, arrivarono a darsi vicendevole morte per pochi fazzoletti di terra.<br />

Posto in tali termini <strong>il</strong> quadro può risultare fuorviante. Bisogna considerare, infatti,<br />

parametri in cui si svolge l’agire umano: cambiarono le cose e <strong>il</strong> significato che ad<br />

esse si attribuiva. Né deve trarci in inganno <strong>il</strong> perpetuarsi di certe definizioni, poiché<br />

dietro ai nomi i concetti subiscono continui mutamenti. Al processo involutivo non<br />

fu certo estranea la Repubblica fiorentina, che s’insinuò all’interno delle dinamiche<br />

fam<strong>il</strong>iari, ora appoggiando quel part<strong>it</strong>o, ora appoggiando quell’altro: sempre nel<br />

tentativo di sminuire <strong>il</strong> peso pol<strong>it</strong>ico di quelle persone.<br />

137

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!