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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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poster 7 settembre<br />

INCIDENZA DELL’INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE NEGLI<br />

OPERATORI SANITARI IN UN’AREA A BASSA PREVALENZA DI<br />

MALATTIA TUBERCOLARE<br />

Iacopo Baussano 1 , Massimiliano Bugiani 2 , Enrica Migliore 2 , Dario Mairano 2 , Marina Tagna 3 ,<br />

Anna Pia Barocelli 3 , Vincenza Cascio 4 , Pavilio Piccioni 2 .<br />

1 Unità <strong>di</strong> <strong>Epidemiologia</strong> dei Tumori, Università <strong>di</strong> Torino, Italia; 2 Unità <strong>di</strong> pneumologia e<br />

me<strong>di</strong>cina del lavoro, ASL 4, Torino, Italia; 3 Unità <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina del lavoro, ASL 3, Torino, Itali;<br />

4 Unità <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina del lavoro, ASL 3, Torino, Italia.<br />

Contesto<br />

Allo scopo <strong>di</strong> controllare il rischio <strong>di</strong> infezione tubercolare tra gli operatori sanitari sono<br />

state emanate delle linee guida a livello nazionale nel 1998 e a livello regionale nel<br />

2000.<br />

Scopo dello stu<strong>di</strong>o<br />

Valutare l’incidenza dell’infezione tubercolare latente negli operatori sanitari e<br />

l’impatto dell’implementazione delle linee guida nazionali e regionali.<br />

Metodologia dello stu<strong>di</strong>o<br />

Sono stati revisionati i dati sanitari <strong>di</strong> 5.000 operatori sanitari. I servizi lavorativi sono<br />

stati classificati utilizzando le categorie definite dai Centres for Diseases Control,<br />

mentre le categorie occupazionali sono state definite in funzione della probabilità “a<br />

priori” <strong>di</strong> essere esposti a casi <strong>di</strong> tubercolosi potenzialmente contagiosi.<br />

Il rischio <strong>di</strong> infezione tubercolare latente (definito in base alla conversione tubercolina<br />

>= 10 mm) è stato stimato utilizzando modelli <strong>di</strong> regressione multivariati per l’analisi <strong>di</strong><br />

sopravvivenza.<br />

Risultati<br />

I risultati preliminari dell’analisi mostrano che il rischio <strong>di</strong> infezione tubercolare latente<br />

stimata negli operatori sanitari è maggiore <strong>di</strong> quello stimato tra la popolazione generale<br />

piemontese. Sia la tipologia <strong>di</strong> servizio che le categorie occupazionali sono risultate<br />

essere significativamente associate con un aumentato rischio <strong>di</strong> infezione tubercolare<br />

latente.<br />

Gli infermieri ed i laboratoristi da una parte e i laboratori e i servizi <strong>di</strong> veterinaria<br />

dall’altra sono risultati essere le occupazioni ed i servizi a maggior rischio <strong>di</strong> infezione<br />

tubercolare latente. Il rischio <strong>di</strong> infezione tuttavia è sceso in modo significativo dopo<br />

l’implementazione delle linee guida regionali.<br />

Conclusioni<br />

Nonostante l’applicazione sistematica <strong>di</strong> efficaci misure <strong>di</strong> controllo, l’infezione<br />

tubercolare latente negli operatori sanitari rimane un rischio infettivo <strong>di</strong> rilievo per<br />

alcuni ben definiti servizi e mansioni.<br />

Progetto finanziato da: Progetti <strong>di</strong> Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte.<br />

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