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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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poster 8 settembre<br />

LAVORATORI OUTDOOR ED ESPOSIZIONE A RADIAZIONE SOLARE<br />

ULTRAVIOLETTA<br />

Lucia Miligi 1 , Paolo Carli 2 , Alessandra Benvenuti 1 , Patrizia Legittimo 1 , Alessandra Chiarugi 2 ,<br />

Nerella Petrini 3 , Elisabetta Stanghellini 4 , Francesca Di Simplicio 4 , Francesco Carnevale 5 , Carla<br />

Fiumalbi 5 , Daniele Grifoni 6 , Gaetano Zipoli 6 , Pietro Sartorelli 7 , Rossana Mancini 8<br />

1<br />

<strong>Epidemiologia</strong> occupazionale del Centro per lo stu<strong>di</strong>o e la prevenzione oncologica (CSPO),<br />

Firenze; 2 Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Dermatologiche –Università <strong>di</strong> Firenze<br />

3 4<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> Dermatologi Ambulatoriali; Clinica Dermatologica – Università <strong>di</strong><br />

Siena; 5 U.F. PISLL, Az USL 10, Firenze; 6 Laboratorio Meteorologia CNR- Regione Toscana;<br />

7 8<br />

Dip. Me<strong>di</strong>cina Clinica e Scienze Immnunologiche, Università <strong>di</strong> Siena; U.F: PISLL Az.USL 7<br />

Siena<br />

Obiettivi<br />

La ra<strong>di</strong>azione solare è stata valutata dalla IARC come cancerogeno certo per l’uomo<br />

(Gruppo 1).<br />

Si stima che in Italia circa 900.000 lavoratori possono essere esposti a questo tipo <strong>di</strong><br />

cancerogeno (stime Carex), ma pochi sono gli stu<strong>di</strong> che possono caratterizzare questo<br />

tipo <strong>di</strong> esposizione. Per tale motivo è stata condotta un’indagine pilota per stu<strong>di</strong>are i<br />

comportamenti <strong>di</strong> alcuni lavoratori outdoor toscani attraverso l’uso <strong>di</strong> un questionario e<br />

contemporaneamente sono state effettuate misurazioni e stime per valutare il livello <strong>di</strong><br />

UV nelle aree dei soggetti in stu<strong>di</strong>o.<br />

Meto<strong>di</strong><br />

Sono state rilevate le abitu<strong>di</strong>ni lavorative relative ad una settimana tipo (nel mese <strong>di</strong><br />

luglio/agosto2004) <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> agricoltori ed e<strong>di</strong>li, occupati in 4 aree della Toscana,<br />

me<strong>di</strong>ante un questionario. Nello specifico il questionario ha raccolto informazioni circa<br />

la durata dell’esposizione al sole, la tipologia degli indumenti utilizzati e l’eventuale uso<br />

<strong>di</strong> occhiali o cappello.<br />

Sono state calcolate le dosi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione incidente tramite l’utilizzo dei dati del<br />

ra<strong>di</strong>ometro posto presso il Lamma-IBIMET (Laboratorio <strong>di</strong> meteorologia e Modellistica<br />

Ambientale della regione Toscana, gestito dal CNR-IBIMET), con sede in Sesto<br />

Fiorentino (Firenze), per le altre zone (provincia <strong>di</strong> Firenze e Siena e Pistoia) sono state<br />

invece calcolate tenendo conto dell’altitu<strong>di</strong>ne e della copertura nuvolosa nei giorni<br />

oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Risultati<br />

Nel mese <strong>di</strong> luglio del 2004 sono stati intervistati 174 soggetti per il 90% <strong>di</strong> sesso<br />

maschile e <strong>di</strong> età me<strong>di</strong>a intorno ai 38 anni. I lavoratori considerati sono per il 70%<br />

occupati nel settore e<strong>di</strong>lizio e per il restante 30% occupati nel settore agricolo. I<br />

lavoratori intervistati hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> svolgere attività all’aperto per una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

circa 8 ore al giorno e ben il 35% degli agricoltori ha in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> consumare il pranzo<br />

all’aperto, contro il 6% degli e<strong>di</strong>li. L’in<strong>di</strong>ce UV, nelle settimane <strong>di</strong> rilevazione, è<br />

risultato tra me<strong>di</strong>o e alto in tutte le aree considerate.<br />

Le abitu<strong>di</strong>ni lavorative più frequenti, in termini <strong>di</strong> abbigliamento utilizzato, prevedono<br />

principalmente pantaloni lunghi (70%) e maglietta a maniche corte (oltre il 70%). Circa<br />

il 60% dei lavoratori utilizza il cappello e appena il 10% gli occhiali.<br />

Tra gli atteggiamenti più a rischio si segnala un 10% <strong>di</strong> lavoratori che, principalmente<br />

nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane, rimane a dorso nudo.<br />

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