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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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poster 7 settembre<br />

DIFFUSIONE E SPETTROSCOPIA COME MISURE SURROGATE DELLA<br />

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

1 Minichilli F. , 1 Frijia F. , 1 Lombardo F. , 1 Bianchi F. , 2 Bongioanni P. , 1 Montanaro D.<br />

1 Istituto Fisiologia Clinica – CNR, Pisa. 2 U.O. Neuroriabilitazione, Università <strong>di</strong> Pisa, Pisa<br />

Introduzione<br />

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva<br />

che colpisce il primo e il secondo motoneurone. La durata me<strong>di</strong>a della malattia è <strong>di</strong><br />

circa 25 mesi, con esito generalmente fatale. L'incidenza della SLA è <strong>di</strong> circa 3 per<br />

100.000 abitanti. Generalmente si ammalano <strong>di</strong> SLA in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> entrambi i sessi con<br />

età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 50 anni ±10 circa. Si ipotizza una multifattorialità della patologia (eccesso<br />

<strong>di</strong> glutammato, familiarità, fattori ambientali, ecc.). La SLA è una malattia <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />

<strong>di</strong>agnosi nelle fasi iniziali. E’ solo attraverso un esame strumentale (Elettromiografia) e<br />

la valutazione clinica da parte del neurologo, ripetuti nel tempo, che può emergere la<br />

<strong>di</strong>agnosi definita. L’elettromiografia può accertare il coinvolgimento del 2°<br />

motoneurone, ma non fornisce in<strong>di</strong>cazioni sul coinvolgimento del 1°. A tale ultimo<br />

proposito, in letteratura sono presenti pochi stu<strong>di</strong> che valutano con Risonanza<br />

Magnetica, tramite spettroscopia ed il campionamento della <strong>di</strong>ffusione protonica, il<br />

coinvolgimento del 1° motoneurone.<br />

Obiettivo<br />

Lo stu<strong>di</strong>o osservazionale si propone <strong>di</strong> rafforzare la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> una combinazione <strong>di</strong><br />

criteri <strong>di</strong>agnostici (Diffusione + Spettroscopia), in modo da definire misure surrogate<br />

valide della SLA.<br />

Materiali e Meto<strong>di</strong><br />

Sono stati indagati 15 pazienti affetti da SLA (8 maschi; età me<strong>di</strong>a: 55 anni ±10),<br />

<strong>di</strong>agnosticati in accordo con El Escorial Criteria. Inoltre sono stati arruolati 15 soggetti<br />

sani con età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 45 anni ±15. Gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione (FA e avADC) sono stati<br />

calcolati lungo tutto il fascio cortico-spinale, partendo dalla sostanza grigia prerolan<strong>di</strong>ca<br />

sino al bulbo. Il campionamento spettroscopico è stato eseguito in sede<br />

rolan<strong>di</strong>ca bilateralmente. I valori me<strong>di</strong> dei parametri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione (avADC e FA) e <strong>di</strong><br />

spettroscopia (NAA), sono stati confrontati al basale (1° esame <strong>di</strong>agnostico) tra i<br />

pazienti ed i soggetti sani. Sono state inoltre valutate le correlazioni tra gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ffusione e <strong>di</strong> spettroscopia e la progressione <strong>di</strong> malattia, utilizzando più misure per<br />

soggetto, ripetute nel tempo. Le analisi statistiche sono state effettuate utilizzando test e<br />

modelli per misure ripetute (STATA).<br />

Risultati<br />

La me<strong>di</strong>a al basale <strong>di</strong> FA nei pazienti è risultata nella quasi totalità delle aree<br />

anatomiche statisticamente minore <strong>di</strong> quella calcolata nei controlli. La me<strong>di</strong>a al basale<br />

della avADC nei pazienti è risultata nella quasi totalità delle aree anatomiche maggiore<br />

<strong>di</strong> quella dei controlli (la significatività statistica è raggiunta nella sostanza bianca e<br />

grigia prerolan<strong>di</strong>che, nella porzione posteriore del fascio cortico-spinale sino alla<br />

porzione posteriore del peduncolo cerebrale). I valori me<strong>di</strong> al basale del NAA sono<br />

risultati significativamente minori nei pazienti rispetto ai sani. L’in<strong>di</strong>ce FA risulta<br />

correlato inversamente con la progressione della malattia nella maggior parte delle<br />

regioni anatomiche campionate. L’in<strong>di</strong>ce avADC risulta correlato <strong>di</strong>rettamente con la<br />

progressione della malattia sulla quasi totalità delle sezioni anatomiche.<br />

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