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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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poster 8 settembre<br />

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI PROGRAMMI ORGANIZZATI DI<br />

SCREENING DELLA CERVICE UTERINA IN REGIONE CAMPANIA NEL<br />

2004<br />

A. Chianca 1 , A. D’Argenzio 2 , R. Pizzuti 1<br />

1 Osservatorio Epidemiologico Regione Campania; 2 Azienda Sanitaria Locale Caserta 2<br />

Introduzione<br />

In accordo con le linee guida nazionali i programmi organizzati <strong>di</strong> screening della<br />

cervice uterina, attivi in Regione Campania nel 2004, prevedono l’offerta attiva del paptest,<br />

a cadenza triennale, alle donne della fascia d’età 25-64 anni. Il presente lavoro,<br />

realizzato per la prima volta in Campania, si pone come obiettivi la ricognizione dei<br />

programmi <strong>di</strong> screening, il monitoraggio della qualità <strong>di</strong> alcune fasi del processo e la<br />

valutazione dei risultati.<br />

Materiali e Meto<strong>di</strong><br />

Le rilevazioni sono state effettuate dai referenti per lo screening delle rispettive ASL<br />

me<strong>di</strong>ante un questionario costituito da alcune sezioni mo<strong>di</strong>ficate della scheda <strong>di</strong><br />

rilevazione del GISCI (Gruppo Italiano screening del cervicocarcinoma). I dati<br />

collezionati riguardano le donne della popolazione bersaglio invitate tra il 1° gennaio ed<br />

il 31 <strong>di</strong>cembre 2004, sottoposte al test ed all’eventuale approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico<br />

(colposcopia e biopsia) entro il mese <strong>di</strong> marzo 2005. Le informazioni ottenute sono state<br />

funzionali al calcolo <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> processo.<br />

Risultati<br />

Dalla rilevazione, a cui hanno aderito tutte le ASL, è emerso che 11 aziende su 13, in<br />

regione, promuovono un programma organizzato <strong>di</strong> screening del cervicocarcinoma. In<br />

un caso l’offerta è limitata ad una selezione della popolazione target (donne <strong>di</strong> età 25-44<br />

anni). La popolazione obiettivo è risultata <strong>di</strong> 1.220.033 donne, pari a circa l’80% della<br />

popolazione femminile 25-64 anni residente in Campania.<br />

Nel 2004 è stato invitato, tramite lettera, il 25% della popolazione obiettivo. Di questo<br />

soltanto il 19% ha aderito all’invito, valore inferiore rispetto al dato me<strong>di</strong>o nazionale del<br />

43,6% (survey GISCI 2003). La copertura annuale, calcolata rapportando il numero <strong>di</strong><br />

donne sottoposte a screening nell’anno <strong>di</strong> attività alla popolazione obiettivo (intesa<br />

come 1/3 della popolazione obiettivo da raggiungere nel triennio) è del 21%; tale dato<br />

non include l’attività spontanea fuori programma. La percentuale <strong>di</strong> strisci inadeguati è<br />

del 3,9%, <strong>di</strong> poco superiore alla me<strong>di</strong>a nazionale che è del 3,4%. Solo per una ASL la<br />

percentuale <strong>di</strong> strisci inadeguati supera la soglia accettabile fissata al 7%. La<br />

proporzione <strong>di</strong> donne inviate in colposcopia (referral rate) è stata del 2,2%, <strong>di</strong> poco<br />

inferiore al valore me<strong>di</strong>o nazionale che è del 2,7%. Il Valore Pre<strong>di</strong>ttivo Positivo,<br />

in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> qualità della <strong>di</strong>agnosi citologica, per le 4 ASL che hanno risposto, è<br />

dell’8,7%, più basso <strong>di</strong> quello me<strong>di</strong>o nazionale che è del 15,4%.<br />

Conclusioni<br />

La rilevazione perio<strong>di</strong>ca dello stato <strong>di</strong> attività dei programmi <strong>di</strong> screening organizzato<br />

appare strumento <strong>di</strong> conoscenza in<strong>di</strong>spensabile alla programmazione nazionale e<br />

regionale per la valutazione delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> copertura all’interno del territorio<br />

considerato, in<strong>di</strong>viduare le criticità, proporre i correttivi e in<strong>di</strong>rizzare, quin<strong>di</strong>,<br />

l’assegnazione delle risorse <strong>di</strong>sponibili; per una valutazione <strong>di</strong> efficacia complessiva<br />

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