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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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gruppi che fanno epidemiologia 8 settembre<br />

Inoltre, nell’ambito del Progetto EDIT (<strong>Epidemiologia</strong> dei Determinanti degli<br />

Incidenti stradali in Toscana) è stata condotta un’indagine su circa 5000 soggetti delle<br />

scuole secondarie superiori volta ad identificare i comportamenti alla guida ed i<br />

comportamenti a rischio correlati.<br />

Questa indagine, che ha il pregio <strong>di</strong> avere un campione rappresentativo per Asl, fornirà<br />

per la prima volta in Toscana la stima <strong>di</strong> soggetti che in quella fascia d’età hanno avuto<br />

un incidente con conseguenze lievi moderate e gravi, la quota <strong>di</strong> consumatori <strong>di</strong><br />

tabacco, sostanze stupefacenti e <strong>di</strong> alcol life time, nell’ultimo anno, nell’ultimo mese e<br />

nell’ultima settimana; descriverà, infine, le abitu<strong>di</strong>ni alimentari l’attività fisica, i<br />

comportamenti sessuali e <strong>di</strong> bullismo degli stessi soggetti.<br />

- E’ stata completata la prima analisi sulle Cause violente <strong>di</strong> malattia e <strong>di</strong> decesso:<br />

infortunistica stradale (in collaborazione con l’ Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità) , Mortalità<br />

per cause violente (traumi, avvelenamenti e suici<strong>di</strong>), quest’ ultima in collaborazione con<br />

l’Università <strong>di</strong> Siena. Il lavoro ha dato luogo per la prima volta ad una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori<br />

che sono già stati utilizzati ampiamente da un’utenza <strong>di</strong> operatori, Direzioni aziendali<br />

ecc.<br />

- E’ stata completata, sulla base della richiesta del Dipartimento Diritto alla Salute,<br />

l’analisi integrata dei dati climatici e dei dati <strong>di</strong> mortalità relativi all’anno 2003<br />

(Sovramortalità da clima). Tale analisi è stata possibile grazie alla collaborazione con<br />

ARPAT, ARSIA e Comuni interessati ed ha costituito la base del progetto <strong>di</strong> intervento<br />

regionale attuato nel 2004.<br />

- Attività <strong>di</strong> gestione del Registro Regionale AIDS (su incarico della Giunta<br />

Regionale) e progetto <strong>di</strong> fattibilità per l’attivazione <strong>di</strong> una sorveglianza HIV/AIDS sul<br />

territorio regionale<br />

2. Analisi dell’effetto delle politiche <strong>di</strong> miglioramento continuo<br />

- E’ stata condotta una analisi della qualità della assistenza agli anziani con particolare<br />

riferimento alle Cure Interme<strong>di</strong>e successive ad un episo<strong>di</strong>o acuto <strong>di</strong> ictus o <strong>di</strong> frattura <strong>di</strong><br />

femore. L’analisi, i cui risultati sono stati oggetto <strong>di</strong> una prima pubblicazione, ha<br />

<strong>di</strong>mostrato una alta variabilità dei modelli assistenziali a livello regionale, sia in termini<br />

<strong>di</strong> tipologia <strong>di</strong> trattamento che <strong>di</strong> costi. Tale situazione suggerisce l’opportunità <strong>di</strong><br />

procedere con veri stu<strong>di</strong> costo-efficacia, capaci <strong>di</strong> valutare se i <strong>di</strong>versi modelli<br />

assistenziali influiscono sull’esito, ed in particolare sullo stato <strong>di</strong> autosufficienza<br />

nell’anziano dopo il ricovero. In tal senso si stanno cercando partner inter-regionali ed<br />

internazionali e risorse finanziarie. Nell’ambito <strong>di</strong> tale progetto è stato anche realizzato<br />

uno stu<strong>di</strong>o sulla tipologia e ruolo degli Ospedali <strong>di</strong> Comunità, che anch’esso ha<br />

caratterizzato modelli e funzioni assai <strong>di</strong>versificate. Si sta procedendo alla<br />

caratterizzazione dell’utenza degli Ospedali <strong>di</strong> Comunità, in collaborazione con il<br />

Dipartimento Diritto alla Salute.<br />

- E’ stata conclusa la prima fase del progetto ACTION, sulla salute ed assistenza ai<br />

bambini gravemente pretermine e sottopeso, con il reclutamento al 31 <strong>di</strong>cembre 2004 <strong>di</strong><br />

610 casi <strong>di</strong> bambini toscani, tutti i casi eligibili degli anni 2003-2004. I bambini toscani<br />

sottopeso e pretermine presentano una mortalità più bassa delle altre regioni partecipanti<br />

allo stu<strong>di</strong>o, con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia. Essi vengono prevalentemente<br />

seguiti in strutture <strong>di</strong> terzo livello. Permane un numero non irrilevante <strong>di</strong> bambini che<br />

devono esser trasferiti per avere un adeguato trattamento. I dati sono stati presentati<br />

pubblicamente agli operatori delle Ostetricie, Pe<strong>di</strong>atrie e TIN della Regione. Inoltre<br />

l’Osservatorio ha provveduto al coor<strong>di</strong>namento dello stu<strong>di</strong>o Action nazionale, con la<br />

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