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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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comunicazioni libere – sessione B2 8 settembre<br />

INFORTUNI DEI BAMBINI IN ITALIA: PIANO PER AZIONE<br />

Little D. 1 , Valent F. 2 , Barbone F. 1, 2 , Nemer L. 3 , Vincenten J. 4 , Mackay M. 4<br />

1 Cattedra <strong>di</strong> Igiene ed <strong>Epidemiologia</strong>-DPMSC, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne; 2 Istituto <strong>di</strong><br />

Igiene ed <strong>Epidemiologia</strong>, Policlinico Universitario <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne; 3 Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della<br />

Sanità; 4 European Child Safety Alliance<br />

Introduzione e Obiettivi<br />

In Europa gli infortuni sono la principale causa <strong>di</strong> morte per i bambini <strong>di</strong> età compresa<br />

tra 0 e 14 anni. Infatti rappresentano il più grande burden of <strong>di</strong>sease nei bambini, se<br />

paragonati alle malattie causate dall’inquinamento dell’aria, dal sistema idrico e<br />

fognatura inadeguato, e dall’esposizione al piombo. Gli infortuni rappresentano il 23%<br />

<strong>di</strong> tutte le cause <strong>di</strong> morte ed il 19% <strong>di</strong> tutte le cause DALYs (<strong>di</strong>sability adjusted life<br />

years) nel gruppo <strong>di</strong> bambini ed adolescenti tra 0 e 19 anni. Il tasso me<strong>di</strong>o<br />

standar<strong>di</strong>zzato quinquennale <strong>di</strong> mortalità per gli infortuni (1996-2000) in Italia, pari a<br />

4.57 morti per 100.000 persone tra 0-14 anni, non raggiunge i livelli registrati negli altri<br />

stati membri della EU, ma rimane pur sempre rilevante. Alla 4° Conferenza Ministeriale<br />

su Ambiente e Salute, tenutasi a Budapest nel 2004, i ministri della regione europea si<br />

sono impegnati a considerare con ancor più attenzione i problemi ambientali dei<br />

bambini. Questo è stato formalizzato nella Dichiarazione Ministeriale e nel Children’s<br />

Environmental and Health Plan for Europe (CEHAPE). Gli stati membri dell’Unione si<br />

sono pertanto impegnati a realizzare i piani d’azione nazionali per l’ambiente e la salute<br />

dei bambini entro l’anno 2007.<br />

In risposta a tali iniziative ed all'impatto riconosciuto degli infortuni sulla salute del<br />

bambino in Europa, la Commissione Europea ha finanziato il progetto Child Safety<br />

Action Plans (CSAP) che coinvolge 18 stati membri dell’Europa. La finalità è <strong>di</strong><br />

sviluppare un set <strong>di</strong> strumenti standar<strong>di</strong>zzati e processi, per promuovere lo sviluppo <strong>di</strong><br />

piani nazionali <strong>di</strong> azione per la sicurezza del bambino nei paesi partner. Tali in<strong>di</strong>catori<br />

potrebbero servire sia ad identificare un baseline burden of injury e <strong>di</strong> attività, sia ad<br />

offrire i mezzi per la valutazione dei progressi nella riduzione del numero degli<br />

infortuni, fornendo quin<strong>di</strong> gli strumenti epidemiologici necessari alla preparazione <strong>di</strong><br />

piani <strong>di</strong> azione, basati sull’evidenza, ed un'opportunità per i governi nazionali ad<br />

impegnarsi maggiormente alla prevenzione degli infortuni in questa fascia d’età.<br />

Meto<strong>di</strong> e Materiali<br />

Le fasi del progetto sono 3. Nella prima, sarà stabilito e adottato, dai paesi partner, un<br />

insieme <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori infortunistici del bambino. Nella seconda fase, ogni paese<br />

identificherà e <strong>di</strong>vulgherà esempi <strong>di</strong> buona pratica <strong>di</strong> interventi mirati alla prevenzione<br />

degli infortuni nei bambini. La terza e forse la più importante fase si concentrerà sullo<br />

sviluppo <strong>di</strong> specifici piani <strong>di</strong> azione per la sicurezza del bambino con compiti ed<br />

obiettivi concreti. Ogni paese avrà il compito <strong>di</strong> condurre una valutazione<br />

sull’infrastruttura, la leadership e la capacità nel raccogliere i dati necessari per gli<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> baseline. I risultati <strong>di</strong> questa valutazione dovrebbero essere utilizzati<br />

insieme agli esempi <strong>di</strong> buona pratica per stabilire le priorità nazionali e gli obiettivi da<br />

perseguire.<br />

Il partner italiano, ha avviato il processo con una valutazione sulla infrastruttura, la<br />

leadership e la capacità nell'ambito della sicurezza del bambino.<br />

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