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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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comunicazioni libere – sessione A2 8 settembre<br />

MALFORMAZIONI CONGENITE IN TOSCANA: ANALISI DESCRITTIVA E<br />

DISTRIBUZIONE SPAZIALE DEL RISCHIO<br />

Fabrizio Minichilli, Anna Pierini, Fabrizio Bianchi<br />

Sezione <strong>di</strong> <strong>Epidemiologia</strong> e Ricerca sui Servizi Sanitari, Istituto Fisiologia Clinica – Consiglio<br />

Nazionale Ricerche - Pisa<br />

Introduzione<br />

Le malformazioni congenite (MC) rappresentano una delle principali cause <strong>di</strong> mortalità<br />

infantile, oltre che <strong>di</strong> malattia ed han<strong>di</strong>cap permanenti, con una prevalenza alla nascita<br />

<strong>di</strong> circa il 3-5%. Circa il 60% delle MC sono ad eziologia ignota, mentre le altre sono<br />

dovute a fattori genetici, ambientali o alla loro interazione. Il tasso <strong>di</strong> MC è un<br />

importante in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> sorveglianza ambientale in relazione a potenziali effetti<br />

teratogeni o mutageni <strong>di</strong> agenti infettivi, prodotti chimici e farmaci.<br />

Obiettivo<br />

Lo stu<strong>di</strong>o esplorativo, <strong>di</strong> tipo geografico, ha lo scopo primario <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />

generali sulla <strong>di</strong>stribuzione spaziale del rischio <strong>di</strong> MC.<br />

Materiali e Meto<strong>di</strong><br />

Lo stu<strong>di</strong>o utilizza i dati del Registro Toscano dei Difetti Congeniti (RTDC), relativi ai<br />

gran<strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> MC rilevati nei nati e aborti indotti nel periodo 1992-2002, su circa<br />

295.000 nati sorvegliati. Sono state effettuate analisi spaziali, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong>:<br />

Rapporto Osservati/Attesi (O/A), Rapporto Bayesiano gerarchico (RBM), Rapporto<br />

Standar<strong>di</strong>zzato per in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deprivazione (RSMid), Rapporto Bayesiano aggiustato per<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deprivazione (RBMid).<br />

Risultati<br />

Le mappe dei rischi <strong>di</strong> MC a livello comunale hanno evidenziato, per la maggior parte<br />

dei gruppi <strong>di</strong> MC, una forte struttura spaziale del fenomeno. Le analisi hanno<br />

evidenziato aree comunali con consistenti eccessi <strong>di</strong> rischio (significatività sia del<br />

RSM sia del RBM). Inoltre sono presenti <strong>di</strong>verse aree comunali con eccessi su più<br />

gruppi <strong>di</strong> MC. Tra queste sono <strong>di</strong> particolare interesse quella <strong>di</strong> Livorno (MC totali:<br />

RSMid=127, RBMid=125), Piombino (MC totali: RSMid=173, RBMid=155), Cecina<br />

(MC totali: RSMid=143, RBMid=133), Prato ((MC totali: RSMid=121, RBMid=120),<br />

Pontassieve (MC totali: RSMid=154, RBMid=130), Poggibonsi (MC totali: RSMid=142,<br />

RBMid=132), Arezzo (MC totali: RSMid=136, RBMid=131), Bibbiena (MC totali:<br />

RSMid=206, RBMid=172), Siena (MC totali: RSMid=207, RBMid=190).<br />

Conclusioni<br />

Alcuni degli eccessi rilevanti si hanno in aree con siti inquinanti (acciaierie, raffinerie,<br />

<strong>di</strong>scariche ed inceneritori, ecc) anche se lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tipo descrittivo-esplorativo non<br />

consente <strong>di</strong> associare gli effetti emersi a cause <strong>di</strong> tipo ambientale. Alcuni degli<br />

scostamenti in<strong>di</strong>viduati dalle analisi possono essere <strong>di</strong>pendenti da un effetto <strong>di</strong> sotto o<br />

sovra notifica delle MC.<br />

La sorveglianza del fenomeno per la in<strong>di</strong>viduazione del superamento delle soglie <strong>di</strong><br />

allarme sia nel tempo che nello spazio è fondamentale per la programmazione <strong>di</strong> azioni<br />

sanitarie volte al miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />

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