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Auditorium - Associazione Italiana di Epidemiologia

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poster 9 settembre<br />

VALUTAZIONE DI ESITO DEGLI INTERVENTI DI PROTESI D’ANCA NEL<br />

LAZIO<br />

Sperati A., Agabiti N.*, Picconi O., Tancioni V., Cardo S., Guasticchi G.<br />

Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica del Lazio, *Dip. <strong>Epidemiologia</strong> ASL RME.<br />

Introduzione<br />

Gli interventi <strong>di</strong> protesi d’anca (IPA) sono molto <strong>di</strong>ffusi tra pazienti con osteoartrite<br />

cronica o con altri processi degenerativi dell’anca. Negli ultimi anni, è cresciuto<br />

l’interesse per la valutazione della qualità dell’attività ospedaliera in area chirurgica<br />

attraverso l’uso dei sistemi informativi ospedalieri (SIO). Obiettivo del presente stu<strong>di</strong>o è<br />

stimare gli esiti sulla salute nella popolazione sottoposta ad IPA e valutare l’effetto delle<br />

caratteristiche del paziente e della struttura sanitaria.<br />

Meto<strong>di</strong><br />

Sono state selezionate dal SIO del Lazio le <strong>di</strong>missioni per intervento <strong>di</strong> sostituzione<br />

totale dell’anca (artroprotesi) (ICD-IX CM=81.51) e <strong>di</strong> sostituzione parziale dell’anca<br />

(endoprotesi) (ICD-IX CM=81.52) verificatesi nel biennio 1998-1999 tra i residenti nel<br />

Lazio <strong>di</strong> età≥18 anni. Sono stati presi in considerazione solo i casi incidenti, per i quali è<br />

stata ricostruita la storia <strong>di</strong> ospedalizzazione per revisione (ICD-IX CM=81.53)<br />

successiva al ricovero in<strong>di</strong>ce. Per valutare i determinanti della mortalità a 30 giorni è<br />

stata condotta un’analisi <strong>di</strong> regressione logistica univariata e multivariata. Il rischio <strong>di</strong><br />

essere sottoposto ad intervento <strong>di</strong> revisione a 3-5 anni è stato analizzato utilizzando la<br />

regressione <strong>di</strong> Cox. Le variabili considerate nel modello sono state: sesso, età, titolo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong>agnosi, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Charlson-Deyo, tipologia amministrativa, volume e degenza<br />

pre-operatoria.<br />

Risultati<br />

Nel periodo 1998-1999 sono state selezionate 8159 <strong>di</strong>missioni per interventi primari <strong>di</strong><br />

protesi d'anca (69.5% artroprotesi). La proporzione <strong>di</strong> interventi era maggiore nelle<br />

donne ed il 44% aveva più <strong>di</strong> 74 anni. L’artroprotesi è stata effettuata più<br />

frequentemente in soggetti <strong>di</strong> classi <strong>di</strong> età più giovani al contrario dell’endoprotesi, più<br />

<strong>di</strong>ffusa in pazienti ultraottantenni. L’intervento <strong>di</strong> sostituzione parziale è stato effettuato<br />

nel 85.7% in pazienti con una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> frattura, essendo l’intervento <strong>di</strong> elezione per<br />

le fratture. Le patologie concomitanti (in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Charlson) erano presenti nel 7.4% e nel<br />

20.1% delle artroprotesi e delle endoprotesi rispettivamente. A 30 giorni sono stati<br />

osservati in totale 272 decessi (3.3%) con un forte <strong>di</strong>fferenziale per tipologia<br />

d’intervento (endoprotesi 8.0% vs artroprotesi 1.3%). L'aumento dell'età, il sesso<br />

maschile, la presenza <strong>di</strong> comorbosità, l'aver avuto come <strong>di</strong>agnosi principale la frattura o<br />

il politrauma (solo per artroprotesi) e un’attesa preoperatoria più lunga (solo per<br />

endoprotesi) erano associate ad un aumento significativo del rischio <strong>di</strong> mortalità. Né la<br />

tipologia amministrativa dell’ospedale né il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o hanno mostrato un chiaro<br />

effetto sulla mortalità per i due interventi. Per i pazienti residenti nel Lazio operati fuori<br />

Regione si è osservata una riduzione del rischio <strong>di</strong> morire a 30 giorni dall’intervento <strong>di</strong><br />

artroprotesi (OR=0.32, IC95%=0.12-0.89). Le persone sottoposte ad intervento in<br />

strutture sanitarie con un più alto numero <strong>di</strong> interventi l’anno, avevano con un maggior<br />

rischio <strong>di</strong> morte, sebbene non significativo (artroprotesi: 20-49 OR=1.07, 50-99<br />

OR=1.23, ≥100 OR=1.10; endoprotesi: 10-24 OR=1.95, 25-49 OR=1.78, ≥50<br />

OR=1.78).<br />

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