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spezza, l’idolo paterno cade e si attenua gradualmente l’immagine di uomo bello, buono<br />
e onesto. Sconvolta profondamente nell’animo prova un misto tra odio, disgusto,<br />
cercando invano conforto e solidarietà nel fratello e nel<strong>la</strong> madre, che però erano già al<br />
corrente di tutto, un ulteriore tradimento. Ma le cose dovevano rimanere come stavano e<br />
di certo <strong>la</strong> madre, che tra l’altro subiva violenze dal marito, non si sognava di <strong>la</strong>sciarlo<br />
perché “è vergogna 345 ”, giustificandolo sempre.<br />
Quest’esperienza che attraversa <strong>la</strong> sua adolescenza, <strong>la</strong> sconvolge tanto da tentare il<br />
suicidio. Un periodo partico<strong>la</strong>rmente sofferto per <strong>la</strong> Iucu<strong>la</strong>no insidiato anche<br />
dall’anoressia.<br />
Il fratello e il padre, tuttavia, continuano a tormentar<strong>la</strong> con un controllo serrato,<br />
gestendo e stabilendo per lei quali ragazzi dovesse frequentare. Decidono, addirittura, di<br />
farle troncare una re<strong>la</strong>zione intrapresa con un giovane, 9 anni più grande di lei, il cui<br />
difetto era, però, quello di essere un contadino, un ceto troppo basso per permettersi di<br />
stare con <strong>la</strong> figlia di un imprenditore. Per far<strong>la</strong> <strong>la</strong>sciare, arrivano, persino, ad offrire un<br />
<strong>la</strong>voro al ragazzo il quale accetta <strong>la</strong> proposta, ovviamente con profonda delusione di<br />
Rosalia che riflettendo sul padre, con rancore pensa «(…)“Ma come tu sbagli, tu sei una<br />
persona schifosa, tradisci <strong>la</strong> tu’ moglie, gli alzi anche le mani..”(…) “quel<strong>la</strong> che ti<br />
giustifica e non fa niente”(…) “e ti senti anche in diritto di comandare <strong>la</strong> mia vita?Di<br />
decidere tu chi ci deve stare accanto a me o meno 346 ?”(...)».<br />
Si sentiva tradita da lui in tutti i sensi “come padre, come uomo, come tutto 347 ” così che<br />
<strong>la</strong> rabbia e il desiderio di rivalsa predominano in lei.<br />
E <strong>la</strong> vendetta non si <strong>la</strong>scia attendere: cerca di trovare qualcuno da opporre a Giuseppe<br />
ma soprattutto a suo padre, qualcuno di cui dovessero avere paura e che non avrebbero<br />
mai voluto accanto a lei. Chi meglio di un mafioso?<br />
L’occasione arriva con l’incontro al<strong>la</strong> tenera età di 16 anni con quello che diventerà il<br />
suo futuro marito, Pino Rizzo, appartenente a una famiglia di “rispetto”, l’ideale per<br />
aiutar<strong>la</strong> a mettere in atto il suo piano. Di lui l’attraeva l’arroganza che scambiava per<br />
forza, l’atteggiarsi a piccolo boss ma anche <strong>la</strong> tenerezza che suscitava in lei perché,<br />
come Rosalia, Pino soffriva a causa dei genitori, - che nel frattempo si trovavano in<br />
soggiorno obbligato a Vallelunga - sentendo che entrambi condividevano lo stesso<br />
tormento. Scoprirà dopo il matrimonio che <strong>la</strong> parte del ragazzo sensibile che “non tocca<br />
le donne neanche con un dito” sarà una terribile farsa.<br />
345 Ibidem.<br />
346 Intervista Carme<strong>la</strong> Rosalia Iucu<strong>la</strong>no in appendice.<br />
347 Ibidem.<br />
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