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3)Il ruolo educativo del<strong>la</strong> madre è importante nel<strong>la</strong> formazione di un perfetto uomo d’onore?<br />
Risp.: La madre ha un ruolo determinante nel formare un perfetto uomo d’onore. La madre<br />
trasmette al figlio i valori del<strong>la</strong> famiglia mafiosa, e a volte è superiore al<strong>la</strong> “famiglia naturale”.<br />
Ricordo il racconto di una donna col<strong>la</strong>boratrice di giustizia, che è riuscita a farce<strong>la</strong> e che oggi<br />
vive una “vita normale”. Mi diceva che <strong>la</strong> madre, giovane donna, andava a trovare in carcere il<br />
padre e portava sempre con sé i due figli piccoli, perché era importante per <strong>la</strong> madre comunicare<br />
che quello era il padre e doveva essere rispettato. Il padre doveva essere percepito come<br />
modello positivo, come modello da ossequiare e rispettare. Il padre, subito dopo uscito da<br />
carcere, è stato ucciso e <strong>la</strong> madre portava sempre con sé i figli anche al cimitero e li cresceva<br />
dicendo loro, (a tutte e due) “dovete diventare grandi e vendicare vostro padre”. Il padre quindi<br />
attraverso <strong>la</strong> madre continuava ad essere presente nel<strong>la</strong> famiglia con questa imponenza, con<br />
questa forza. I figli (maschio e femmina) quindi sono cresciuti con il progetto di dovere<br />
vendicare il padre ucciso, e così facendo <strong>la</strong> madre comunicava loro che vendicando il padre si<br />
sarebbero ripreso l’onore e <strong>la</strong> famiglia poteva continuare ad “esistere”, <strong>la</strong> famiglia diventava più<br />
forte. La ragazza è cresciuta in quel mondo in cui stava bene, perché <strong>la</strong> famiglia mafiosa<br />
al<strong>la</strong>rgata, si prendeva cura del<strong>la</strong> sua famiglia naturale, contribuiva a mantenere tutta <strong>la</strong> famiglia<br />
ma dentro di sé avvertiva uno strano sconvolgimento, una strana sensazione di morte, e <strong>la</strong><br />
donna-mamma comunicava “morte “, educava al<strong>la</strong> morte al<strong>la</strong> vendetta e non al<strong>la</strong> vita. La<br />
ragazza però capiva che quello che comunicava <strong>la</strong> mamma non portava a nul<strong>la</strong> e allora ha<br />
iniziato il suo faticoso cammino di col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> giustizia. E allora <strong>la</strong> madre, che non ha<br />
condiviso <strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> figlia, anzi si è sentita ferita, ha continuato a trasmettere al figlio<br />
maschio <strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> vendetta nei confronti del<strong>la</strong> figlia femmina e diceva al figlio maschio,<br />
“Vai in tutta Italia e anche fuori, trova Tua sorel<strong>la</strong> e uccidi<strong>la</strong> e io ti troverò il migliore avvocato<br />
per farti uscire fuori dal carcere”. Questo racconto mi ha fatto percepire ancora di più quanto il<br />
ruolo delle donne, seppur potrebbe sembrare marginale e invisibile, sia stato determinante nel<br />
trasmettere e fare crescere <strong>la</strong> cultura mafiosa, che è poi <strong>la</strong> vera forza dei criminali.<br />
4)Che funzione ha <strong>la</strong> famiglia dentro Cosa Nostra?<br />
Risp.: La famiglia rappresenta <strong>la</strong> forza, il potere dentro Cosa Nostra. Mi ha fatto pensare il fatto<br />
che per esempio il mafioso avrebbe dovuto “rispettare” <strong>la</strong> donna (certamente il termine rispetto<br />
lo uso non nel senso del suo vero significato) infatti non era accettato il mafioso che “tradiva” <strong>la</strong><br />
donna con una amante. Tommaso Buscetta proprio perché è stato un uomo che ha avuto tre<br />
donne e ha tradito <strong>la</strong> moglie, è stato sospeso dal suo ruolo di “capo”, questo fatto evidenzia<br />
come <strong>la</strong> mafia si nutre di falsi valori e come ci si trova di fronte un codice che ha <strong>la</strong> funzione di<br />
tenere unito un “gruppo”, che <strong>la</strong> mafia si nutre di un concetto di “fedeltà interno”. La famiglia di<br />
Cosa Nostra ha tenuto unita <strong>la</strong> famiglia nei momenti di grave crisi, quando lo Stato ha deciso di<br />
colpire veramente <strong>la</strong> mafia, <strong>la</strong> famiglia è riuscita a subire i colpi e a tenere unita, non si è mai<br />
disgregata. La famiglia di Cosa Nostra è sempre più forte del<strong>la</strong> famiglia naturale, anche se per<br />
certi versi coincide, ma il vincolo di appartenenza è forte e non è facile spezzarlo, proprio per il<br />
ruolo determinante del<strong>la</strong> “famiglia”<br />
5) Quanto ha influito lo stereotipo giudiziario e culturale nel garantire l’impunità delle donne<br />
all’interno del<strong>la</strong> mafia?<br />
Risp.: Ha influito tanto. La donna era considerata sempre una persona inferiore e quindi mai<br />
facente parte a tutti gli effetti del<strong>la</strong> associazione ma<strong>la</strong>vitosa, ma vi entrava solo per amore<br />
oppure per famiglia. Infatti molte donne erano denunciate e condannate per favoreggiamento e<br />
mai per avere commesso un reato e per essere essi stessi parte dell’ organizzazione ma<strong>la</strong>vitosa.<br />
Solo con gli anni 90 il numero delle donne imputate e condannate per associazione di tipo<br />
mafioso comincia ad aumentare, ma ancora vi è una certa resistenza culturale a percepirle e<br />
considerarle a tutti gli effetti esponenti di famiglia mafiose. Solo negli ultimi anni si è superato<br />
questo approccio culturale e le donne sono considerate a tutti gli effetti pari agli uomini nel<strong>la</strong><br />
commissione di reati e nel loro coinvolgimento criminale.<br />
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