25.04.2013 Views

scarica la tesi - Liberanet

scarica la tesi - Liberanet

scarica la tesi - Liberanet

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ma non avrebbe par<strong>la</strong>to perché in lei iniziavano ad albergare valori nuovi ma per<br />

salvare il proprio uomo e vendicarsi dei suoi nemici che già dopo il primo attentato<br />

aveva minacciato: «(…) Gli avete fatto l’agguato, ma badate che se succede che Natale<br />

muore, io ve <strong>la</strong> farò pagare 394 (...)».<br />

Al terzo attentato si compì l’assassinio preannunciato del compagno, ucciso con 28<br />

colpi di mitra. Giacoma, da vera donna di mafia e avvelenata dall’odio, sfi<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong><br />

pisto<strong>la</strong> nascosta sotto <strong>la</strong> giacca del proprio uomo, sarà pronta a vendicarlo: «(…) Ora mi<br />

dicevo se incontro don Alfonso dei miei stivali gli sparo in bocca 395 (...)». Per fortuna<br />

non vide né Don Alfonso né gli amici di questo di cui era sicura avessero partecipato al<br />

massacro. Fu soprattutto grazie a Paolo Borsellino, al<strong>la</strong> sua comprensione, al suo<br />

carattere, che Giacoma inizia ad avere un po’ di fiducia nelle istituzioni decidendo di<br />

par<strong>la</strong>re, anche se <strong>la</strong> stessa definirà <strong>la</strong> sua azione una ritorsione contro chi le ha<br />

provocato quell’immane sofferenza: «Col<strong>la</strong>borare con <strong>la</strong> giustizia per me è stata una<br />

vendetta. È stato come se avessi ammazzato queste persone 396 ». Infatti, prima di allora<br />

non aveva mostrato alcun segno di condanna per i mafiosi che uccidono e, custodendo<br />

con tenacia quei valori del<strong>la</strong> lunga tradizione mafiosa, ribadisce di non considerarsi una<br />

“pentita”.<br />

Lei giustifica se stessa e il proprio uomo usando lo stereotipo non nuovo del<strong>la</strong><br />

differenza tra <strong>la</strong> mafia buona di una volta e quel<strong>la</strong> cruenta di adesso che non avrebbe più<br />

regole: «Pensavo che non era una cosa sbagliata. Adesso lo so che non era così. Ma<br />

all’epoca..E del resto <strong>la</strong> mafia è tutta un’altra cosa. Uccideva ma non senza preavviso. E<br />

le donne e i bambini non si toccavano per nessuna ragione al mondo 397 ».<br />

Rimane, comunque, aggrappata al<strong>la</strong> convinzione che Natale fosse un mafioso vecchio<br />

stampo, un vero uomo d’onore: «Fece un sacco di bene. Se poteva aiutare qualcuno, lo<br />

faceva.(...) La mafia, quel<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> in cui credevo io, in cui Natale mi ha fatto crescere,<br />

anche quel<strong>la</strong> è servita a farmi diventare <strong>la</strong> persona che sono. La mafia per lui era aiutare<br />

i più deboli, anche se commettendo un reato (…)». Un argomento che persone, come<br />

Giacoma, nate e cresciute in quell’ambiente, hanno sempre a portata di mano per<br />

appannare <strong>la</strong> vista sul<strong>la</strong> realtà ed autoassolversi.<br />

Tuttavia, in seguito al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione, riesce a chiedere perdono a tutti i familiari dei<br />

magistrati uccisi, e grazie alle sue rive<strong>la</strong>zioni fece condannare numerosi affiliati al<strong>la</strong><br />

394 Siebert R., Le donne, <strong>la</strong> mafia, p.299.<br />

395 Ingrascì O., Donne d’onore, p. 151-152.<br />

396 Ibidem p. 152<br />

397 Puglisi A., op. cit., p. 97.<br />

159

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!