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Risp.:No<br />

Intervento: E perché?<br />

Risp.: Perché avevano paura. Solo per paura. Guarda io in sei anni ho visto solo tre volte i miei<br />

genitori, pensa tu. E io ho capito quello che loro so’ rimasti co’ <strong>la</strong> testa sotto <strong>la</strong> sabbia io no, io e<br />

i miei figli no. E ti ripeto poi piano, piano continuando ‘sta strada ho iniziato a crederci anch’io<br />

a quello che facevo, piano, piano. Più mi spogliavo a nudo più loro mi attaccavano anche negli<br />

interrogatori nell’udienza. Per dirti, un giorno ho fatto una video conferenza, sempre di giù del<strong>la</strong><br />

Sicilia, era un confronto tra me e lui, <strong>la</strong> stessa giornata io ricevevo minacce sul cellu<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />

mia figlia, che quel numero lo sapevano solo i miei genitori -io ho dovuto, ricambiare schede<br />

telefoniche, <strong>la</strong> mia figlia di nuovo..-al<strong>la</strong> stessa ora che io depositavo, capisci?. quindi ne ho<br />

avute parecchie però so’ andata avanti ugualmente perché c’ho creduto, ho creduto nei miei figli<br />

e più so’ andata avanti più mi rendevo conto che dovevo dargli stu futuro diverso a loro che se<br />

lo meritavano. E poi ho sentito anche <strong>la</strong> necessità di portare fuori agli altri <strong>la</strong> mia storia. Perché<br />

io penso sì è vero <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> fa tanto, fa tantissimo però penso che anche gli esempi fanno tanto<br />

nel senso di dire..molti politici, che so anche gente che fa parte delle istituzioni, che fanno s’ti<br />

rappresentanze, anti racket, manifestazioni…siamo tutti bravi con le parole, a ur<strong>la</strong>re, a dire “no<br />

al<strong>la</strong> mafia, no al<strong>la</strong> mafia”, ma poi al<strong>la</strong> fine coi fatti che facciamo? Io dico io nel mio piccolo, per<br />

carità, mi so’ meritata il carcere..però se volevo mi stavo anche zitta, io perché dovevo fare<br />

l’intervista, io le faccio tutte a gratis, ma chi mi ci porta. Io adesso sto <strong>la</strong>sciando i miei figli da<br />

soli a casa, che ci guadagno io? Niente. Cioè è facile tutti che parliamo, urliamo.. però al<strong>la</strong> fine<br />

coi fatti che facciamo. Allora io dico quelli che <strong>la</strong> possono sconfiggere un’ so’ io da lontano. Io<br />

un’ mi sento una vigliacca. Qualcuno lo sai che m’ ha detto in un’intervista, ha detto “Beh, <strong>la</strong><br />

gente però dice, per lei è facile a par<strong>la</strong>re, a <strong>la</strong>nciare appelli a altre donne..oppure ai figli, ai<br />

giovani, però lei non c’è più qua in Sicilia, lei non ci abita, lei è sotto protezione”. Sì è vero,<br />

però io so’ stata costretta a fare questo. La legge , purtroppo, so’ le regole, so’ quelle che so’,<br />

però io nel mio piccolo..cioè io ho denunciato pubblicamente con un libro, un libro dove faccio<br />

nomi e cognomi, col rischio di querele ecc, ecc no?. Perché dovevo prendermi altri guai, io<br />

tanto ormai ho scontato <strong>la</strong> pena, ho scontato tutto, sono ‘na libera cittadina, come qualunque<br />

persona. Perché? Però mi ci so’ impelegata c’ho creduto e lo continuo a fare e continuo a<br />

<strong>la</strong>nciare gli appelli finchè c’ho vita e c’ho voce. Dico però voi che abitate in Sicilia, siete voi<br />

che <strong>la</strong> dovete cambiare, cioè voi giovani invece di fare solo le manifestazioni dovete iniziare<br />

anche all’interno delle scuole, qualsiasi cosa succede, se vedete perché un’ denunciate. Adesso<br />

mi viene in mente Peppino Impastato, no?, che ultimamente ni sti giorni, ho seguito su internet,<br />

che si commemorava di nuovo.., a lui chi ce lo portava a denunciare, che al<strong>la</strong> fin fine chi<br />

gliel’ha portato a perdere <strong>la</strong> vita perché? Però c’ha creduto. Allora dico smettiamo<strong>la</strong> di ur<strong>la</strong>re,<br />

smettiamo<strong>la</strong> di fare solo le cose per l’apparenza, facciamolo sul serio. Io non chiedo le vittime<br />

immo<strong>la</strong>te però io dico se ci uniamo tutti, soprattutto in Sicilia, no?, siete più forti voi che abitate<br />

in Sicilia se vi unite tutti, che io da so<strong>la</strong>, <strong>la</strong> forza veramente è quel<strong>la</strong>. Perché poi hanno paura,<br />

guarda, fidati, che <strong>la</strong> mafia non vuol fare tanto rumore. Hanno più paura di quello che lo vanno<br />

a denunciare che a fare adesso anche di mettere ‘na bomba. Se vedono <strong>la</strong> gente cioè <strong>la</strong> società,<br />

che poi <strong>la</strong> fondiamo noi <strong>la</strong> società, le persone normali, no il magistrato -per carità fa parte però-<br />

noi persone normali, noi figli di contadini o di onesti <strong>la</strong>voratori in fabbrica, siamo noi che<br />

formiamo <strong>la</strong> Sicilia e <strong>la</strong> società. Se loro vedono che ‘sta gente inizia a ribel<strong>la</strong>rsi a loro gli prende<br />

<strong>la</strong> paura, tranquil<strong>la</strong>. E <strong>la</strong> cosa che a me mi ha fatto piacere che dopo <strong>la</strong> mia col<strong>la</strong>borazione quasi<br />

un anno dopo, sono iniziate le prime associazioni anti racket giù in Sicilia, e quello mi ha fatto<br />

piacere. Vuol dire che <strong>la</strong> mia spinta a qualcuno ha dato..<br />

Intervento: Il messaggio è arrivato a qualcuno<br />

Risp.: Sì, e poi c’è stata anche un’altra donna che mi ha seguito per carità, <strong>la</strong> Vitale, no?, lei l’ha<br />

fatto un anno dopo, io l’avevo incontrata anche in carcere a lei..Mi ha fatto piacere, io ancora<br />

oggi ci spero che altre donne seguano....<br />

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