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vedrà solo 4 volte durante <strong>la</strong> detenzione - affinchè non cresca e apprenda i dettami del<strong>la</strong><br />

cultura mafiosa.<br />

La re<strong>la</strong>zione con Costantino<br />

Mentre Pino continua <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione c<strong>la</strong>ndestina con l’amante Francesca dal carcere,<br />

Rosalia conosce un uomo, Costantino, che finalmente <strong>la</strong> farà sentire amata e desiderata.<br />

Lui stava entrando in affari con il fratello e con Pino per un progetto di trasporto<br />

import-export di mozzarelle di bufa<strong>la</strong> dal<strong>la</strong> Campania al<strong>la</strong> Sicilia. Presentata da<br />

Giuseppe come un affare legale, offre a Rosalia d’intestarle l’attività dicendole: «(...)<br />

“Lo faccio per te, così ti senti utile, non ti senti mia dipendente, visto che io ti do i<br />

soldi” 360 (...)».<br />

Più tardi scoprirà <strong>la</strong> vera e cruda realtà: Costantino le rive<strong>la</strong> di essere un camorrista e<br />

solo durante <strong>la</strong> sua col<strong>la</strong>borazione, attraverso le intercettazioni delle conversazioni tra<br />

Pino e il fratello, scopre che quell’attività servirà loro per occultare un traffico di droga<br />

dal<strong>la</strong> Campania al<strong>la</strong> Sicilia usando il trasporto delle mozzarelle di bufa<strong>la</strong> come<br />

copertura, mentre lei verrà usata solo quale prestanome.<br />

Per l’ennesima volta si sentirà ingannata anche se finalmente potrà liberarsi di quel<br />

senso di colpa verso il fratello per averlo, con il suo matrimonio, invischiato con <strong>la</strong><br />

mafia. Una dimostrazione che Giuseppe, dall’animo buono che le propone un <strong>la</strong>voro e<br />

l’aiuta durante <strong>la</strong> detenzione di Pino, in realtà non è stato mai costretto ma ha sempre<br />

coscientemente voluto entrare in affari con l’organizzazione.<br />

La Iucu<strong>la</strong>no, perciò, rompe <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione con Costantino e inizia ad avvicinarsi al<strong>la</strong><br />

Chiesa dove incontra “persone pulite”, che il marito non le aveva mai fatto conoscere né<br />

tanto meno permesso di frequentare, persone “normalissime” che guadagnavano<br />

<strong>la</strong>vorando onestamente, di fronte alle quali lei si sente “indegna”. È anche grazie a tale<br />

percorso spirituale, in cui trova conforto e sollievo, che Rosalia matura l’idea di aver<br />

vissuto per più di 10 anni in un mondo chiuso e ristretto, quello del<strong>la</strong> mafia, i cui<br />

abitanti sono delle “sanguisughe 361 ”. È un mondo a cui cerca a modo suo di opporsi,<br />

disattendendo gli ordini di Pino, non portando più i messaggi che questi le dava dal<br />

carcere.<br />

Inizia a vivere adesso in un clima di redenzione.<br />

Il 4 maggio del 2004, arriva l’arresto anche per lei insieme al fratello Giuseppe. Pensa<br />

con rabbia “Colpa di Pino”, a cui ha rega<strong>la</strong>to gli anni migliori e i tre figli e che è riuscito<br />

a coinvolgere tante persone nel<strong>la</strong> sua corsa verso il potere.<br />

360 Ibidem.<br />

361 Cerati C., Storia vera di Carme<strong>la</strong> Iucu<strong>la</strong>no, p. 111.<br />

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