25.04.2013 Views

scarica la tesi - Liberanet

scarica la tesi - Liberanet

scarica la tesi - Liberanet

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ricordiamo, ancora, l’assassinio di Rosalia Pipitone, che al<strong>la</strong> polizia, inizialmente,<br />

sembrò l’esito di una rapina finita male. Dopo le rive<strong>la</strong>zioni del pentito Francesco<br />

Marino Mannoia, si scoprì che ad impartire l’ordine dell’omicidio fu proprio il padre<br />

Antonino, personaggio di rilievo del<strong>la</strong> “famiglia” dell’Acquasanta. Questo, da buon<br />

uomo d’onore, non poté sopportare <strong>la</strong> condotta disonorevole del<strong>la</strong> figlia, che tradì il<br />

marito, e perciò le dà una giusta punizione, “apprezzata persino dal<strong>la</strong> Famiglia”, come<br />

dirà il Mannoia.<br />

Analoghe motivazioni condussero Giuseppe Lucchese, killer del<strong>la</strong> “famiglia” di<br />

Ciaculli, a far fuori <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> Pina, rea di aver intrattenuto una re<strong>la</strong>zione con il cantante<br />

Pino Marchese, e <strong>la</strong> cognata Luisa Gritti, per aver avuto, invece, atteggiamenti<br />

“discutibili” durante <strong>la</strong> detenzione del marito, Antonino Lucchese.<br />

Si pensi, ancora, a Giovanni Bontade il quale diede le indicazioni necessarie per<br />

l’assassinio del fratello Stefano; a Pietro Marchese, sgozzato in carcere su ordine del<br />

cognato Filippo Marchese, il quale, però, avrebbe voluto eseguire personalmente <strong>la</strong><br />

sentenza in quanto, come dice lo stesso, «Nel mio sangue io solo posso mettere<br />

mano 122 ». È una «strana interpretazione del concetto di onore quel<strong>la</strong> che impone di non<br />

delegare a nessuno il compito di uccidere chi appartiene al proprio sangue 123 ».<br />

Rappresentativa del conflitto tra <strong>la</strong> Famiglia mafiosa e <strong>la</strong> famiglia di sangue, seppur non<br />

conclusasi in omicidio ma in un “presunto” suicidio, è, anche, <strong>la</strong> vicenda di Vincenzina<br />

Marchese, moglie di Leoluca Bagarel<strong>la</strong>, braccio destro e cognato di Salvatore Riina.<br />

L’enorme “disgrazia” del pentimento del fratello Giuseppe, grande accusatore di Totò,<br />

scatena nel<strong>la</strong> Marchese un profondo turbamento dovuto all’essere, allo stesso tempo,<br />

moglie di un boss e sorel<strong>la</strong> di un pentito, quindi all’impossibilità di coniugare l’affetto<br />

per <strong>la</strong> famiglia di sangue all’amore per il marito e al<strong>la</strong> fedeltà ai valori mafiosi. Questo<br />

conflitto, accompagnato da un malessere interiore dovuto a vicende personali, sarà per<br />

lei insanabile, insopportabile, perciò troverà nel suicidio l’unico rimedio.<br />

Tuttavia, si affianca l’ipo<strong>tesi</strong> del possibile uxoricidio richiesto a Bagarel<strong>la</strong> e<br />

probabilmente da questi personalmente eseguito, necessario per cancel<strong>la</strong>re col sangue il<br />

legame infamante con <strong>la</strong> famiglia del col<strong>la</strong>boratore e restituire nuova e piena<br />

legittimazione al ruolo di capo ricoperto dal cognato di Riina.<br />

Non dimentichiamo <strong>la</strong> testimonianza di C<strong>la</strong>udio Severino Samperi, un uomo diventato<br />

ricco grazie alle bische c<strong>la</strong>ndestine che, però fu sempre più disgustato dal<strong>la</strong> ferocia<br />

gratuita di Cosa Nostra. A riprova del<strong>la</strong> sua fedeltà, gli fu ordinato di uccidere il proprio<br />

122 Siebert R., Le donne, <strong>la</strong> mafia, p. 51.<br />

123 Falcone G., Padovani M., Cose di Cosa Nostra, p. 31.<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!