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appartenenza. « (...) Bisogna non essere uomo, secondo il sentire dell’omertà, per non<br />

risentirsi 100 (…) ».<br />

D’altronde <strong>la</strong> “vendetta è degli dei”- dicevano gli antichi - “è permessa da Dio”-<br />

pensano i moderni uomini - e “desiderata anche dai defunti 101 ”.<br />

In passato l’istituto del<strong>la</strong> vendetta, si è diffuso ed ha trovato ampia legittimazione, in<br />

quelle zone del<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> in cui erano assenti o inadeguati gli strumenti dello Stato per<br />

il controllo del<strong>la</strong> violenza, perciò si svilupparono sistemi alternativi che, colmando le<br />

<strong>la</strong>cune del governo ufficiale, soddisfacevano le esigenze di giustizia dei singoli<br />

individui attraverso <strong>la</strong> risoluzione delle vertenze tra le persone.<br />

Oggi mentre nel<strong>la</strong> società legale lo sviluppo di un sistema di giustizia statale ha reso<br />

questa pratica inutile, essa continua a rappresentare <strong>la</strong> struttura centrale del codice<br />

culturale delle organizzazioni mafiose.<br />

Bisogna, però, far luce, sulle reali cause che si ce<strong>la</strong>no dietro l’utilizzo del sistema del<strong>la</strong><br />

vendetta. Difatti, i motivi puramente ideologici, del<strong>la</strong> perdita dell’onore, sono serviti<br />

solo da alibi per giustificare azioni criminali finalizzate al soddisfacimento d’interessi<br />

economici ma soprattutto all’acquisizione di potere e controllo sul territorio.<br />

Ancora una volta, <strong>la</strong> mafia si è mostrata perfettamente capace di far proprio e utilizzare<br />

strumentalmente un costume sociale, ammantandolo di una parvenza ideologica e<br />

simbolica.<br />

Secondo lo storico Salvatore Lupo 102 , è raro che un assassinio venga eseguito solo per<br />

una questione di principio. Fa parte di un piano militare, messo in atto solo se risponde<br />

agli interessi del<strong>la</strong> famiglia. Da questa prospettiva le donne siciliane nelle guerre di<br />

mafia svolgono un ruolo da strateghi militari: esercitano, infatti, autorità sui soldati e<br />

hanno una conoscenza profonda del territorio.<br />

Per un’aspirante boss vendicare un morto è un mezzo per dimostrare il proprio valore<br />

ma soprattutto il proprio potere, ottenendo maggiore credibilità. Se non lo facesse,<br />

perderebbe il rispetto e ciò minerebbe <strong>la</strong> sua “carriera”. «In tali casi <strong>la</strong> madre che incita<br />

il figlio a uccidere è più che un angelo vendicatore, è l’artefice del<strong>la</strong> sua ascesa al<br />

trono 103 ».<br />

Dobbiamo, comunque, ammettere che il “fascino del<strong>la</strong> violenza” appartiene al<br />

femminile e, in questo caso, si esprime pienamente nell’essere le maggiori promotrici<br />

dell’istituto del<strong>la</strong> vendetta.<br />

100 Pitrè G., La Mafia e l’omertà, p. 23.<br />

101 Ibidem p. 28.<br />

102 Cit. in Longrigg C<strong>la</strong>re, L’altra metà del<strong>la</strong> mafia.<br />

103 Ibidem, p. 113.<br />

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