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Intervento: Cioè?<br />

Risp.: Cioè non mi sono mai sentita di essere...<br />

Intervento: Un boss<br />

Risp.: Si. Nel senso che io vivevo tutto normalmente<br />

Intervento: Per lei era <strong>la</strong> normalità<br />

Risp.: Si ho vissuto tutto con normalità<br />

Intervento: Si sentiva un po’ importante quand’era boss?<br />

Risp.: No<br />

Intervista: No?Non le piaceva un po’?<br />

Risp.: No. Ma sai forse cos’è che mi piaceva quello che potevo dare, dire in faccia a mio fratello<br />

“Hai visto anche una donna può fare quello che fa un uomo”. Cioè il fattore che <strong>la</strong> donna deve<br />

essere messa a casa, non andare a scuo<strong>la</strong>, quello, quell’altro..al<strong>la</strong> fine se vuole..Magari era solo<br />

‘na vendetta, ma non perché mi volevo vendicare nei confronti…ma per fargli capire “Hai visto,<br />

pure io da donna se volessi potrei ottenere quello che ottieni tu da uomo” E quindi non è che era<br />

una cosa, vabè mi alzo <strong>la</strong> mattina.., l’ho forse pure nutrito sempre dentro di me ‘sta cosa di<br />

voler dimostrare. Magari volevo pure dimostrare a loro che una donna poteva essere anche<br />

capace di stare a capomandamento e gestir<strong>la</strong> a preferenza che fosse un uomo.<br />

Intervento: Però il fatto di comandare altri uomini…<br />

Risp.: No, no. Anche perché io quel<strong>la</strong> gente li trattavo tutti bene, cioè non che ero…Io avevo un<br />

ruolo quando mi trovavo con ‘sti persone cioè quando stavo con ‘sti persone si poteva anche<br />

scherzare, ridere, mangiarci anche un ge<strong>la</strong>to insieme però dal momento in cui si discutevano<br />

cose serie erano serie, lì mi facevo valere per quello che ero ma non perché…<br />

Intervento: Per il ruolo<br />

Risp.: Si. Mi facevo valere per quello che era. Io me ne andavo di lì e ritornavo ad essere una<br />

persona che era amica di tutti, sorridente con tutti, se incontravo il vecchietto in strada a piedi<br />

me lo mettevo nel<strong>la</strong> macchina, l’accompagnavo, cioè una persona normale.<br />

14) Quali insegnamenti e quali valori nuovi ha accolto lontano dal<strong>la</strong> mafia?<br />

Risp.: Ma sai che c’è che, si dice, almeno penso io, che chi nasce tondo non muore quadrato,<br />

uno che è tondo è tondo. Nel senso che l’uomo non si può cambiare, si può migliorare. Io ho<br />

<strong>la</strong>vorato su di me, migliorandomi. Magari ti porto una cosa stupida come esempio, che io avevo<br />

un carattere molto aggressivo, ma era una corazza mia che mi ero costruita, subito stavo al chi<br />

va là, all’attacco, se qualcuno mi volesse attaccare già sapeva che trovava una corazza di ferro e<br />

non andava oltre. Oggi no, oggi ho capito che comunque ci so’ tante altre cose che hanno<br />

magari un valore minimo rispetto a tante altre cose, però, so’ cose belle, vissute. Quello di poter<br />

andare un giorno al mare a farmi un bagno con i miei figli, cosa che io non potevo fare. Tante<br />

cose.. per dire a fare un picnic con i miei figli, camminare insieme a piedi nudi sull’erba cosa<br />

che magari lo facevo però lo facevo perché ero costretta a farlo, o perché dovevo andare in<br />

campagna coi miei fratelli, cioè viverle le cose.<br />

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