Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
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5. <strong>Il</strong> concetto <strong>di</strong> Centro <strong>di</strong><br />
Responsabilità sarà oggetto<br />
<strong>di</strong> trattazione più<br />
approfon<strong>di</strong>ta nel paragrafo<br />
successivo; in sintesi, si<br />
intende per centro <strong>di</strong><br />
responsabilità l’unità organizzativa<br />
alla quale è assegnato<br />
un obiettivo operativo,<br />
le risorse necessarie e,<br />
soprattutto, alla quale è<br />
preposto il soggetto responsabile<br />
del raggiungimento<br />
dei primi e dell’efficiente<br />
impiego delle seconde.<br />
140<br />
“fase <strong>di</strong> pianificazione strategica”. Le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo stabilite in tale<br />
documento, infatti, non entrano nei dettagli come, d’altronde, non vengono<br />
definite le modalità secondo le quali andranno implementate le<br />
azioni che permetteranno il raggiungimento degli obiettivi. Non è presente,<br />
ad esempio, alcun approfon<strong>di</strong>mento riguardo alla tempistica od al<br />
profilo economico-finanziario se si esclude il rimando effettuato dall’art.<br />
7 dell’Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo 2001-2003, secondo il quale “…le risorse<br />
finanziarie saranno assegnate alle agenzie sulla base delle <strong>di</strong>sponibilità<br />
in<strong>di</strong>cate, per ciascuna <strong>di</strong> esse, nella tabella C della legge <strong>finanziaria</strong>…”.<br />
È invece possibile trovare in esso una definizione piuttosto chiara<br />
delle missioni <strong>di</strong> fondo ed una esplicitazione sia delle finalità che degli<br />
obiettivi da perseguire attraverso le attività or<strong>di</strong>nariamente esercitate o<br />
quelle innovative che si intende intraprendere. Sono in<strong>di</strong>cate, inoltre,<br />
anche se in modo piuttosto sommario, le modalità, le criticità ed i fattori<br />
chiave che potrebbero influenzare il raggiungimento dei fini e<br />
degli obiettivi proposti.<br />
Attraverso il processo <strong>di</strong> programmazione, invece, tipicamente<br />
sono in<strong>di</strong>viduati gli obiettivi operativi che dovranno essere conseguiti<br />
in un arco <strong>di</strong> tempo più breve (<strong>di</strong> solito un anno), in relazione alle<br />
risorse necessarie. Gli obiettivi operativi sono caratterizzati dal fatto <strong>di</strong><br />
essere parziali e imme<strong>di</strong>ati (o al più interme<strong>di</strong>) rispetto a quelli, presenti<br />
nell’Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, definibili “strategici” o finali. Più analiticamente,<br />
il processo <strong>di</strong> programmazione traduce gli obiettivi come<br />
sopra definiti in piani operativi (in concomitanza all’assegnazione <strong>di</strong><br />
risorse) più dettagliati articolati per Centri <strong>di</strong> Responsabilità (d’ora in<br />
avanti, per brevità, CdR) attraverso quello che si definisce processo <strong>di</strong><br />
“budgeting” 5. È proprio la correlazione logico-temporale <strong>di</strong> questi<br />
“momenti” che consente (o dovrebbe consentire) il <strong>controllo</strong> delle<br />
attività <strong>di</strong> <strong>gestione</strong>, la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare eventuali inefficienze e<br />
la <strong>di</strong>rezione verso la quale in<strong>di</strong>rizzare le azioni correttive.<br />
Per far luce in merito alle <strong>di</strong>fferenti procedure (e con esse alle <strong>di</strong>fferenti<br />
finalità perseguite) <strong>di</strong> assegnazione delle risorse<br />
economico/finanziarie all’amministrazione <strong>finanziaria</strong>, è il caso <strong>di</strong> sottolineare<br />
la <strong>di</strong>stinzione che sussiste tra il processo <strong>di</strong> programmazione<br />
<strong>finanziaria</strong> tipico della contabilità pubblica e l’insieme dei processi <strong>di</strong><br />
programmazione-budgeting, assunti in un’ottica aziendalista. <strong>Il</strong> primo<br />
rappresenta sostanzialmente l’iter attraverso il quale, a partire da una<br />
“richiesta” <strong>di</strong> risorse finanziarie formulata sulla base <strong>di</strong> previsioni <strong>di</strong><br />
spesa (proposte <strong>di</strong> stati <strong>di</strong> previsione <strong>di</strong>stinti per ministeri), viene dapprima<br />
promulgata la legge <strong>di</strong> approvazione del bilancio e successivamente<br />
attuata la ripartizione delle Unità Previsionali <strong>di</strong> Base (UPB,<br />
descrivibili come aggregati decisionali formate da un insieme omogeneo<br />
<strong>di</strong> capitoli corrispondenti ad un unico centro responsabile <strong>di</strong><br />
<strong>gestione</strong>) in capitoli, che costituiscono l’unità elementare <strong>di</strong> <strong>gestione</strong><br />
della spesa. Questa ripartizione viene formalizzata dal Ministero del<br />
Tesoro (Ispettorato Generale per le Politiche <strong>di</strong> Bilancio) attraverso<br />
l’emanazione <strong>di</strong> un Decreto Ministeriale con il quale vengono assegnate,<br />
a ciascun’UPB le risorse necessarie per lo svolgimento delle attività<br />
da realizzare. Nel caso delle agenzie, che costituiscono ciascuna<br />
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO