Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
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opportunamente i bisogni della collettività 9, nel rispetto dei vincoli<br />
esterni fissati dall’Unione europea. La necessità <strong>di</strong> realizzare uno stretto<br />
legame tra la programmazione economica nazionale e quella europea<br />
impone al Governo <strong>di</strong> utilizzare il DPEF come strumento per<br />
coor<strong>di</strong>nare le politiche nazionali con le politiche europee <strong>di</strong> convergenza<br />
e <strong>di</strong> coesione secondo le regole fissate dal patto <strong>di</strong> stabilità e crescita.<br />
La legge <strong>di</strong> riforma ha sottolineato il coor<strong>di</strong>namento necessario<br />
con le politiche europee stabilendo che il Governo deve presentare al<br />
Parlamento una nota informativa per motivare eventuali nuove previsioni<br />
degli in<strong>di</strong>catori macroeconomici e dei sal<strong>di</strong> <strong>di</strong> finanza pubblica<br />
rispetto alle previsioni contenute nel DPEF (art. 3 comma 4 bis, L.<br />
468/78).<br />
Nel paragrafo precedente abbiamo proposto la schematizzazione<br />
grafica dei lineamenti <strong>di</strong> un modello teorico <strong>di</strong> PeC che ha un aspetto<br />
<strong>di</strong> assoluta criticità nella continuità logica e sostanziale tra i documenti<br />
<strong>di</strong> programmazione governativi e quelli propri del singolo <strong>di</strong>castero.<br />
<strong>Il</strong> DPEF costituisce oggi il “tableau de bord” <strong>di</strong> tutta la manovra<br />
economico <strong>finanziaria</strong>, fissando i limiti quantitativi della legge <strong>finanziaria</strong><br />
e della legge <strong>di</strong> bilancio a legislazione vigente e anticipando il<br />
contenuto <strong>di</strong> interventi normativi <strong>di</strong> settore che realizzano gli obiettivi<br />
<strong>di</strong> politica economica generale illustrati nello stesso documento.<br />
Tuttavia, l’applicazione delle logiche <strong>di</strong> programmazione aziendale<br />
richiede un ripensamento <strong>di</strong> tale documento in forme idonee ad affermarsi<br />
sia come strumento <strong>di</strong> avvio <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> pianificazione strategica<br />
estesa all’intero settore della PA centrale, sia come base informativa <strong>di</strong><br />
riferimento per l’esercizio <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> democratico sull’operato<br />
del Governo. In tal senso, è auspicabile che valutazioni collegate<br />
all’andamento delle variabili macroeconomiche e ai loro riflessi finanziari<br />
sulla <strong>gestione</strong>, siano integrate dalla capacità <strong>di</strong> definire politiche e<br />
programmi pubblici esprimendone, in termini chiari e misurabili:<br />
– la tipologia, l’entità e la tempificazione dei risultati complessivi<br />
attesi;<br />
– le risorse da destinare al loro raggiungimento;<br />
– gli in<strong>di</strong>rizzi strategici e progettuali per la loro attuazione.<br />
<strong>Il</strong> DPEF, rappresentando l’unico documento <strong>di</strong> programmazione a<br />
me<strong>di</strong>o-lungo termine, può affermarsi come strumento <strong>di</strong> pianificazione<br />
aziendale dell’intero sistema PA. Prospettata l’evoluzione del contesto<br />
socio-economico, la costruzione del documento si concentra nell’elaborazione<br />
delle politiche <strong>di</strong> settore e nel loro impiego come strumento<br />
<strong>di</strong> progettazione dei momenti <strong>di</strong> interazione e coor<strong>di</strong>namento<br />
<strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> intervento che, pur coinvolgendo operativamente<br />
strutture pubbliche <strong>di</strong>verse, convergono nel perseguimento <strong>di</strong> una<br />
medesima finalità, nella soluzione <strong>di</strong> una medesima esigenza pubblica.<br />
Così, se è ampiamente con<strong>di</strong>visibile che problemi complessi quali<br />
quello dell’occupazione siano affrontati con azioni congiunte <strong>di</strong> <strong>di</strong>casteri<br />
<strong>di</strong>versi, <strong>di</strong> soggetti pubblici e privati <strong>di</strong>stinti, <strong>di</strong> governi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente<br />
livello, deve essere altrettanto con<strong>di</strong>visibile che l’efficacia dell’azione<br />
collettiva sarà proporzionata al grado <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong><br />
progettualità rinvenibile nell’azione dei <strong>di</strong>versi soggetti coinvolti.<br />
9. L. D’Alessio, La funzione<br />
<strong>di</strong> programmazione nel contesto<br />
normativo del bilancio<br />
dello Stato: la fase del cambiamento,<br />
in Azienda Pubblica,<br />
1998, n. 3, pp. 229 e ss.<br />
LINEAMENTI GENERALI DEL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO 71