Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
42<br />
I vincoli temporali sono rappresentati dai termini previsti per la<br />
presentazione dello stato <strong>di</strong> previsione del Bilancio, per l’emanazione<br />
della “Direttiva Generale per l’azione Amministrativa”.<br />
I vincoli contenutistici sono le modalità <strong>di</strong> formulazione dei documenti<br />
contabili e, in particolare, l’uso della classificazione delle spese<br />
per destinazione politica (COFOG), la struttura dello stato <strong>di</strong> previsione<br />
composto dalla nota preliminare e dall’allegato tecnico.<br />
Infine, i vincoli economico finanziari sono quelli definiti dal<br />
Governo nel DPEF che l’amministrazione è tenuta ad accogliere nella<br />
fase <strong>di</strong> elaborazione dello stato <strong>di</strong> previsione e che l’amministrazione<br />
stessa ha contribuito a definire in fase <strong>di</strong> programmazione economica.<br />
Sebbene la <strong>di</strong>stinzione sia più netta per la pianificazione <strong>finanziaria</strong>,<br />
intesa come processo che porta prima alla formulazione delle proposte<br />
<strong>di</strong> stato <strong>di</strong> previsione del singolo (per inciso, il Dicastero delle<br />
finanze elabora lo stato <strong>di</strong> previsione delle entrate dello Stato nel suo<br />
complesso) e poi alla presentazione alle Camere ed all’approvazione<br />
del bilancio <strong>di</strong> previsione annuale, l’amministrazione <strong>finanziaria</strong> sviluppa<br />
il processo <strong>di</strong> costruzione del piano secondo due <strong>di</strong>verse sessioni<br />
<strong>di</strong> pianificazione strategica.<br />
La prima sessione <strong>di</strong> pianificazione si svolge annualmente da marzo a<br />
maggio. In questo arco temporale i responsabili dei centri <strong>di</strong> responsabilità<br />
(d’ora in poi, per brevità, CdR) <strong>di</strong> 1° e <strong>di</strong> 2° livello procedono alla<br />
elaborazione <strong>di</strong> una proposta settoriale <strong>di</strong> piano strategico con un orizzonte<br />
temporale <strong>di</strong> tre anni. La proposta, che contiene una prima ipotesi<br />
<strong>di</strong> obiettivi strategici, trae origine da una serie <strong>di</strong> documenti ed input<br />
esterni ed interni all’amministrazione <strong>finanziaria</strong>. Tra gli input esterni vi<br />
sono gli in<strong>di</strong>rizzi politici del Governo, come recepiti nei documenti programmatori<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>o periodo già approvati o desunti dal <strong>di</strong>battito politico<br />
in atto; sono input interni il piano strategico triennale dell’anno precedente,<br />
i report <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> strategico relativi alla <strong>gestione</strong> appena conclusa,<br />
le linee guida emanate dall’Autorità politica per il triennio.<br />
<strong>Il</strong> prodotto finale <strong>di</strong> questa sessione è rappresentato da una prima<br />
versione del piano strategico composto dalle proposte <strong>di</strong> piano settoriale<br />
per ciascun centro <strong>di</strong> responsabilità <strong>di</strong> 1° livello. A supporto <strong>di</strong><br />
questa prima attività <strong>di</strong> elaborazione, l’amministrazione può utilizzare<br />
anche metodologie <strong>di</strong> ricostruzione degli scenari o simulazioni che<br />
consentono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e prevedere in modo sistematico le minacce<br />
o le opportunità dell’ambiente esterno che possono con<strong>di</strong>zionare l’attuazione<br />
delle linee strategiche dell’amministrazione. Per questa ragione<br />
è necessario che il sistema <strong>di</strong> PeC strategico sia dotato <strong>di</strong> un grado<br />
<strong>di</strong> flessibilità in relazione sia alle variazioni dell’ambiente sia alla rapida<br />
evoluzione del “pensiero strategico”. La necessità <strong>di</strong> ridefinire gli<br />
elementi caratterizzanti del sistema per rispondere alla <strong>di</strong>namicità del<br />
contesto esterno ed interno ha indotto l’amministrazione <strong>finanziaria</strong> a<br />
qualificare il modello <strong>di</strong> PeC come un “modello a geometria variabile”<br />
in grado <strong>di</strong> variare negli anni gli aspetti osservati in funzione delle<br />
emergenti e mutevoli esigenze <strong>di</strong> <strong>controllo</strong>. Ne deriva un sistema flessibile<br />
che calibra gli oggetti da monitorare (le macro funzioni dell’amministrazione,<br />
i prodotti/servizi, il funzionamento della macchina<br />
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO