Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
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La necessità <strong>di</strong> affinare il <strong>controllo</strong> <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> apre la strada ad un<br />
potenziamento delle informazioni da reperire per supportare efficacemente<br />
il sistema. La struttura organizzativa del ministero, territorialmente<br />
definita me<strong>di</strong>ante le Direzioni regionali, ha la necessità <strong>di</strong> coinvolgere<br />
le strutture periferiche, me<strong>di</strong>ante la puntuale rilevazione delle<br />
risorse affidate a queste ultime.<br />
Ripercorrendo il processo effettuato dal ministero, le fonti che alimentano<br />
il sistema vengono governate in buona sostanza dal sistema<br />
PPC e dalle strutture periferiche: nel primo caso la funzione <strong>di</strong> PeC<br />
provvede a fornire informazioni, attingendo ai sistemi contabili, alla<br />
procedura del personale, all’avanzamento parziale sul programma <strong>di</strong><br />
<strong>gestione</strong> ed ovviamente si occupa delle analisi <strong>di</strong> scostamento e consuntivo<br />
mentre è lasciato agli utilizzatori del sistema il compito <strong>di</strong> ipotizzare<br />
i carichi <strong>di</strong> lavoro che sono <strong>di</strong>sposti ad assumere formulando<br />
una previsione ragionevole rispetto alle ore <strong>di</strong> personale <strong>di</strong>sponibile.<br />
L’intervento della “<strong>di</strong>rigenza locale” ha un notevole impatto sul<br />
sistema: si cerca, infatti, <strong>di</strong> cominciare a coinvolgere i <strong>di</strong>rigenti delle<br />
strutture periferiche offrendo loro un ruolo attivo nell’ambito della<br />
programmazione delle attività, attuando fattivamente il decentramento<br />
delle competenze.<br />
Un elemento fondamentale su cui poggia il sistema è la corretta<br />
definizione del novero delle attività e la creazione degli “standard”.In<br />
sede <strong>di</strong> consuntivazione è necessario che le attività fondamentali possano<br />
essere efficacemente valutate. La definizione <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> “listino<br />
prodotti” non è affatto agevole, nonostante la presenza <strong>di</strong> una serie<br />
<strong>di</strong> servizi ed accertamenti (questi ultimi regolati dalla normativa<br />
vigente). Non <strong>di</strong>mentichiamo inoltre che ai fini del <strong>controllo</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>gestione</strong>, enumerare le attività non sempre sod<strong>di</strong>sfa appieno i requisiti<br />
<strong>di</strong> corretta valutazione dell’operato del personale.<br />
La prima risposta operativa alle <strong>di</strong>fficoltà testé evidenziate è la<br />
creazione, nel 1997, <strong>di</strong> una procedura che permette l’utilizzo <strong>di</strong> un<br />
“prodotto rappresentativo”, che <strong>di</strong>venta unità virtuale <strong>di</strong> conto e che<br />
serve a riassumere un numero (eccessivo) <strong>di</strong> prodotti rilevati (più <strong>di</strong><br />
cento). L’analisi attenta dei processi gestionali porta quin<strong>di</strong> ad in<strong>di</strong>viduare<br />
le linee <strong>di</strong> attività strategiche all’interno degli uffici operativi e<br />
ad or<strong>di</strong>narle in processi. L’utilizzo degli standard all’interno del PPC<br />
tiene ovviamente conto delle <strong>di</strong>verse realtà regionali ed i risultati sono<br />
utilizzati con riferimento agli andamenti precedenti.<br />
8.3.2 <strong>Il</strong> Dipartimento delle entrate<br />
Nel 1999 il sistema <strong>di</strong> PPC viene rinnovato in maniera significativa. I<br />
motivi <strong>di</strong> una decisa virata nel sistema possono essere così sintetizzati:<br />
- esigenze <strong>di</strong> semplificazione. Viene effettuata una decisa riduzione dei<br />
processi con una conseguente semplificazione della programmazione.<br />
La rappresentazione e descrizione dei processi vuole inoltre<br />
rafforzare l’omogeneità ed una razionale impostazione delle attività.<br />
L’esito finale della semplificazione porta, nell’anno 2000, ad una classificazione<br />
delle attività in cinque Macroprocessi <strong>di</strong>retti e sei Macroprocessi<br />
in<strong>di</strong>retti. I processi <strong>di</strong>ventano poco meno <strong>di</strong> cinquanta;<br />
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO