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Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano

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23. Cfr. G. Marcon, Bilancio,<br />

programmazione e<br />

razionalità delle decisioni<br />

pubbliche, Milano, Franco<br />

Angeli, 1978, p. 156.<br />

24. Cfr. G. Gruening, Origini<br />

e basi teoriche del New<br />

public Management,<br />

“Azienda Pubblica”,n.6,<br />

1998, p. 672.<br />

56<br />

In secondo luogo, nel classico modello PPBS la <strong>di</strong>stinzione tra<br />

<strong>di</strong>versi livelli logico-temporali si riflette in una simmetrica <strong>di</strong>stinzione<br />

relativa ai decisori competenti per ciascun livello: la proprietà o la<br />

componente politica per le scelte strategiche, l’alta <strong>di</strong>rezione per la<br />

pianificazione, la <strong>di</strong>rigenza interme<strong>di</strong>a per la programmazione <strong>di</strong>rezionale,<br />

la <strong>di</strong>rigenza <strong>di</strong> base per la programmazione operativa.<br />

Anche il tipo <strong>di</strong> scelte/decisioni risultano, quin<strong>di</strong>, gerarchicamente<br />

strutturate e corrispondono alla <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> competenze/responsabilità<br />

vista: l’identificazione del tipo <strong>di</strong> business o, nel caso <strong>di</strong> enti pubblici,<br />

della funzione perseguita/attività svolta competerà al vertice strategico;<br />

le decisioni <strong>di</strong> struttura (investimenti, organizzazione, etc.)<br />

all’alta <strong>di</strong>rigenza; la programmazione ed il <strong>controllo</strong> della <strong>gestione</strong> alla<br />

<strong>di</strong>rigenza, con l’eventuale ulteriore <strong>di</strong>stinzione per le attività più propriamente<br />

operative/produttive, attribuite alla <strong>di</strong>rigenza “<strong>di</strong> base”.<br />

Infine, nel modello PPBS ogni livello decisionale “riceve” le scelte<br />

del livello superiore e le declina per quanto <strong>di</strong> propria capacità/competenza,<br />

impegnandosi a realizzare quanto occorre per raggiungere i<br />

risultati previsti e voluti.<br />

A prescindere poi dall’articolazione “gerarchica” delle singole fasi,<br />

vi è da osservarsi che l’enfasi è soprattutto sull’output (cioè sul risultato<br />

imme<strong>di</strong>ato dell’attività, in contrapposizione all’outcome, o impatto).<br />

Altre caratteristiche dell’approccio PPBS si rinvengono nella sua<br />

impostazione formale, basata cioè su precise procedure, schemi e<br />

documenti <strong>di</strong> riferimento, tecniche <strong>di</strong> elaborazione dei dati, sistemi <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>catori; nonché nella sua globalità o sinotticità, nel senso che si<br />

fonda sull’analisi globale <strong>di</strong> tutti i fattori rilevanti per una decisione 23.<br />

Si noti, peraltro, che nel contesto delle amministrazioni pubbliche,<br />

l’approccio PPBS ha dato origine al filone “razionalista” del Public<br />

Management, compresa la terminologia utilizzata: parametri, dati,<br />

risultati, prodotti, programmi, alternative. Una certa quale ere<strong>di</strong>tà<br />

razionalista, peraltro, è pervenuta anche in taluni filoni dell’approccio<br />

noto come “New Public Management” (NPM) 24.<br />

L’adozione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> governo e <strong>controllo</strong> della <strong>gestione</strong> del<br />

tipo PPBS costituisce certamente un apprezzabile tentativo <strong>di</strong> superare<br />

la logica del <strong>controllo</strong> burocratico, ma si basa fondamentalmente su<br />

alcuni presupposti. Più in generale, assume che il modello <strong>di</strong> programmazione<br />

razionale, formale e globale su cui si basa sia applicabile<br />

al settore pubblico e consenta <strong>di</strong> governare “dall’alto” le amministrazioni,<br />

in con<strong>di</strong>zioni ambientali preve<strong>di</strong>bili o quanto meno dominabili,<br />

orientando l’utilizzo delle risorse <strong>di</strong>sponibili alla realizzazione delle<br />

attività definite a priori dal vertice politico e ritenute sufficienti al raggiungimento<br />

dei fini pubblici.<br />

Passando poi ad un aspetto specifico del settore pubblico, presuppone<br />

che sia possibile sostituire, nel rapporto tra politica e burocrazia/management<br />

pubblico, il <strong>controllo</strong> burocratico (rispetto delle<br />

norme, <strong>controllo</strong> sull’adempimento e sulla correttezza formale degli<br />

atti) con il <strong>controllo</strong> non tanto e non soltanto sui risultati, quanto<br />

sullo svolgimento delle attività e sull’impiego delle risorse, ottenuto<br />

me<strong>di</strong>ante la prescrizione dettagliata delle azioni da compiere, ad opera<br />

IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO

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