Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano
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19. Per ulteriori considerazioni<br />
sulle caratteristiche<br />
rilevanti per la progettazione<br />
<strong>di</strong> un pdc, si veda: Mussari,<br />
R. (a cura <strong>di</strong>), Manuale<br />
Operativo per il Controllo<br />
<strong>di</strong> Gestione, Progetto finalizzato<br />
Controllo <strong>di</strong> Gestione:<br />
best practices – Dipartimento<br />
della Funzione<br />
Pubblica – UIPA, Rubbettino,<br />
Soveria Mannelli, 2001,<br />
pp. 214-17.<br />
20. Tratto da: Ministero<br />
delle finanze - Progetto<br />
PeC, Linee guida per la<br />
definizione del piano dei<br />
conti per natura,Documento<br />
interno, 1999.<br />
208<br />
bilità degli enti locali, anche se il livello <strong>di</strong> dettaglio potrà essere inferiore,<br />
limitandosi ad in<strong>di</strong>viduare i “raccor<strong>di</strong>” per gran<strong>di</strong> aggregati, atteso che<br />
alla Upb “Agenzia delle entrate” corrispondono solo tre capitoli <strong>di</strong> spesa.<br />
9.3.4 <strong>Il</strong> piano dei conti dell’agenzia<br />
Secondo l’art. 7 del Regolamento <strong>di</strong> Contabilità “il piano dei conti è<br />
costituito da un elenco <strong>di</strong> conti <strong>di</strong> natura patrimoniale, economica e<br />
d’or<strong>di</strong>ne articolati in modo da consentire l’analisi dettagliata <strong>di</strong> tutti i<br />
fatti amministrativi dell’agenzia e l’aggregazione <strong>di</strong> tutti i fatti economici”.Più<br />
in generale, il piano dei conti (d’ora innanzi, per brevità,pdc)<br />
consiste nell’elenco dei conti impiegati nella contabilità e nelle regole<br />
relative al loro funzionamento. Ciò che <strong>di</strong>fferenzia il pdc da una semplice<br />
lista <strong>di</strong> voci sono la sua articolazione e le relazioni che sussistono tra i<br />
vari conti, che tengono conto dei fabbisogni informativi e degli obiettivi<br />
che si vogliono perseguire e sod<strong>di</strong>sfare con il piano stesso 19. Esso da un<br />
lato costituisce un sistema coerente e compatibile con i sistemi contabili<br />
utilizzati, la cui adozione non è neutrale rispetto al pdc sviluppato,<br />
implicando relazioni logiche tra singoli conti o loro classi; dall’altro<br />
deve consentire una classificazione agevole ed esaustiva dei valori generati,<br />
in relazione all’attività svolta, ai processi gestionali tipici ed alla<br />
struttura organizzativa propri dell’azienda considerata. In relazione a<br />
quest’ultimo aspetto, deve quanto meno consentire <strong>di</strong> classificare per<br />
natura i costi sostenuti ed i proventi conseguiti dall’amministrazione.<br />
Secondo quanto in<strong>di</strong>cato in un documento interno elaborato nell’ambito<br />
del progetto <strong>di</strong> riposizionamento del sistema <strong>di</strong> PeC, “la definizione<br />
del piano dei conti per natura deve essere in<strong>di</strong>pendente rispetto alla<br />
definizione del piano delle destinazioni ed al piano dei centri <strong>di</strong> costo. È<br />
necessario garantire che il piano dei conti per natura non contenga dettagli<br />
che sarebbero altrimenti gestibili attraverso la destinazione o il centro<br />
<strong>di</strong> costo. Ad esempio una classificazione dei conti del tipo:<br />
• Costo del personale Segretariato generale<br />
• Costo del personale Dipartimento entrate<br />
non è corretta in quanto l’informazione ‘Segretariato’ e ‘Dipartimento<br />
entrate’ non deve essere ottenuta dettagliando la natura ma<br />
incrociando un unico conto per natura (costo del personale) con i<br />
<strong>di</strong>versi centri <strong>di</strong> costo” 20.<br />
I conti accolgono al loro interno i valori monetari degli oggetti cui<br />
sono intestati. Ogni voce del pdc corrisponde, a prescindere dal supporto<br />
materiale e dalla tecnologia prescelti, e quin<strong>di</strong> anche dalla<br />
“forma” sotto la quale si presenta il singolo “conto”, ad un archivio o<br />
spazio logico all’interno del quale vengono inseriti, in ragione del<br />
tempo, i valori monetari relativi alle vicende interessanti lo specifico<br />
oggetto economico monitorato.<br />
Si accennava al fatto che il pdc deve essere pre<strong>di</strong>sposto in modo<br />
tale da poter accogliere tutti i possibili fenomeni afferenti la <strong>gestione</strong><br />
dell’amministrazione: naturalmente è sempre possibile operare una<br />
sua revisione o mo<strong>di</strong>ficazione (ad esempio sud<strong>di</strong>videndo in maniera<br />
più analitica una voce) ma, poiché ciò comporta alcune <strong>di</strong>fficoltà in<br />
or<strong>di</strong>ne alla continuità e confrontabilità delle registrazioni nel tempo, è<br />
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO