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Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano

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1.<br />

1.1 Modello, premesse e limiti applicativi<br />

La riforma dell’amministrazione<br />

centrale dello Stato<br />

La riforma della struttura del Governo e delle amministrazioni centrali<br />

dello Stato, richiamandosi ad una molteplicità <strong>di</strong> istanze e <strong>di</strong> esigenze<br />

<strong>di</strong> cambiamento, in buona parte riconducibili alle logiche del New<br />

Public Management, non riconfigura il sistema secondo un ben definito<br />

ed univoco modello teorico <strong>di</strong> riferimento. Piuttosto, essa si basa su<br />

alcuni assunti e premesse fondamentali, e conseguenti corollari, che<br />

in<strong>di</strong>viduano alcune caratteristiche desiderate del modello organizzativo,<br />

nell’insieme abbastanza coerenti tra loro.<br />

Tra le idee-guida o assunti <strong>di</strong> base che costituiscono i fattori <strong>di</strong><br />

spinta al cambiamento – avvenuto, in essere ed auspicato – delle<br />

amministrazioni in <strong>di</strong>scorso, possono considerarsi:<br />

– la tendenza al decentramento, alla devoluzione e l’accettazione del<br />

principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà;<br />

– la <strong>di</strong>stinzione non solo tra ruolo politico e manageriale, ma tra la<br />

classe <strong>di</strong> decisioni strategiche e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e quelle gestionali ed<br />

operative;<br />

– la necessità <strong>di</strong> un generale ammodernamento, inteso soprattutto<br />

come acquisizione <strong>di</strong> nuove tecnologie, in particolare <strong>di</strong> tipo IT.<br />

Tra i corollari più imme<strong>di</strong>ati a questi assunti vi sono:<br />

– la riduzione della “<strong>di</strong>mensione” delle amministrazioni centrali, in<br />

favore, rispettivamente, <strong>di</strong> entità più decentrate, più vicine ai citta<strong>di</strong>ni<br />

o comunque <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> esternalizzazione o outsourcing;<br />

– l’identificazione della funzione politica, fonte <strong>di</strong> legittimazione<br />

democratica del sistema, con quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>controllo</strong> strategico,<br />

intesa soprattutto come scelta <strong>di</strong> “cambiamento”, in contrapposizione<br />

ad una funzione della burocrazia <strong>di</strong> ottimizzazione<br />

della <strong>gestione</strong> della continuità, in virtù della propria competenza<br />

“tecnica”;<br />

– la strutturazione dei “Ministeri in senso stretto” come apparati <strong>di</strong><br />

tipo tecnico-specialistico in staff alla funzione “politica”, quin<strong>di</strong><br />

caratterizzati dallo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, definizione<br />

delle politiche e valutazione delle stesse, <strong>di</strong> pianificazione e <strong>controllo</strong><br />

strategici ed in genere <strong>di</strong> supporto all’attività <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e<br />

<strong>di</strong> vigilanza propria del ministro;<br />

LA RIFORMA DELL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE DELLO STATO 17

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