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Il controllo di gestione nell'amministrazione finanziaria ... - Magellano

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risultato perseguiti. Con essa si mira a realizzare il miglior grado <strong>di</strong><br />

continuità tra le linee politiche del governo, gli in<strong>di</strong>rizzi del ministro e<br />

l’attività e gli obiettivi gestionali della struttura amministrativa.<br />

In particolare due aspetti assumono rilevanza: la coerenza “verso<br />

l’alto” con le politiche <strong>di</strong> governo che la <strong>di</strong>rettiva deve recepire, da un<br />

lato; la coerenza “verso il basso”con la programmazione <strong>di</strong>rezionale<br />

dei centri <strong>di</strong> responsabilità, dall’altro.<br />

In riferimento al primo punto, la <strong>di</strong>rettiva e il monitoraggio della<br />

sua attuazione rappresentano l’oggetto principale del <strong>controllo</strong> strategico;<br />

in riferimento al secondo aspetto, la <strong>di</strong>rettiva definisce il quadro<br />

<strong>di</strong> riferimento nell’ambito del quale saranno sviluppati i processi <strong>di</strong><br />

budgeting e <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> <strong>di</strong> <strong>gestione</strong>.<br />

Nei paragrafi seguenti, si presenta una breve analisi delle due <strong>di</strong>rettive<br />

generali per l’attività amministrativa emanate dal Ministro delle<br />

finanze nel periodo a cavallo dell’adozione del modello organizzativo<br />

per agenzie. La <strong>di</strong>rettiva relativa all’esercizio finanziario 2000, in quanto<br />

precedente al riassetto del ministero, è costruita sulla struttura<br />

organizzativa articolata in 3 <strong>di</strong>partimenti, oltre al Segretariato Generale<br />

ed agli Uffici <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta collaborazione col ministro. Essa appare<br />

interessante non solo perché consente <strong>di</strong> cogliere gli elementi <strong>di</strong> continuità<br />

– o meno – tra i due assetti, ma soprattutto perché consente <strong>di</strong><br />

coglierne alcuni aspetti che, a parere <strong>di</strong> chi scrive, la caratterizzano<br />

positivamente da un punto <strong>di</strong> vista metodologico.<br />

Particolare momento d’interesse per l’analogo documento emanato<br />

per il 2001 è invece costituito dalla circostanza che essa riprende e sviluppa<br />

alcuni dei suggerimenti formulati nella <strong>di</strong>rettiva del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri del 12 <strong>di</strong>cembre 2000 e contenente gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

per la formulazione delle <strong>di</strong>rettive generali sull’attività amministrativa.<br />

4.5.2 La <strong>di</strong>rettiva 2000 del Ministro delle finanze<br />

Come prescritto dalla normativa, i destinatari della <strong>di</strong>rettiva sono tutti<br />

i CdR <strong>di</strong> 1° livello (CdR <strong>di</strong> livello <strong>di</strong>rigenziale generale od equiparati);<br />

vi è tuttavia una <strong>di</strong>stinzione tra CdR destinatari <strong>di</strong> obiettivi strategici e<br />

CdR che non lo sono e che sviluppano attività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong><br />

supporto o complementari a favore dei precedenti.<br />

Nel primo caso, la struttura della scheda obiettivi-risorse si presenta<br />

più complessa. Infatti, per ciascun CdR destinatario <strong>di</strong> obiettivi a rilevanza<br />

strategica si sviluppano tre <strong>di</strong>stinte sezioni, ognuna delle quali è<br />

articolata in più paragrafi, secondo il seguente schema (Tabella 1).<br />

<strong>Il</strong> piano delle attività riassume innanzitutto gli in<strong>di</strong>rizzi strategici<br />

destinati ad orientare l’azione del CdR alla luce del contesto (sociale,<br />

tecnologico, economico e legislativo) <strong>di</strong> riferimento e della sua preve<strong>di</strong>bile<br />

evoluzione. Successivamente la sezione comprende un riepilogo<br />

delle risorse umane a <strong>di</strong>sposizione del CdR, illustrando, in una lettura<br />

comparata con i dati dell’esercizio precedente:<br />

– la consistenza dell’organico a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>stinto per<br />

qualifica/area <strong>di</strong> inquadramento;<br />

– il monte ore/uomo <strong>di</strong>sponibili <strong>di</strong>stribuito sulle missioni istituzionali<br />

al cui assolvimento contribuisce il CdR in esame.<br />

IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DELLO STATO

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