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Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...

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Marina Malvasi<br />

propongono l’oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> nos<strong>tra</strong> <strong>di</strong>sciplina. In pratica, rispetto al<strong>la</strong><br />

definizione così giustamente innovativa del Programma del 1979, basata<br />

sull’indagine <strong>di</strong> fenomeni e sistemi antropofisici, c’è un ritorno al passato, con un<br />

concetto <strong>di</strong> geografia più o meno identico, nel<strong>la</strong> sostanza, a quello propinato dal<br />

Programma del 1963, anche se nel<strong>la</strong> seconda versione si scorge<br />

un’enfatizzazione del<strong>la</strong> componente antropica. Tuttavia, il primo <strong>tra</strong>guardo<br />

elencato per lo sviluppo delle competenze dell’alunno al termine del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

secondaria <strong>di</strong> primo grado è proprio l’osservazione, <strong>la</strong> lettura e l’analisi <strong>di</strong> sistemi<br />

territoriali vicini e lontani, che potremmo far coincidere, oggi come una trentina<br />

<strong>di</strong> anni fa, con l’ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> geografia.<br />

La <strong>di</strong>sciplina implica anche momenti descrittivi, ma è essenzialmente<br />

l’interpretazione dei fenomeni geografici presi in considerazione, in partico<strong>la</strong>re<br />

delle cause, sia naturali che umane, che sono all’origine <strong>di</strong> tali fenomeni e delle<br />

re<strong>la</strong>zioni esistenti <strong>tra</strong> <strong>di</strong> loro. Dunque un buon manuale deve rispecchiare questa<br />

impostazione.<br />

Giunto a questo livello, comunque, il ragazzo non può più fare affidamento<br />

sull’osservazione <strong>di</strong>retta. Ne deriva l’importanza dell’inserimento <strong>di</strong> fotografie,<br />

non sovrabbondanti, ma che siano significativamente geografiche. A questo<br />

proposito, meglio si adatterebbero ad opuscoli turistici le immagini <strong>di</strong> aspetti del<br />

folklore, come una scena del carnevale brasiliano o i ballerini del tango<br />

argentino, ed anche quelle sempre copiose sul patrimonio artistico <strong>di</strong> borgate e<br />

città. Ma quale contributo sia in grado <strong>di</strong> offrire all’insegnamento geografico<br />

l’obiettivo puntato sulle donne obese dei Paesi ricchi o sui membri <strong>di</strong> una gang<br />

giovanile in California ci risulta <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>rlo.<br />

Taluni paesaggi immersi in una nebbia soffusa o le incantevoli vedute <strong>di</strong><br />

luoghi pittoreschi educano molto <strong>di</strong> più il gusto estetico che non il senso<br />

geografico, come pure certe immagini da satellite, senza dubbio suggestive e<br />

affascinanti, ma ben poco eloquenti quando non vengano prudentemente<br />

affiancate dal re<strong>la</strong>tivo spezzone cartografico.<br />

La geografia, come scienza dello spazio, possiede anche una componente<br />

geometrico-matematica, che si esprime, all’interno del materiale iconografico, da<br />

un <strong>la</strong>to nel<strong>la</strong> cartografia e dall’altro nell’e<strong>la</strong>borazione grafica dei dati statistici.<br />

Per risultare davvero imme<strong>di</strong>ate, le carte dovrebbero essere, a nostro avviso,<br />

semplificate, evitando <strong>la</strong> giustapposizione <strong>di</strong> troppi simboli e riducendo l’elenco<br />

dei toponimi a quelli veramente in<strong>di</strong>spensabili, per non <strong>di</strong>sorientare l’allievo, che<br />

a questa età ha una capacità <strong>di</strong> analisi ancora piuttosto limitata. Inoltre,<br />

andrebbero tutte <strong>di</strong>segnate con <strong>la</strong> medesima sca<strong>la</strong>, per permettere <strong>la</strong> corre<strong>la</strong>zione<br />

cartografica. Diagrammi e cartogrammi, poi, dovrebbero suggerire, invitare a<br />

riflettere, più che spiegare tutto nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>dascalia.<br />

Un certo spazio sarebbe auspicabile occupassero anche temi e problemi<br />

inter<strong>di</strong>sciplinari, soprattutto legati al<strong>la</strong> convivenza civile ed, in partico<strong>la</strong>re, al<strong>la</strong><br />

salvaguar<strong>di</strong>a ambientale, che, nonostante sia un argomento <strong>tra</strong>sversale a <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong>scipline, potrebbe essere a buon <strong>di</strong>ritto appannaggio prioritario del<strong>la</strong> geografia.<br />

Come pure letture <strong>di</strong> vario genere, assai utili per motivare <strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione o quale<br />

stimolo al <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> ricerca, ma inserite, in verità forse con troppa parsimonia nei<br />

moderni libri <strong>di</strong> testo, nemmeno sotto forma <strong>di</strong> semplici in<strong>di</strong>cazioni.<br />

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