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Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...

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Giulia Altissimo, Giovanni Donadelli et al.<br />

delle proposte <strong>di</strong>dattiche, ricoprendo il ruolo sia <strong>di</strong> insegnanti sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>scenti. Il<br />

nostro <strong>la</strong>voro concretamente ci ha visti autori e attori in attività lu<strong>di</strong>che ed<br />

esperenziali che miravano al raggiungimento da parte dei bambini delle scuole<br />

primarie:<br />

- dell’identificazione delle risorse e il loro uso (in questo caso l’acqua e <strong>la</strong><br />

terra);<br />

- del<strong>la</strong> multifunzionalità del<strong>la</strong> risorsa idrica;<br />

- del<strong>la</strong> multiattorialità;<br />

- del<strong>la</strong> molteplicità degli attori portatori <strong>di</strong> interessi rispetto alle risorse del<br />

territorio;<br />

- del<strong>la</strong> multisca<strong>la</strong>rità delle risorse stesse.<br />

Le attività che abbiamo proposto e <strong>la</strong> loro preparazione è andata ben oltre le<br />

quin<strong>di</strong>ci ore previste da uno standard <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio universitario, ma questo non<br />

ha impe<strong>di</strong>to, anzi ha facilitato e ampliato, <strong>la</strong> qualità del <strong>la</strong>voro svolto e<br />

dell’impegno che ognuno <strong>di</strong> noi ha riposto in questo progetto. L’impegno e <strong>la</strong><br />

fatica dei giorni de<strong>di</strong>cati al<strong>la</strong> documentazione, allo stu<strong>di</strong>o e al<strong>la</strong> programmazione<br />

delle <strong>di</strong>verse attività svolte ci ha inoltre fatto toccare con mano <strong>la</strong> veri<strong>di</strong>cità del<br />

considerare <strong>la</strong> geografia come <strong>di</strong>sciplina cerniera (Giorda, 2006), in quanto essa<br />

rappresenta una sorta <strong>di</strong> anello <strong>di</strong> connessione <strong>tra</strong> le molteplici <strong>di</strong>scipline che<br />

integra e con le quali trova <strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> accordo.<br />

Lo svolgimento e le metodologie adottate<br />

La prima occasione in cui abbiamo avuto modo <strong>di</strong> conoscere i bambini che<br />

poi sarebbero venuti sul Delta con noi è stata ritagliata all’interno del loro orario<br />

sco<strong>la</strong>stico. I bambini delle due quinte, infatti, ci hanno accolto nel<strong>la</strong> rispettive<br />

c<strong>la</strong>ssi, curiosi anch’essi <strong>di</strong> scoprire chi sarebbero stati i loro “compagni <strong>di</strong><br />

avventura” ma soprattutto desiderosi <strong>di</strong> sapere cosa sarebbe stato loro proposto<br />

durante l’escursione. Divisi in cinque <strong>di</strong>versi gruppi, abbiamo cercato <strong>di</strong><br />

rispondere a queste loro curiosità senza però sve<strong>la</strong>re tutte le attività che<br />

avrebbero poi fatto, anzi, cercando <strong>di</strong> motivarli ed incuriosirli ancora <strong>di</strong> più. Con<br />

queste premesse, il <strong>la</strong>boratorio residenziale sul Delta del Po, si è svolto in un fine<br />

settimana <strong>di</strong> aprile 2007 a Boccasette (RO), con base operativa in un piccolo<br />

albergo poco <strong>di</strong>stante dal<strong>la</strong> foce del Po <strong>di</strong> Mais<strong>tra</strong>. La prima tappa <strong>di</strong> questa<br />

esperienza è stata <strong>la</strong> visita guidata al museo <strong>regionale</strong> del<strong>la</strong> bonifica <strong>di</strong> Cà<br />

Vendramin, durante <strong>la</strong> quale i bambini hanno cominciato a esplorare un<br />

territorio nel quale le <strong>di</strong>namiche <strong>tra</strong> acqua e terra hanno con<strong>di</strong>zionato<br />

costantemente l’ambiente e <strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana degli abitanti <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> ieri. I<br />

bambini hanno così scoperto l’esistenza delle idrovore e l’enorme importanza<br />

dell’acqua come risorsa <strong>di</strong> energia, che poteva mettere in moto un’intera officina.<br />

Si è en<strong>tra</strong>ti così in un territorio crogiuolo <strong>di</strong> ambienti naturali, e non, <strong>di</strong>versi<br />

come: mare, fiume, valle e palude, che creano le con<strong>di</strong>zioni perfette per <strong>la</strong> vita<br />

del<strong>la</strong> ricchissima flora e fauna presenti. Questa <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> ambienti ha permesso<br />

l’accostarsi al territorio at<strong>tra</strong>verso <strong>di</strong>verse “metodologie” quali una biciclettata,<br />

una passeggiata, un falò notturno e un giro in battello. Durante e <strong>tra</strong> le <strong>di</strong>verse<br />

fasi, noi studenti universitari, pur cercando <strong>di</strong> adottare metodologie sempre<br />

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