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Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...

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Laura Manzardo<br />

Terza fase:<br />

- <strong>di</strong>visione del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse in due gruppi;<br />

- raccolta, selezione, presentazione e analisi <strong>di</strong> dati sul<strong>la</strong> localizzazione e<br />

<strong>di</strong>ffusione del software libero alle <strong>di</strong>verse scale;<br />

- riflessione sui dati emersi;<br />

- riepilogo vantaggi e prospettive.<br />

La c<strong>la</strong>sse è stata <strong>di</strong>visa in due gruppi, ai quali è stato assegnato il compito <strong>di</strong><br />

raccogliere, selezionare e presentare dati rispettivamente sul<strong>la</strong> localizzazione e<br />

sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione del software libero. Il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> ricerca si è svolto in parte in<br />

<strong>la</strong>boratorio <strong>di</strong> informatica, reperendo materiale dal web; in parte a casa,<br />

realizzando delle slide <strong>di</strong> presentazione. Nell’incontro successivo il primo gruppo<br />

ha presentato grafici sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> software libero, <strong>di</strong>stinti in <strong>la</strong>to<br />

desktop e server. Nel primo caso è stata evidenziata una scarsa presenza <strong>tra</strong> gli<br />

utenti in<strong>di</strong>viduali (2,37%) rispetto al<strong>la</strong> fetta <strong>di</strong> mercato occupata da software<br />

proprietario (81%); a livello server le percentuali sono risultate nettamente<br />

superiori (73%). Il secondo gruppo ha presentato alcune carte tematiche sul<strong>la</strong><br />

localizzazione: a sca<strong>la</strong> <strong>regionale</strong>, l’utilizzo <strong>di</strong> software libero prevale in Germania,<br />

Francia e nelle ex repubbliche socialiste; a sca<strong>la</strong> globale, <strong>la</strong> massiccia presenza è<br />

regis<strong>tra</strong>ta nel Nord del mondo. Ne abbiamo <strong>tra</strong>tto conclusioni interessanti: il<br />

mercato del software libero è ancora giovane, ma sta crescendo nelle grosse<br />

società e nelle pubbliche amminis<strong>tra</strong>zioni che sfruttano il suo illimitato<br />

potenziale in termini sia tecnici (affidabilità, interoperatività, customizzazione,<br />

possibilità <strong>di</strong> utilizzare vecchi pc), sia economici (abbattimento costi per licenze e<br />

brevetti, in<strong>di</strong>pendenza da un singolo fornitore per <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> numerose<br />

softwarehouse locali che si occupano <strong>di</strong> prestare servizi <strong>di</strong> gestione del software), sia<br />

umani (presenza <strong>di</strong> manodopera locale, tele<strong>la</strong>voro). È stato rilevato anche un<br />

aspetto politico nell’adozione del software libero a livello statale: molti paesi<br />

europei e paesi in via <strong>di</strong> sviluppo, come <strong>la</strong> Cina e il Brasile, vedono nel software<br />

libero un possibile alleato nel processo <strong>di</strong> autonomia economica nel settore<br />

dell’Ict.<br />

In <strong>la</strong>boratorio gli studenti, sotto <strong>la</strong> supervisione dell’insegnante, hanno<br />

realizzato due slide riepilogative dei principali motivi <strong>di</strong> adozione, <strong>di</strong>stinti in<br />

vantaggi tecnici ed economici, e delle prospettive apportate dal software libero. È<br />

emerso come esso costituisca un incentivo all’economia locale e <strong>la</strong> chiave <strong>di</strong><br />

volta per molti paesi in via <strong>di</strong> sviluppo per ridurre il <strong>di</strong>vario <strong>di</strong>gitale <strong>tra</strong> Nord e<br />

Sud del mondo.<br />

Nuovi scenari si aprono anche nell’organizzazione del <strong>la</strong>voro e nel<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>zione uomo-territorio. Interessante è stato rilevare come i tre fattori del<strong>la</strong><br />

produzione abbiano mutato volto: 1) terra = assenza <strong>di</strong> un luogo fisico<br />

prestabilito dove svolgere il proprio <strong>la</strong>voro: i programmatori sono “delocalizzati”<br />

in tutto il mondo; 2) capitale = il costo per le infrastrutture si riduce quasi a zero<br />

perché vengono meno le spese normalmente previste per le infrastrutture (e<strong>di</strong>fici,<br />

arredamenti, <strong>tra</strong>sporti); 3) <strong>la</strong>voro = il <strong>la</strong>voro fortemente specializzato richiesto<br />

dal<strong>la</strong> produzione del software si caratterizza come volontario e col<strong>la</strong>borativo. I<br />

programmatori non sono pagati per <strong>la</strong> loro prestazione, se non in misura minima<br />

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