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Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...

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Insegnare geografia: riflessioni a margine <strong>di</strong> un’esperienza <strong>di</strong> formazione<br />

Timone, sulle balze rocciose del<strong>la</strong> Murgia materana, a soli quattro chilometri<br />

dall’attuale citta<strong>di</strong>na, è stata <strong>la</strong> meta del<strong>la</strong> nos<strong>tra</strong> osservazione sul campo.<br />

Al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> un luogo poco conosciuto dagli studenti e seguendo i<br />

suggerimenti <strong>di</strong> Bissanti, nel processo d’insegnamento/appren<strong>di</strong>mento, si è<br />

proceduto at<strong>tra</strong>verso <strong>di</strong>verse fasi. Un primo livello descrittivo, che ha permesso<br />

<strong>di</strong> ricercare, descrivere, conoscere il luogo, si è realizzato essenzialmente<br />

at<strong>tra</strong>verso <strong>la</strong> lettura <strong>di</strong> carte s<strong>tra</strong>dali regionali, pianta del<strong>la</strong> città e descrizioni<br />

letterarie. La lettura <strong>di</strong> fonti storiche (De Ruggieri, 1960) ha consentito <strong>di</strong><br />

rin<strong>tra</strong>cciare gli elementi costitutivi del vil<strong>la</strong>ggio neolitico, localizzarli e/o ubicarli<br />

sul<strong>la</strong> ri<strong>costruzione</strong> del<strong>la</strong> pianta. Come precisa Bissanti (1991, p.14), è un livello<br />

in<strong>di</strong>spensabile per conoscere le caratteristiche <strong>di</strong> un territorio, ma solo un primo<br />

gra<strong>di</strong>no.<br />

Fig. 1 - Il vil<strong>la</strong>ggio preistorico <strong>di</strong> Murgia Timone<br />

Fonte: De Ruggieri, 1960<br />

At<strong>tra</strong>verso un secondo livello esplicativo/scientifico, si è tentato <strong>di</strong> dare<br />

spiegazione ai fenomeni e in<strong>di</strong>viduarne le cause. Si è svolto essenzialmente<br />

durante l’osservazione <strong>di</strong>retta realizzata, al<strong>la</strong> ricerca degli elementi del vil<strong>la</strong>ggio<br />

neolitico, rinvenuti sul<strong>la</strong> pianta del vil<strong>la</strong>ggio/carta topografica: al<strong>la</strong> scoperta dei<br />

due settori del<strong>la</strong> trincea, del fossato, degli ipogei a monumento circo<strong>la</strong>re, delle<br />

due porte, una a oriente e l’al<strong>tra</strong> ad occidente, del muretto a secco, dei vasi <strong>di</strong><br />

decantazione, dei “fon<strong>di</strong>” rappresentativi delle capanne. Tutto ciò per tentare <strong>di</strong><br />

spiegarsi il perché <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> organizzazione realizzata circa settemi<strong>la</strong> anni fa; ma<br />

anche al<strong>la</strong> ricerca degli elementi che caratterizzano l’assetto attuale nel tentativo<br />

<strong>di</strong> spiegarsi il perché <strong>di</strong> tale organizzazione (ad esempio, perché l’attigua<br />

masseria Radogna sede del Cea - Centro <strong>di</strong> Educazione Ambientale?). Con un<br />

terzo livello, critico/applicativo, si è tentato <strong>di</strong> esprimere giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> valore sulle<br />

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