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Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...

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Laura Cassi e Giacomo Corna Pellegrini<br />

L’anno dopo, commemorando Amerigo Vespucci nel quinto centenario dei<br />

suoi viaggi nel Nuovo Mondo, mi sono trovato <strong>di</strong> fronte a un altro personaggio<br />

che aveva, pure lui, non soltanto viaggiato, ma anche raccontato e spiegato<br />

quello che aveva visto, in un modo decisamente nuovo rispetto agli altri suoi<br />

compagni <strong>di</strong> viaggio, perfino rispetto a Colombo, che pure lo aveva preceduto.<br />

Mi è sembrato, in partico<strong>la</strong>re, che nel vespucciano Mundus Novus fosse presente<br />

una capacità <strong>di</strong> lettura profonda <strong>di</strong> quanto aveva visto, che meritava <strong>di</strong> essere<br />

riconosciuta.<br />

Una volta completato anche questo secondo, piccolo saggio per uno dei<br />

convegni svolti nel ricordo <strong>di</strong> Amerigo, mi è venuta voglia <strong>di</strong> proseguire <strong>la</strong><br />

raccolta <strong>di</strong> altre testimonianze geografiche <strong>di</strong> personaggi non geografi.<br />

Probabilmente, tuttavia, non sarei andato avanti in quel<strong>la</strong> impresa se non fosse<br />

intervenuto – è paradossale <strong>di</strong>rlo – un felice momento critico per <strong>la</strong> mia salute,<br />

che mi ha obbligato a letto per alcuni mesi e poi a stare <strong>tra</strong>nquillo e a non<br />

viaggiare per quasi un anno.<br />

Durante l’ occasione (obbligata) <strong>di</strong> starmene a lungo in casa, mi è sembrato<br />

fosse finalmente giunta l’occasione <strong>di</strong> utilizzare un po’ meglio <strong>la</strong> biblioteca che<br />

avevo intorno a me, i tanti libri dei più <strong>di</strong>versi autori (scienziati, letterati, artisti,<br />

politici) che avevo comperato durante <strong>la</strong> mia vita, mettendo allora... a posto <strong>la</strong><br />

mia coscienza, appunto nel comperarli, che poi non avevo però letto fino in<br />

fondo! Quin<strong>di</strong>, mi sono dato lo scopo <strong>di</strong> percorrere <strong>la</strong> vita e l’opera <strong>di</strong> una serie<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> personaggi del passato e del presente, per ricercare ciò che <strong>di</strong> geografico<br />

essi avessero fatto.<br />

Veniamo dunque, cara Laura, al tuo secondo quesito: quali sono stati i<br />

criteri con cui ho selezionato i personaggi da esaminare. Ho cercato <strong>di</strong> sceglierli<br />

<strong>tra</strong> quelli considerati, nell’immaginario collettivo, il più lontano possibile dal<strong>la</strong><br />

geografia; in modo tale che ci si potesse stupire, almeno al primo acchito, del<br />

fatto che venissero giu<strong>di</strong>cati anche in quanto geografi. Al tempo stesso,<br />

dovevano essere personaggi molto importanti, molto conosciuti, il cui nome non<br />

si dovesse cercare sull’enciclope<strong>di</strong>a.<br />

Per <strong>la</strong> verità, ho scritto circa una decina <strong>di</strong> medaglioni in più <strong>di</strong> quelli che<br />

sono stati pubblicati (perché l’e<strong>di</strong>tore mi ha suggerito <strong>di</strong> limitarmi, nel libro, ad<br />

una trentina, per consentire <strong>di</strong>mensioni non troppo gran<strong>di</strong> al volume). Sono stato<br />

contento <strong>di</strong> offrire i <strong>di</strong>eci saggi non contenuti in Geografia <strong>di</strong>versa e preziosa a Carlo<br />

Brusa, cui sono molto grato per <strong>la</strong> pubblicazione che ne sta facendo sul<strong>la</strong> rivista<br />

dell’AIIG, a continuazione <strong>di</strong> questo libro.<br />

Laura Cassi ha detto tante cose belle su questa ricerca del<strong>la</strong> geografia altrove.<br />

In effetti è stata un’esperienza profonda e per me importante quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> riscoprire,<br />

almeno per questo specifico aspetto, tante autorità del pensiero e del<strong>la</strong> storia<br />

umana. Di ognuna <strong>di</strong> esse, certo, qualche cosa sapevo, ma pur sempre poco<br />

rispetto a quello che essi sono stati o sono. Probabilmente, ciò che so adesso<br />

resta ancora troppo poco, non solo in termini generali, ma anche rispetto al<br />

contributo scientifico che hanno dato al<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui mi occupo da<br />

quarant’anni, cioè al<strong>la</strong> geografia.<br />

Non avevo mai pensato, per esempio, che Tolstoj avesse dato al<strong>la</strong> geografia<br />

contributi così importanti, così specifici, come invece mi è sembrato <strong>di</strong> poter<br />

ritrovare, sia nelle sue opere maggiori, quali Guerra e pace, sia nei racconti minuti<br />

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