Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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Marina Malvasi<br />
Un metodo per <strong>la</strong> valutazione del libro <strong>di</strong> testo.<br />
Per una prima scrematura del manuale <strong>di</strong> geografia da adottare, un<br />
suggerimento è, a nostro avviso, control<strong>la</strong>re se è scritto o meno da geografi. E, a<br />
questo scopo, sarebbe vantaggioso che gli e<strong>di</strong>tori prendessero l’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
riportare in quarta <strong>di</strong> copertina succinte notizie biografiche sugli autori. Non per<br />
pregiu<strong>di</strong>zio verso chi non lo è, ma perché siamo in sintonia con <strong>la</strong> Commissione<br />
cen<strong>tra</strong>le del Ministero del<strong>la</strong> Pubblica Istruzione che, già nel <strong>di</strong>stante 1891,<br />
sosteneva: «Che a <strong>tra</strong>ttare le cose più semplici e fondamentali valgono quelli che<br />
son padroni del<strong>la</strong> materia, non solo è rispondente a ragione, ma lo <strong>di</strong>mos<strong>tra</strong><br />
anche il risultato dell’esame dei <strong>tra</strong>ttati [nel caso] <strong>di</strong> aritmetica...» (De Vivo,<br />
1982/83, p.19).<br />
In partico<strong>la</strong>re, qualche anno fa, in un suo intervento al<strong>la</strong> sezione <strong>di</strong>dattica<br />
del XXV Congresso Geografico Nazionale, Valussi sottolineava <strong>la</strong> responsabilità<br />
dei docenti universitari in questo delicato campo, fino a quel momento sfuggito<br />
loro <strong>di</strong> mano. Più tar<strong>di</strong> sembrò che ci fosse finalmente stata un’inversione <strong>di</strong><br />
tendenza, tanto che era persino <strong>di</strong>fficile operare una scelta <strong>tra</strong> i testi, redatti in<br />
<strong>la</strong>rga misura proprio da chi si occupava <strong>di</strong> geografia nell’ambito dell’Università.<br />
Ora il contributo dei geografi universitari è <strong>di</strong>ventato <strong>di</strong> nuovo marginale e ce ne<br />
rammarichiamo.<br />
A questo punto, e sul<strong>la</strong> base delle considerazioni svolte, proponiamo un<br />
sistema <strong>di</strong> valutazione dei libri <strong>di</strong> testo <strong>di</strong> geografia, sintetico, ma sperimentato<br />
con risultati lusinghieri da chi scrive, anche nel contesto delle ore <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio<br />
per <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse <strong>di</strong> abilitazione 43A del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> Specializzazione per<br />
l’Insegnamento Secondario.<br />
In pratica, si <strong>tra</strong>tta <strong>di</strong> attribuire un voto che va dall’uno al cinque,<br />
equivalente a insufficiente, sufficiente, <strong>di</strong>screto, buono, ottimo, ad una serie <strong>di</strong><br />
parametri. Al<strong>la</strong> fine, si ottiene un punteggio complessivo, dal quale scaturisce il<br />
manuale obiettivamente migliore.<br />
Riassumendo, i parametri sono: 1) Aderenza all’oggetto specifico del<strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>sciplina; 2) Ottica inter<strong>di</strong>sciplinare; 3) Immagini fotografiche significativamente<br />
geografiche; 4) Ricchezza del materiale cartografico, non troppo<br />
ridondante però <strong>di</strong> simboli e toponimi; 5) Abbondanza e varietà <strong>di</strong> <strong>di</strong>agrammi e<br />
cartogrammi, che spronino a riflettere; 6) Taglio inter<strong>di</strong>sciplinare; 7) Presenza <strong>di</strong><br />
letture o almeno <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni in tal senso; 8) Periodare breve, ma già ipotattico,<br />
e linguaggio colloquiale; 9) Uso del<strong>la</strong> terminologia specifica; 10) Largo spazio al<br />
<strong>la</strong>voro guidato e all’indagine personale; 11) Presenza <strong>di</strong> prove <strong>di</strong> ingresso e <strong>di</strong><br />
verifica, con chiavi <strong>di</strong> correzione per l’insegnante; 12) Sitografia;<br />
13) Sud<strong>di</strong>visione in Unità <strong>di</strong> Appren<strong>di</strong>mento; 14) Esistenza <strong>di</strong> una guida per<br />
l’insegnante.<br />
Per l’insegnante <strong>di</strong> Monica, <strong>la</strong> figlioletta dei coniugi Nougier, forse l’unico<br />
sussi<strong>di</strong>o veramente <strong>di</strong>sponibile, <strong>tra</strong> quelli già allora in<strong>di</strong>cati come in<strong>di</strong>spensabili,<br />
ma inesistenti nel<strong>la</strong> s<strong>tra</strong>grande maggioranza del<strong>la</strong> scuole, era proprio il libro <strong>di</strong><br />
testo, magari semplice, chiaro, conciso, ricco <strong>di</strong> carte, <strong>di</strong> fotografie, <strong>di</strong> schizzi e<br />
<strong>di</strong> riassunti e, purtuttavia, ancora incompleto e insufficiente. Perché, come<br />
notavano gli esperti genitori del<strong>la</strong> ragazzina, «<strong>la</strong> scienza dei libri non si spiega da<br />
sé, non è assimi<strong>la</strong>bile per il fanciullo, se <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> del maestro non viene a<br />
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