Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Geo-storia: “Dar senso ai sensi… e oltre”<br />
Argenzia Bonora<br />
Il processo <strong>di</strong> formazione degli insegnanti ha indotto raramente a stabilire<br />
collegamenti inter<strong>di</strong>sciplinari (Brusa, 2002, p.111) o multi<strong>di</strong>sciplinari. Pur<br />
tuttavia circa il contributo che <strong>la</strong> geografia offre al<strong>la</strong> storiografia basta scorrere le<br />
pagine <strong>di</strong> Civiltà e imperi del me<strong>di</strong>terraneo nell’età <strong>di</strong> Filippo II <strong>di</strong> Fernand Braudel,<br />
per rendersi conto <strong>di</strong> come l’intrecciarsi delle vicende storiche con le<br />
caratteristiche del paesaggio geografico ci permetta <strong>di</strong> cogliere l’interazione<br />
dell’uomo con l’ambiente nel tempo e nello spazio (Braudel, 1980). Non si può<br />
<strong>di</strong>menticare, inoltre, il contributo <strong>di</strong> Lucio Gambi (1973, p.18) venire una linea<br />
d’incontro <strong>tra</strong> i <strong>di</strong>versi valori conoscitivi».<br />
Sul fronte dei documenti istituzionali, già nei programmi del 1985 si<br />
prevedeva l’ambito storico-geografico-sociale che gli insegnanti, nel loro fare<br />
quoti<strong>di</strong>ano, hanno denominato ambito antropologico, a testimonianza del fatto<br />
che al centro dell’area vi sia «lo stu<strong>di</strong>o degli uomini e delle società nel tempo e<br />
nello spazio» (Mpi, 1985, p.51), considerando «l’uomo al primo posto, l’uomo e<br />
non più <strong>la</strong> terra, né l’influenza del clima, né le con<strong>di</strong>zioni determinanti dei<br />
luoghi» (Febvre, 1966, p.189).<br />
Oggi, all’interno delle nuove In<strong>di</strong>cazioni dell’agosto 2007, si <strong>di</strong>ce che «<strong>la</strong><br />
geografia è attenta al presente, che stu<strong>di</strong>a nelle varie artico<strong>la</strong>zioni spaziali e nei<br />
suoi aspetti demografici, socio-culturali ed economici. Ma poiché lo spazio non è<br />
statico, <strong>la</strong> geografia non può prescindere dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione del tempo» (Mpi,<br />
2007, p.86). Non vi è dubbio che il territorio in cui si vive abbia una <strong>di</strong>mensione<br />
temporale che deve essere compresa dai nostri <strong>di</strong>scenti. «Nello spazio è possibile<br />
cogliere <strong>la</strong> s<strong>tra</strong>tificazione del tempo, <strong>la</strong> sovrapposizione delle influenze,<br />
l’intreccio delle re<strong>la</strong>zioni» (Citterio-Salvarezza, 2004, p.80).<br />
Affinché si possano conseguire cambiamenti nell’insegnamento del<strong>la</strong><br />
geografia, è necessario delineare percorsi <strong>di</strong> ricerca che conducano al<strong>la</strong><br />
progettazione <strong>di</strong> un curricolo integrato, capace <strong>di</strong> far riflettere sulle connessioni<br />
inter<strong>di</strong>sciplinari necessarie per far fronte al<strong>la</strong> sfida del<strong>la</strong> complessità. La nos<strong>tra</strong><br />
proposta non è giunta al<strong>la</strong> <strong>costruzione</strong> <strong>di</strong> un curricolo, ma ha dato comunque <strong>la</strong><br />
possibilità <strong>di</strong> programmare un modulo in forma inter<strong>di</strong>sciplinare, scegliendo<br />
contenuti opportunamente tematizzati e problematizzati.<br />
Tra gli obiettivi posti per il modulo in questione si è focalizzata l’attenzione<br />
sul<strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> una sempre più ricca concezione dello spazio e<br />
del tempo, come categorie generali <strong>di</strong> lettura del<strong>la</strong> realtà, e sull’acquisizione delle<br />
capacità <strong>di</strong> interpretazione dei fatti che proprio nel territorio hanno <strong>la</strong>sciato<br />
testimonianza, per «abituare ad analizzare ogni elemento nel suo contesto<br />
spaziale, a partire da quello locale» (Citterio-Salvarezza, 2004, p.80).<br />
La scelta del luogo da osservare, il vil<strong>la</strong>ggio preistorico <strong>di</strong> Murgia Timone, è<br />
stata guidata dal<strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> connotare un’epoca, un sito che avesse in sé un<br />
potenziale da far scoprire agli studenti. Quello spazio avrebbe dovuto consentire<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>care agli studenti il fatto che è stato «forgiato sulle tendenze, sulle tensioni,<br />
sui valori e sulle scansioni temporali <strong>di</strong> un certo contesto sociale; e al tempo<br />
stesso custode <strong>di</strong> memoria […] delle formazioni sociali del passato e del loro<br />
confronto» (Coppo<strong>la</strong>, 1989, p.36). La gran<strong>di</strong>osa trincea neolitica <strong>di</strong> Murgia<br />
68