Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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Aperitivo geografico<br />
Pasquale Coppo<strong>la</strong>3 Se volete posso continuare nel ricordo su Kayser raccontandovi delle<br />
esperienze maturate durante i miei soggiorni in <strong>Basilicata</strong>. Quando sono venuto<br />
qui per <strong>la</strong> prima volta, giusto per raccordami al <strong>di</strong>scorso che ho fatto ieri, avevo<br />
portato con me l’eco de La géographie active, che è il volume nel quale Pierre<br />
George e i suoi allievi hanno dato – credo – il meglio <strong>di</strong> loro, cercando <strong>di</strong><br />
precisare cosa fosse <strong>la</strong> geografia attiva anche in re<strong>la</strong>zione a una geografia <strong>di</strong><br />
stampo <strong>di</strong>verso, più tecnocratico, che in quel momento si stava facendo s<strong>tra</strong>da in<br />
Francia. Questo libro era segnato proprio dall’imprinting <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> perché<br />
oltre a George vi hanno scritto Guglielmo, per <strong>la</strong> parte industriale, Lacoste e lo<br />
stesso Kayser, il quale scrive, non a caso, il pezzo sul concetto <strong>di</strong> regione.<br />
Arrivo, dunque, in <strong>Basilicata</strong> all’incirca <strong>di</strong>eci anni dopo e trovo il solco già<br />
<strong>tra</strong>cciato da Bernard. Un solco che mi aiuta a ripercorrere <strong>la</strong> s<strong>tra</strong>da perché<br />
incontro più o meno le stesse persone. A cominciare da Rocco Mazzarone,<br />
questa specie <strong>di</strong> apostolo <strong>la</strong>ico, <strong>di</strong> grande levatura culturale, che ha<br />
accompagnato personalmente gran parte degli stu<strong>di</strong>osi che si sono avvicendati<br />
sulle s<strong>tra</strong>de del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>. Mazzarone aveva vissuto <strong>la</strong> stagione effervescente<br />
che era cominciata con l’inchiesta dell’Unrra-Casas (quelli che verranno a<br />
“sciare” con noi domani a Matera sentiranno alcuni racconti: ora li voglio, però,<br />
anticipare per tutti).<br />
Un passaggio, questo dell’Unrra-Casas, fondamentale per comprendere <strong>la</strong><br />
rilevanza, sul piano metodologico, dell’indagine multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />
Nell’esperienza in questione, il gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi riunito in <strong>Basilicata</strong> si ispirava<br />
alle idee <strong>di</strong> Adriano Olivetti e alle ipotesi che avevano rappresentato l’atto <strong>di</strong><br />
rinascita dell’Inu. Includeva personaggi dello spessore <strong>di</strong> Friedmann e Marselli,<br />
per <strong>la</strong> sociologia, <strong>di</strong> Tentori, uno dei padri dell’antropologia italiana, e poi<br />
urbanisti come Quaroni.<br />
La forza del gruppo stava nell’aver introdotto, negli stu<strong>di</strong> come nell’ambito<br />
degli interventi <strong>di</strong> carattere sociale, urbanistico e, più in generale, territoriale,<br />
forti spinte innovative; in parte riconducibili proprio allo stretto legame stabilito<br />
<strong>tra</strong> ricerca e strumenti d’intervento.<br />
Il gruppo era animato anche dall’impegno del<strong>la</strong> complessa figura <strong>di</strong> Rocco<br />
Mazzarone che, come abbiamo visto, rappresenta l’anello <strong>di</strong> congiunzione <strong>tra</strong><br />
Kayser e questa temperie culturale “riformatrice”.<br />
Kayser, dunque, aveva <strong>la</strong>sciato un seme in <strong>Basilicata</strong>, ci è tornato più volte e<br />
ha ins<strong>tra</strong>dato lo stesso Bergeron verso <strong>la</strong> ri<strong>costruzione</strong> del<strong>la</strong> geografia umana e<br />
sociale del<strong>la</strong> regione. Robert, a sua volta, ha de<strong>di</strong>cato molta parte del<strong>la</strong> sua vita<br />
(nonché <strong>la</strong> sua Thèse d’Etat) a questa regione, che ha indagato magnificamente<br />
soprattutto dal punto <strong>di</strong> vista del<strong>la</strong> geografia sociale (campo nel quale egli è<br />
maestro: aveva cominciato con gli stu<strong>di</strong> sul<strong>la</strong> pastorizia in Sardegna, come Le<br />
Lannou).<br />
3 Per ciò che concerne il <strong>di</strong>scorso introduttivo <strong>di</strong> Pasquale Coppo<strong>la</strong>, si è ritenuto opportuno, in<br />
sintonia con lo stile informale dell’intervento, <strong>la</strong>sciare per quanto possibile inalterata <strong>la</strong> <strong>tra</strong>scrizione<br />
del<strong>la</strong> regis<strong>tra</strong>zione.<br />
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