Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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I cinque ambiti<br />
Giulia Altissimo, Giovanni Donadelli et al.<br />
I gruppi in cui ci siamo <strong>di</strong>visi riprendono in maniera fedele i cinque ambiti<br />
sul quale il <strong>la</strong>boratorio ha delineato il suo percorso: reificazione, geofisica,<br />
denominazione, strutturazione e cartografia.<br />
Denominazione, reificazione e strutturazione sono le tre fasi con cui Angelo<br />
Turco ha definito il processo <strong>di</strong> territorializzazione, processo “co-evolutivo fra<br />
ambiente inse<strong>di</strong>ativo e ambiente naturale che porta al<strong>la</strong> definizione dell’identità<br />
attuale del territorio” (Giorda, 2006, p.30). L’uomo prende coscienza del<br />
territorio, se ne appropria prima intellettualmente e poi concretamente, così “il<br />
territorio <strong>di</strong>viene momento <strong>di</strong> espressione e identificazione del<strong>la</strong> società”(Rocca,<br />
2007, p.94-100).<br />
La denominazione, ovvero dare nomi ad oggetti e luoghi sul<strong>la</strong> superficie<br />
terrestre, è <strong>di</strong> per sé un atto <strong>di</strong> possesso simbolico dello spazio, ovvero, come<br />
scrive Giorda, è il controllo cognitivo dell’uomo at<strong>tra</strong>verso il linguaggio. La<br />
denominazione serve per orientarsi in un luogo, allo scopo <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re che ci si<br />
perda o che ci si senta psicologicamente persi. Inoltre denominazione è anche<br />
“indagare sul fatto” e comprendere <strong>la</strong> realtà territoriale e proprio in questo senso<br />
i bambini che hanno partecipato al <strong>la</strong>boratorio residenziale sono stati dei<br />
testimoni privilegiati; inoltre denominazione è “senso del luogo” ossia ha lo<br />
scopo <strong>di</strong> accrescere l’at<strong>tra</strong>ttiva <strong>di</strong> luoghi facendoli apparire desiderabili, sia per i<br />
messaggi sia per le emozioni che si possono vivere. Denominazione significa<br />
anche richiamare i “paesaggi del<strong>la</strong> mente” e quin<strong>di</strong> evocare esperienze territoriali<br />
che rispolverino <strong>la</strong> fantasia dei bambini; infine, denominazione è anche “cultura<br />
e conoscenza etico-territoriale” nel mos<strong>tra</strong>re una lettura possibile del territorio.<br />
Le attività proposte ai bambini sono state, quin<strong>di</strong>, rivolte a far conoscere il<br />
Polesine at<strong>tra</strong>verso: il mito <strong>di</strong> Fetonte, cibi tipici, caratteristiche <strong>di</strong> alcuni<br />
personaggi e <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> una volta, il tutto me<strong>di</strong>ante attività lu<strong>di</strong>che e <strong>di</strong><br />
drammatizzazione.<br />
La reificazione, “<strong>tra</strong>sformazione da ambiente naturale ad ambiente<br />
antropizzato” (Giorda, 2006, p.30), consente all’uomo <strong>di</strong> <strong>tra</strong>sformare lo spazio e<br />
si identifica nel passaggio dal pensiero, dal controllo simbolico (denominazione),<br />
all’azione. Le attività che questo gruppo ha proposto ai bambini sono state,<br />
dunque, <strong>di</strong>versi esperimenti sull’acqua quali i vasi comunicanti, il<br />
galleggiamento, <strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione del funzionamento delle idrovore e, in generale,<br />
giochi con l’acqua.<br />
La strutturazione, come scrive Raffestin (1981), è il modo <strong>di</strong> organizzare il<br />
territorio secondo una certa finalità in base a no<strong>di</strong>, reti e maglie. Questi punti <strong>di</strong><br />
riferimento servono cioè per descrivere e capire <strong>la</strong> complessità del territorio<br />
conoscendone gli attori che concorrono al suo controllo e al<strong>la</strong> sua gestione. Tutto<br />
questo è stato fatto capire ai bambini at<strong>tra</strong>verso giochi all’aperto con l’acqua e <strong>la</strong><br />
scoperta <strong>di</strong> canzoncine che par<strong>la</strong>ssero degli attori principali presenti sul Delta.<br />
Oltre alle attività progettate attorno a queste tre aree, sono stati presi in<br />
considerazione gli ambiti <strong>di</strong> geofisica e <strong>di</strong> cartografia. Le attività <strong>di</strong>dattiche si sono<br />
svolte all’interno delle <strong>di</strong>verse metodologie citate sopra, utilizzando le attività<br />
lu<strong>di</strong>che, ma anche richiedendo al bambino un atteggiamento maggiormente<br />
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