Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni ...
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Alessio Consoli<br />
<strong>di</strong>mensioni globali, generando spazi “virtuali” <strong>di</strong> vita che ben si prestano al<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>ssificazione <strong>di</strong> “non-luogo”.<br />
Nel<strong>la</strong> sessione “Inter<strong>di</strong>sciplinarità e scuo<strong>la</strong> primaria” Elisa dal<strong>la</strong> Cia e<br />
Marianna Rosso, insieme ad altri giovani geografi padovani, hanno posto<br />
l’attenzione sulle problematiche re<strong>la</strong>tive all’insegnamento del<strong>la</strong> geografia nel<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong> primaria, offrendo spunti <strong>di</strong>dattici basati sul<strong>la</strong> interpo<strong>la</strong>zione con le altre<br />
<strong>di</strong>scipline currico<strong>la</strong>ri, ma anche sottolineando l’importanza dell’osservazione<br />
<strong>di</strong>retta del proprio territorio (con partico<strong>la</strong>re riferimento agli ambienti fluviali e<br />
umi<strong>di</strong>) come strumento imprescin<strong>di</strong>bile del<strong>la</strong> formazione dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Il ruolo dello spazio vissuto è stato ulteriormente <strong>tra</strong>ttato nel<strong>la</strong> sessione<br />
“Inter<strong>di</strong>sciplinarità e spazi montani”, ove si sono poste ancora una volta in<br />
evidenza le problematiche sociali ed economiche che investono i territori <strong>di</strong><br />
montagna. Si è sottolineata <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> un completo ribaltamento <strong>di</strong> una<br />
percezione collettiva delle aree montane come genericamente marginali verso<br />
una nuova visione in cui i beni naturali e culturali locali, anche in aree<br />
<strong>tra</strong><strong>di</strong>zionalmente depresse come l’Appennino Molisano, devono essere<br />
considerati come risorse dalle quali attingere per riempire <strong>di</strong> nuovi e attuali<br />
significati le realtà umane che vivono e <strong>la</strong>vorano nelle montagne d’Italia.<br />
Il contributo più in<strong>di</strong>cativo che è emerso da questo momento congressuale è<br />
quello che vede le nuove generazioni convinte nel<strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> “fare gruppo” a<br />
<strong>di</strong>fesa del<strong>la</strong> geografia, nel<strong>la</strong> certezza che le sue potenzialità intrinseche possano<br />
favorire ancora e sempre <strong>di</strong> più una migliore comprensione e una gestione più<br />
matura e consapevole del<strong>la</strong> realtà che ci circonda e delle sue complesse<br />
<strong>di</strong>namiche.<br />
Alessio Consoli<br />
AIIG Sezione Lazio<br />
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